A 19 anni l’australiano Bernard Tomic era già entrato tra i migliori 30 tennisti del mondo e sembrava destinato ad una carriera sfavillante. Tuttavia a 5 anni di distanza il suo miglior risultato negli Slam rimangono i sorprendenti quarti di finale raggiunti a Wimbledon nel 2011. Dopo la vittoria al primo turno del Western & Southern Open contro il portoghese Joao Sousa, Tomic ha ammesso di non essersi impegnato quanto avrebbe dovuto in passato.

“Avere successo da giovane è fantastico ma ti può anche frenare nella crescita” ha sottolineato il n.21 del ranking ATP, “Penso di essere stato un po’ pigro e sono rimasto tra la 30esima e la 50esima posizione per un anno quando avevo 19-20 anni. A quel tempo non davo il 100 per cento in campo. E l’ho capito solo negli ultimi due anni”.

Tomic tuttavia continua a faticare a trovare continuità di risultati e stabilità fuori dal campo. Se riuscirà ad imboccare la strada giusta parte del merito sarà attribuire al suo mentore, il 2 volte campione Slam Lleyton Hewitt. “Ho imparato molto da lui, da come è arrivato ad essere n.1 al mondo e da quanta duramente abbia lavorato per ottenere questo risultato”, ha detto Tomic del suo capitano di Davis, “Io ho bisogno di fare gli stessi sacrifici che lui ha dovuto fare in passato. Mi incoraggia sempre a fare di più e si assicura che io lo faccia. È una persona positiva e credo alla fine dell’anno di poter fare un buon lavoro con lui prima dell’estate australiana”.

Se l’attitudine al lavoro è sempre stata un problema per il 24enne aussie ciò che non gli ha mai fatto difetto è l’autostima. E infatti anche in questa occasione non si è nascosto riguardo alle sue ambizioni e capacità. “Mi piacerebbe vincere uno Slam o due. So di avere il potenziale per farlo ed è ciò su cui devo concentrarmi nei prossimi anni”, ha detto Tomic che però farebbe bene forse a focalizzarsi sul prossimo impegno contro il solido belga David Goffin, 11esima testa di serie del tabellone a Cincinnati.