Dopo tutti questi anni passati a lottare mentalmente, ora sei arrivato ad un punto in cui gli altri ti vedono come una minaccia. Tu ti sei convinto di essere un giocatore pericoloso?
Io sono dove sono al momento. Sono numero 3 al mondo con una grande carriera fino ad ora. Sono felice del modo in cui sto giocando questo torneo, vedremo cosa accadrà più avanti.

Puoi parlarci del match di oggi nell’Armstrong Stadium contro un giocatore che suppongo tu non conosca molto bene.
Penso che in generale il livello sia stato alto. Mi sentivo bene e ho giocato dei buoni colpi. L’Armstrong penso sia un po’ più veloce ora rispetto a com’era in passato. Comunque non avevo mai giocato contro di lui, ma lo avevo visto in passato e aveva parlato con Magnus. Sapevo cosa aspettarmi, è un gran giocatore e ha degli ottimi colpi. È stata dura come mi aspettavo, però sono piuttosto felice di aver vinto in tre set.

Nel secondo set c’è stato un momento cruciale, ma tu sei riuscito a portare la situazione a tuo vantaggio e chiudere.
È sempre bello vincere in tre set, ma ero preparato anche a restare in campo più tempo. Non faceva tanto caldo come l’altro giorno, ma era molto umido. Mi aspettavo quel momento nel secondo set in cui sono stato brekkato e mentalmente sono stato assente per pochi game, ma poi sono rientrato bene in partita.

È stata dura oggi con la pioggia ed essere costretti ad aspettare?
A dire il vero no, siamo abituati. Sappiamo che qui siamo lontani dall’hotel e ogni anno capitano dei giorni di pioggia. Io sono arrivato allo stadio alle 15:00 e alla fine non è così male.