US Open interviste, Nadal: "L'atteggiamento era giusto, mi è mancato qualcosa"

Interviste

US Open interviste, Nadal: “L’atteggiamento era giusto, mi è mancato qualcosa”

US Open interviste, ottavi di finael: [24] L. Pouille b. [4] R. Nadal 6-1 2-6 6-4 3-6 7-6. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

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In questo lungo, duro incontro, cosa pensi abbia fatto la differenza?
Pouille ha giocato una grande partita, ha iniziato fortissimo. Io ho lottato sino alla fine, avrei potuto fare meglio alcune cose. Ho avuto l’atteggiamento giusto ed ho combattuto sino all’ultima palla. Ma avevo bisogno di qualcosa d’altro, che oggi non c’era. Devo continuare a lavorare per trovarlo. Comunque è stato un match molto combattuto in cui tutto poteva succedere. Devo solo congratularmi con il mio avversario che ha giocato più deciso di me l’ultimo paio di punti.

Eri avanti di un break nell’ultimo set. Con tutta la tua esperienza…
Quando sei 4-3 30-0 nell’ultimo set non è un problema di esperienza, no? E’ una questione di giocare un po’ meglio di come ho fatto. Lì ho fatto un paio di errori. Dovevo giocare con più calma. E’ vero che non avevo molti match sulle spalle negli ultimi 3-4 mesi, ma anche così ho perso un’opportunità. Questo è ciò che conta ed è la verità. Ho perso l’opportunità di un grande torneo e sono molto rattristato per questo.

Ma ho lottato. Posso giocare meglio e posso giocare peggio di così. L’unica cosa che non può essere negativo è l’atteggiamento. Oggi il mio atteggiamento in campo era grandioso. Ecco tutto. Quando uno fa il suo meglio, allora ha bisogno di trovare qualche cosa d’altro. Devo continuare a migliorare il mio gioco per tornare a dove ero prima dell’infortunio. Ma in termini di energia e di motivazioni ero al massimo. In termini tennistici ho bisogno di più. Dovevo servire meglio in alcuni momenti. Dovevo creare più problemi al mio avversario con i miei colpi. Questo oggi non l’ho fatto. Ha giocato bene. Io non ho giocato male ma non abbastanza bene. Lui ha giocato bene. Ecco tutto.

A volte quando non vinci sembra che tu voglia attribuirlo a problemi fisici; forse talvolta è più un fatto mentale perché non hai abbastanza fiducia a causa di alcune sconfitte. Cosa credi sia vero in questo momento? Negli ultimi anni hai avuto dei problemi
Negli ultimi anni? Negli ultimi anni ho giocato i quarti lo scorso anno in Australia; i quarti a Parigi in cui ho perso contro Djokovic; ho giocato male a Wimbledon. Ho perso qui un match con break a favore al terzo, quarto e quinto set. Quest’anno ho giocato un brutto incontro in Australia e non ho perso al Roland Garros e a Wimbledon. Oggi ho perso con la possibilità di essere ai quarti di finale con tutte le occasioni che ho avuto. Potete accorgervene oppure scrivere quello che volete.

Io so che cosa sta succedendo. So cosa devo fare. Quando sei in grado di arrivare in semifinale in tornei Master 1000, vincere tornei come Barcellona e giocare bene in altri tornei, non è una questione del livello in cui devi essere per arrivare in fondo ad uno Slam, no? Dipende solo da un paio di cose che per qualche ragione non sono capitate, e devi essere pronto a fare autocritica. Devi essere autocritico. Ma è qualcosa che credo davvero cambierà presto.

La palla sul 6 pari, quel diritto nel tiebreak…
E’ stato un erroraccio, sicuro. Ma sei 6-6 nel tie-break. Ho giocato nel modo giusto. Mi sono messo nella posizione di tirare un vincente ed ho sbagliato, Tutto qui. Non puoi impazzire pensando a queste cose, no? Hai sbagliato ed il tuo avversario ha fatto un gran punto sul match point, fine. Il problema è essere 6-6 nel quinto al tie-break. Dovevo vincere prima, quando ero 4-3 30-0. Quando sei lì invece è 50/ 50 e questa volta la sorte non era dalla mia.

Hai giocato contro tanti grandi giocatori. A che livello pensi che sia (Pouille ndt) in questo momento per la sua età
Non so. Non so predire il futuro. Attualmente è 19, un ottima posizione. Qui è ai quarti e quindi credo che salirà ancora. Ha 22 anni. E’ in una buona posizione per arrivare tra i primi 10 e per combattere per cose più grandi. Ma lo vogliono tutti e non solo Lucas ha la motivazione per farlo. Ci sono tanti altri giovani giocatori che lo vogliono, e lo voglio anche io. Anche Roger immagino lo voglia. E Andy, Novak, Nishikori sono ancora lì. Tanti grandi giocatori, no? E’ un problema di miglioramento, per me come per tutti. Se riesci a giocare bene l’intera stagione senza infortuni e a migliorarti allora hai ottime possibilità.

Sei sorpreso dal fatto che non si sia irrigidito negli ultimi punti del tie-break?
No. E’ un grande giocatore. Perché irrigidirsi. Ha 22 anni ed ha abbastanza esperienza, è nel circuito da un paio di anni. Non era in gioco la vittoria di uno Slam. E’ il quarto turno. Se vuole diventare un campione non può tremare in quei momenti. Specialmente quando hai 22 anni e non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare. Non è il momento di irrigidirsi ma di essere aggressivi. Lo è stato e bene.

Hai giocato le Olimpiadi con il polso malandato; hai avuto un’estate tribolata. Impiegherai questa pausa per recuperare al 100% il polso, oppure ti concentrerai sul tennis perché pensi che il polso sia a posto?
Il polso sta migliorando molto. Credo di essere alla fine del processo di guarigione. Sono pronto a continuare a giocare. È quello che mi chiede il mio corpo.

Hai detto che quest’anno ti senti meglio rispetto a quello trascorso. Quale è la principale differenza tra lo scorso anno e quest’anno?
Quest’anno non ho avuto problemi di natura psicologica. Mi sono goduto ogni allenamento ed ogni partita. L’anno scorso no. Per sette otto mesi lo scorso anno è successo qualcosa di strano nella mia mente. Giocavo sotto stress. Ero ansioso. Non mi divertivo. Quando non ti godi ciò che fai, allora hai un problema. I problemi di natura psicologica non mi permettevano di divertirmi, e quest’anno invece mi diverto. Mi godo ogni momento. L’unico aspetto negativo è che non ho potuto giocare in un momento in cui andavo alla grande.

Traduzione di Roberto Ferri

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