US Open interviste, Murray: "Ora considero Novak il favorito del torneo"

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US Open interviste, Murray: “Ora considero Novak il favorito del torneo”

US Open quarti di finale, interviste: [6] K. Nishikori b. [2] A. Murray 1-6 6-4 4-6 6-1 7-5. L’intervista del dopo partita a Andy Murray

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Quanto sei dispiaciuto? È stato un match altalenante. Sembrava che per un attimo lo avessi in pugno.
In un certo senso non lo sono. Ovviamente avrei voluto vincere. Ma ho corso bene in ogni incontro. Avrei voluto andare più lontano, ma oggi non era destino.

Puoi parlarci della discussione con il giudice di sedia Wayne McKewen e di ciò che ha comportato?
Ha fermato il punto ed ero curioso di capire il perché, tutto qui.

Hai perso sette game di fila ad un certo punto.
Sino dal 4 ad 1 non ho giocato bene dopo il cambio di campo e poi lui ha tenuto con sicurezza il gioco. Ma dopo non sono d’accordo. Ho avuto molte opportunità sul 4-1 che non ho colto. Inoltre ho perso un paio di volte il servizio da posizione di vantaggio, cosa che può succedere. Sono stato breakkato una volta da 40-0 ed una da 40-15 ed alla fine del match da 30-15. Ecco la differenza.

Eri più deluso dal tuo servizio o dalle risposte? Perché alla fine della partita rispondevi piuttosto male rispetto al tuo standard.
Era ovviamente diverso servire con la copertura. Ho iniziato servendo bene. La copertura rallenta il servizio ed è quindi più semplice rispondere. Lui ha iniziato a rispondere meglio ed io a servire un po’ peggio. Non penso di avere perso a causa della risposta. Ho fatto diversi break. Non ho semplicemente tenuto abbastanza servizi. 

Credi di avere buttato via la partita o dire così è fare un torto a Kei?
Sicuramente ero in buona posizione per vincere, sopra di un set ed un break ed anche possibilità all’inizio del quarto. Ma negli ultimi mesi ho anche vinto incontri che avrei dovuto perdere. Contro Steve Johnson alle Olimpiadi sono stato sotto un paio di volte. Contro Fognini nel terzo set ero sotto di un break. Contro Tsonga a Wimbledon ero sopra ma avrebbe potuto andare diversamente all’inizio del quinto. Sapete, a volte capita e le vinci. Oggi non è andata così.

Kei ti ha fatto male con molte palle corte. Sapevi che sarebbe successo? Le ha usate più di quanto ti aspettassi? Non sembrava che avessi una contromisura adatta. Le nascondeva bene.
Sì, un paio. Non ho perso poi tanti punti. Un po’ ne ho vinti. Ho avuto sfortuna sul break point del 5-5: la volée che ha fatto non resta sempre dentro. È stato un momento decisivo a quel punto della partita.

Sono rimasti cinque giocatori ora nel tabellone. Come li vedi?
Direi che Novak è il favorito. Però sono rimasti molti ottimi giocatori. Gael sta giocando bene e Novak credo abbia avuto un certo successo nei loro scontri diretti. La parte bassa del tabellone è più difficile scegliere. Sono tutti giocatori di vertice. Mi aspetto un grande match tra Wawrinka e Del Potro questa sera. Kei su questa superficie può battere chiunque e due anni fa battè Novak. Comunque metto Djokovic come favorito, ma tutti hanno una possibilità

È da poco finito l’incontro e sei ancora giù di corda, ma il bilancio dell’estate guardandoti dietro ti pare eccezionale oppure ti senti deluso per avere vinto poco?
Non ho deluso nessuno. Sicuramente non me stesso. Ho dato il mio meglio. Ho lottato al mio massimo con tutto ciò che avevo oggi. Mi sono spremuto al massimo negli ultimi mesi e sono orgoglioso di ciò che ho fatto. Avrei firmato prima con ogni probabilità, se mi avessero proposto un’estate così prima di Wimbledon. Farmi una domanda così adesso non ha senso. In questo momento non ho le esatte prospettive, ma tra qualche giorno, lontano da qui credo che sarò molto contento di ciò che ho compiuto ed avrò appreso molto da questo incontro e dall’intera estate, perché è stata un’estate molto dura. Sono contento di come è andata. Ci sono solo alcune cose che in futuro potrei fare diversamente.

Traduzione di Roberto Ferri

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