Quanto e se un anno olimpico modifica la preparazione per gli US Open?
Può aiutarti o no. Ma penso che a prescindere sia un onore giocare alla Olimpiadi.
La spalla come va? Come ti senti entrando in questo torneo? Non hai giocato molto. Puoi parlarci di come ti senti fisicamente e mentalmente?
Sì non ho giocato molto e non mi sono allenata molto. Solo ora sto iniziando a sentirmi meglio. Spero che ogni giorno la mia condizione migliori.
Alcune persone hanno ripreso alcune cose che hai detto qua nel 1999 riguardo al fatto che schiaffeggiavi la palla senza sapere bene quello che stessi facendo. Forse sto esagerando ma puoi parlarci della tua evoluzione come giocatrice con Patrick (Muratoglou ndr) in quanto ad efficienza e se ti vedi ora come una giocatrice potente ma allo stesso tempo precisa?
Sì cerco di essere più precisa possibile sul campo. Non è sempre possibile. Ma sento che il mio gioco è maturato e mentalmente metto più pressione su me stessa rispetto a quello che facevo in passato. Penso sia una cosa positiva perché mi aspetto solo il meglio da me stessa e questo è ciò che voglio.
Quanto sono state dure le ultime due settimane per te? Le delusioni in Brasile e poi sei andata a Cincinnati dove ti sei allenata ma non hai giocao. Quanto è stata dura resettare in questo breve lasso di tempo tra le Olimpiadi e gli US Open?
Sì non è stato facile fisicamente. Ho fatto di tutto per riprendermi fisicamente. Ma sì alla fine sapevo di aver dato tutto ma non è stato abbastanza. Prima delle olimpiadi mi sono allenata solo due giorni. Non la cosa ideale ma il massimo che potevo. Sto cominciando ora a sentirmi meglio e questo è molto positivo.
Giochi contro una giocatrice forte al primo turno, Makarova. Quali sono le tue sensazioni riguardo al match e sul fatto di avere un primo turno così impegnativo?
Penso che vada bene. Non c’è problema. Cerco di pensare che tutte abbiamo sempre match duri. Ci ho giocato contro qua nelle semifinali prima. So che è un’ottima giocatrice. Devo solo fare il meglio che posso.
Quale sono le particolarità del suo gioco che ti impressionano di più?
È una gran combattente. Non si ferma mai. La cosa che mi impressiona di più di lei è che tira indietro moltissime palle. Non sembra che sia molto veloce ma in realtà lo è.
So che ci sarà un cambio di racchetta nel 2017 per te. Puoi dirci i dettagli e cosa ha causato il cambio?
C’è una sacco di tecnologia nel mondo delle racchette quindi cerco sempre qualcosa che spingerà il mio gioco al livello superiore. E io cerco di rimanere ai vertici di questo sport finché posso. Ovviamente cambierà il colore e anche quello è eccitante.
Hai avuto l’opportunità di allenarti sotto il tetto? Quali sono le tue osservazioni?
Sì mi sono allenata sotto il tetto, è stato carino. È uno stadio fantastico.
Quanto è importante per te l’efficienza per prolungare la tua carriera e rimanere ai vertici? Pensi a qualcosa in particolare quando ti alleni o quando giochi?
No non ci penso. Mi alleno molto quando posso e vado molto in palestra. Non faccio necessariamente meno di quello che facevo 10 anni fa. Forse persino di più.
Ci sono molte giocatrici americane nel main draw in questa edizione. Quanto è incoraggiante vedere la prossima ondata di americane emergere e chi ti ha impressionato di più tra loro?
Beh è sempre bello. C’erano un sacco di giocatrici americane anche l’anno scorso. Penso che al momento Madison (Keys ndr) sia quella che più forte tra le giovani americane e Sloane (Stephens) quest’anno ha vinto tre o quattro tornei. Quindi sì loro due sono quelle che guidano il gruppo delle giovani leve.
Sloane si è ritirata..
Ah ok, che peccato.
E per quanto riguarda tua sorella? Lo scorso anno avete dato vita ad un grande match qua. Lei ha recuperato terreno nel ranking. Cosa ne pensi di come attraverso al perseveranza e il duro lavoro è riuscita a superare i suoi problemi e tornare ai vertici alla sua età?
Penso dica molto di lei e della sua determinazione. Penso abbia grande personalità. La ammiro molto.
Com’è per te non avere Roger Federer qua e qual è la tua opinione sulla sua assenza e sul suo futuro?
È sempre un peccato non avere Roger nel torneo ma penso che voglia assicurarsi di essere pronto in futuro. È positivo perché ha detto che vuole continuare a giocare. Non vedo l’ora di rivederlo in campo.
Traduzione di Valerio Vignoli