La buona finale del brutto torneo l'ha vinta il migliore: Stan Wawrinka (video) - Pagina 3 di 3

Editoriali del Direttore

La buona finale del brutto torneo l’ha vinta il migliore: Stan Wawrinka (video)

Primo US Open meritato per Stan Wawrinka. Stavolta Djokovic non mi è piaciuto. Torneo così così, godono tutti tranne gli italiani

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Non è stato per altri versi un torneo memorabile per la qualità delle partite. Non poteva esserlo per noi italiani, a confronto con il torneo di un anno fa contrassegnato dalla finale Pennetta-Vinci. Un torneo così purtroppo non potremo più nemmeno sognarlo.

Ma non lo è stato nemmeno per i media e i tifosi degli altri Paesi anche se la Francia ha certamente goduto nel trovare ben tre rappresentanti nei quarti, se l’Argentina ha festeggiato il ritorno ad alti livelli di del Potro, se la Germania ha di nuovo una tennista (Angelique Kerber) capace di diventare n.1 del mondo, tanti anni dopo il suo idolo e Musa ispiratrice, Steffi Graf.
E ha esultato anche il Giappone, perchè Nishikori ha colto una gran bella vittoria su Andy Murray (dopo averci perso sette volte su otto), e la loro è stata una bella partita. Alla fine non si può lamentare neppure la Gran Bretagna, perché per un Murray eliminato anzitempo un po’ a sorpresa, c’è stato l’altro Murray che ha vinto il doppio, ci sono stati Edmund e Evans che si sono fatti onore al punto che la Gran Bretagna potrebbe avere l’imbarazzo della scelta pr la semifinale di Coppa Davis contro l’Argentina a Glasgow.

Del bilancio azzurro abbiamo avuto più di un’occasione di parlarne già: positivo solo per Roberta Vinci, per la quarta volta nei quarti all’US Open in cinque anni – approfittando stavolta di un tabellone abbastanza benevolo _ e per Paolo Lorenzi per la prima volta al terzo turno in uno Slam e con una vittoria importante – dopo 4 ore e 54 minuti – su un giocatore tosto come Gilles Simon. Soddisfatto però, ovviamente, anche il “qualificato” Giannessi, primo tabellone, prima vittoria (su Kudla) e nessun rimpianto per aver perso da Wawrinka al secondo turno: si è visto poi – ma già lo si sapeva – che lo svizzero è di un’altra categoria.

Per tutto il resto, compresi gli junior fra i quali il solo Balzerani ha raggiunto un buon risultato (i quarti), non si è intravisto niente di particolarmente promettente. Fognini ha perso per la decima volta su 10 da Ferrer, sebbene lo spagnolo non sia più quello di un paio d’anni fa, Seppi non poteva fare molto di più con Nadal e comincia ad avere i suoi annetti. Ma in questo weekend Andreas si è sposato e allora tanti cari affettuosi auguri dal sottoscritto e da tutta la redazione di Ubitennis…anche se il suo matrimonio non ha suscitato lo stesso clamore di quello fra Pennetta e Fognini. Sulla Schiavone non so che dire se non che credo sia davvero arrivato il momento di smettere. Sulla Errani mi trovo in imbarazzo: attraversa una crisi di fiducia sconfortante. Il rimedio è…il cane che si morde la coda. Serve vincere per ritrovare fiducia, ma la fiducia senza vincere come la si ritrova?

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