US Open interviste, Monfils: "Noi giocatori miglioriamo cercando di battere i big four"

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US Open interviste, Monfils: “Noi giocatori miglioriamo cercando di battere i big four”

US Open interviste, primo turno: [10] G. Monfils b. G. Muller 6-4 6-2 7-6(5). L’intervista del dopo partita a Gael Monfils

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Quando ti sei scontrato con il muro, ti sei reso conto che lo avevi colpito così forte?
Ah no, quanto ti trovi in quei momenti non senti niente, salti e basta. Ho visto che c’era un muro e sono stato un po’ fortunato.

Quando ti è venuto addosso quanto sei stato sorpreso?
Mi sono sorpreso perché mi ha fatto un po’ male e sarebbe potuta andare peggio. Sarebbe potuto cadere sulla mia caviglia o sul mio polpaccio.

Cosa pensi a proposito dei big four e di dove sono ora?
Oh, non ne ho idea a dire il vero perché io non mi concentro molto sui big four, come li chiami tu. Io li conosco tutti e so che posso batterli. Dunque, Roger è fuori per infortunio ma gli altri sono dei giocatori tostissimi sicuramente. Io penso che tutti quanti noi miglioriamo un po’ cercando di batterli.

Qual è stato il giocatore che ti ha inspirato di più?
Tra quelli del passato sicuramente Arthur Ashe. Ho guardato molti documentari su di lui, amo molto la sua vita e ciò che ha raggiunto. È lui quello che guardo con ammirazione.

Tu sei un giocatore famoso per la tua creatività, la tua spontaneità e i tuoi colpi straordinari. Parlaci di quest’aspetto.
Sai, onestamente io dico sempre che per me è tutto naturale. Sono un giocatore istintivo e faccio ciò che mi sento di fare. Ho giocato molti sport quando ero giovane e lo faccio anche adesso, forse ho più coordinazione rispetto agli altri ed è per questo che a volte sembro diverso. Quando salto o faccio le scivolate o cose del genere per me è normale e non mi guardo. Poi subito dopo qualcuno mi mostra la cosa e io dico: cavolo, questa era bella.

Hai avuto una bella esperienza olimpica e prima dello Olimpiadi hai giocato bene. Ti senti soddisfatto del modo in cui sei arrivato qui?
Mi sento bene e penso di aver avuto un primo turno duro. Sono soddisfatto e devo ancora vincere parecchi match. Aver vinto questa partita in tre set è stato un bello sforzo per me e la cosa mi da fiducia.

Qui hai giocato un match fantastico con Federer. Qual è stato il match più bello della tua carriera?
Onestamente quando ho battuto mio padre. Ma nel tpur dico sempre che è stato quando ho perso da Lleyton Hewitt nel 2004 a Bercy. Ho perso 6-3 7-6 e per me è il miglior match che ho giocato fino ad ora.

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