US Open, donne: Serena in controllo, Radwanska di forza. Halep e Venus ok

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US Open, donne: Serena in controllo, Radwanska di forza. Halep e Venus ok

Serena Williams non suda contro la connazionale Vania King. Halep supera l’esame Safarova al coperto, per la prima volta nella storia degli US Open. Venus Williams supera in due set Gorges, impegno agevole per Radwanska. Avanti facilmente Pliskova e Babos

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[1] S. Williams b. V. King 6-3 6-3 (da New York, Chiara Gheza)

E’ un derby statunitense quello che apre la sessione serale del campo centrale a Flushing Meadows. La numero 1 del mondo Serena Williams sfida infatti la connazionale Vania King, numero 87. Entrambe le giocatrici nella scorsa edizione dello slam newyorkese furono giustiziate, con modalità e soprattutto patos differenti, dalla nostra Roberta Vinci. La King fu infatti eliminata al primo turno dall’azzurra, mentre Serena perse contro Roberta in una semifinale difficile da dimenticare. Ma parafrasando Rossella O’Hara oggi è un altro giorno. Si spengono quindi le luci sull’Arthur Ashe, si alza la musica e le due contendenti fanno il loro ingresso sul terreno di gioco. Il colpo d’occhio rende l’idea di cosa potrà accadere nel corso del match: Serena avvolta nel suo abitino scuro, completo di manicotti, è un’esplosione di muscoli mentre la King, semplice in una mise bianca, è un giunco in balia del centrale.

Basta un break a Serena nel secondo game per impostare l’andamento del primo set. Senza faticare tiene poi tutti i turni di servizio con prime potentissime. Sotto gli occhi dell’amica Beyoncé, conquista un 6-3 in 31 minuti, pur regalando qualche punto con errori di misura. La King gioca in modo ordinato e prova ad arginare la potenza dell’avversaria riuscendo a inizio secondo parziale a mettere a segno qualche punto anche sul servizio di Serena. Nel corso del secondo game si arriva addirittura ai vantaggi, la Williams si innervosisce e dopo aver conquistato il gioco con uno schiaffo al volo urla tutta la sua rabbia. Il match si conclude praticamente qui. Nel game successivo arriva il break per Serena che lascia la malcapitata avversaria a zero. La Williams continua a colpire la pallina senza pietà, sbagliando qualche dritto di troppo, ma il risultato non è mai in discussione. Con un dritto nell’angolo Serena conquista parziale e incontro. Impressionante il computo finale degli ace: 13 per la Williams e solamente 1 per la King.

Continua così il cammino di Serena nello slam di casa. Nel prossimo turno incontrerà la svedese Johanna Larsson, che non sfida dal 2013 anno in cui la sconfisse in due occasioni su due.

[4] A. Radwanska b. N. Broady 7-6(9) 6-3 (Antonio Ortu)

Nel secondo match di giornata sul Louis Armstrong si sfidano per la prima volta la n.4 del tabellone Agnieska Radwanska e Naomi Broady. La polacca, vincitrice a New Heaven una settimana fa, è in corsa con la Kerber per scalzare Serena Williams dalla prima posizione mondiale e per il record di prize-money in caso di vincita allo US Open. Avendo vinto gli US Open Series, avrà diritto a 1 milione di dollari di bonus che si aggiungerebbe ai 3,5 della vittoria finale (4,5 mln di dollari). Dall’altra parte, la britannica, n.82, ha vinto la sua prima partita (e unica giocata) a Flushing Meadows. E’ proprio la Broady a partire a tavoletta: sale 4-1 grazie a un break nel quarto gioco, giocando bene col rovescio (a una mano) e dominando col suo gran servizio. Ci vuole un gran Radwanska per recuperare il break sul 5-3, salvare 1 set point sul 6-5, 3 nel tie-break vinto 11 punti a 9 e portare a casa il primo parziale. La partita è atipica per il tennis femminile: entrambe scendono per più di 30 volte a rete e non mancano le variazioni, anche dal lato del dritto. Nel secondo la falsa partenza è ancora di Aga, in svantaggio subito 2-0 sotto i servizi vincenti della britannica. Ma la reazione c’è di nuovo: dopo aver rimontato il set, la Broady cala vistosamente, il rovescio non entra più, il servizio non fa male come a inizio parziale e finisce per regalare break e match alla polacca con 2 doppi falli nel suo ultimo turno di battuta. Una vittoria di carattere per la Radwanska, che nella sua carriera non è mai andata oltre il quarto turno a New York. Per lei al prossimo turno ci sarà Caroline Garcia.

[5] S. Halep b. L. Safarova 6-3 6-4 (Chiara Nardi)

Simona Halep, quinta favorita del torneo e campionessa a Montreal, supera per la quarta volta in carriera Lucie Safarova, vincitrice a Rio della medaglia di bronzo nel doppio. Il primo set ha un andamento a strappi. La Halep parte forte e sale 3-0 brekkando due volte l’avversaria. La Safarova commette molti errori, a differenza della rumena che è solidissima. Il match cambia volto, la ceca riesce ad entrare in partita, approfittando anche di un calo della Halep, e recupera entrambi i break. Ha anche una palla per passare in vantaggio, ma non la concretizza e la Halep torna avanti di un servizio, porta a casa poi anche i successivi due game aggiudicandosi il set con una risposta di rovescio lungo linea vincente. Nel secondo set la Safarova sale due volte di un break, ma in entrambi i casi non riesce a staccarsi dall’avversaria . La Halep non sembra irresistibile, appare piuttosto nervosa e per metà parziale è in difficoltà sia da fondo campo che con il servizio. La Safarova non riesce ad approfittare di questa situazione, vittima anche della tensione. Il match si conclude sul servizio della ceca, che commette un doppio fallo sul primo match point per la rumena. I troppi errori commessi dalla Safarova hanno aiutato moltissimo la Halep, che ha avuto un rendimento molto buono, caratterizzato comunque da dei cali nella parte centrale di entrambi i set. Al prossimo turno affronterà la vincente del match tra Babos e Hogenkamp.

[6]V. Williams b. J. Görges  6-2 6-3   (Emanuela Palmieri)

Nel terzo match sull’Arthur Ashe (l’unico campo in cui il tetto permette oggi di rispettare il programma nonostante la pioggia), la due volte vincitrice (2000 e 2001) degli US Open Venus Williams affronta la molto meno titolata tennista tedesca Julia Görges, n.64 del ranking, sconfitta da Venus nell’unico precedente fra le due, l’anno scorso a Wuhan.

Parte male la statunitense, forse ancora mentalmente un po’ stanca a causa del match-maratona giocato al primo turno, e perde subito il servizio, ma Görges non è in grado di approfittarne e permette a  Venus di riprendersi subito recuperando prima lo svantaggio e poi breakkando al sesto e all’ottavo game la tedesca, cosa che le permette di vincere agevolmente il set per 6-2.

Nel secondo parziale Görges cerca in qualche modo di contrastare la superiorità del gioco di Venus provando a migliorare almeno il rendimento al servizio, ma non sembra crederci nemmeno lei stessa di poter davvero mettere in atto una rimonta e così, dopo quattro game, appare ormai cedere le armi facendosi  breakkare di nuovo. E nemmeno riesce, la tedesca, ad approfittare di un momento di distrazione di Venus che, al settimo e nono game, le concede tre palle del controbreak. E così la Williams vince senza problemi e abbastanza velocemente questo suo match di secondo turno aggiudicandosi il secondo set per 6-3.

[11] C. Suarez Navarro b. J. Jankovic 6-1 6-4 (Gabriele Ferrara)

Accede al terzo turno degli Us Open Carla Suarez Navarro, che supera in due set Jelena Jankovic con il punteggio di 6-1 6-4 in un’ora e quattro minuti di gioco. Ai sedicesimi affronterà Elena Vesnina (la spagnola ha vinto l’unico precedente quest’anno ai quarti del torneo di Doha). Si inizia con la giocatrice serba che, come spesso le accade, è molto nervosa nei confronti dell’arbitro, mentre Suarez comincia l’incontro in maniera molto solida ed ordinata, andando subito avanti 3-0. La spagnola dimostra tutti i progressi compiuti nel corso delle ultime due stagioni e, con uno splendido dritto stretto in cross, scappa sul 4-0, Nel quinto game Jankovic sale in cattedra con il suo splendido rovescio, interrompendo così la striscia di 16 game consecutivi vinti dall’iberica in questo torneo, Ciò nonostante, nel sesto gioco Jankovic sbaglia molto con il medesimo fondamentale, consentendo così alla numero 12 WTA di riprendere due break di vantaggio e di incamerare il set per 6-1.

All’inizio della seconda frazione di gioco la giocatrice nata a Las Palmas de Gran Canaria continua a sciorinare tutto il suo repertorio, sommergendo l’avversaria con rovesci in controbalzo e splendidi dritti in diagonale – che esegue lavorando benissimo con il polso, avendo imparato poi a velocizzare molto bene il movimento. Tuttavia l’iberica si distrae e concede qualcosa dalla parte del dritto, consentendo dunque all’avversaria di rientrare nel set e di fissare il punteggio sul 2-2, Si procede senza sussulti fino al 4 pari, quando Suarez trova due dritti vincenti e Jankovic commette due errori gratuiti, con la testa di serie numero 11 che si guadagna così la possibilità di servire per il match. Nel game successivo la numero 40 del mondo si procura quattro palle break: sul primo e sul quarto break point la serba sbaglia due risposta non impossibili, mentre sugli altri due l’iberica è brava a salvarsi rispettivamente con un dritto inside-out e con la smorzata, riuscendo poi ad archiviare l’incontro grazie ad un rovescio lungolinea della Jankovic che termina in rete.

in aggiornamento

Risultati:

[1] S. Williams b. V. King 6-3 6-3
J. Larsson b. D. Allertova 6-3 6-1
Y. Shvedova b. Q. Wang 6-0 6-1
S. Zhang b. [16] S. Stosur 6-3 6-3
[11] C. Suarez Navarro b. J. Jankovic 6-1 6-4
[19] E. Vesnina b. A. Beck 6-2 6-1
[31] T. Babos b. R. Hogenkamp 6-2 6-4
[5] S. Halep b. L. Safarova 6-3 6-4
[4] A. Radwanska b. N. Broady 7-6(9) 6-3
[25] C. Garcia b. K. Siniakova 4-6 6-4 6-4
A. Konjuh b. K. Nara 6-3 6-3
V. Lepchenko b. [15] T. Bacsinszky 6-4 4-6 4-6
[10] Ka. Pliskova b. M. Gonzalez 6-1 7-5
[17] A. Pavlyuchenkova b. K. Mladenovic 6-2 4-6 7-6(5)
[26] L. Siegemund b. N. Gibbs 6-3 7-5
[6] V. Williams b. J. Georges 6-2 6-3

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