ATP Ranking: miglior piazzamento per Pouille e Zverev

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ATP Ranking: miglior piazzamento per Pouille e Zverev

Settimana di prime volte: Alexander Zverev e Lucas Pouille hanno vinto i loro primi titoli in carriera, ottenendo così il proprio best ranking. Tra gli italiani, bene Giustino

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Nella settimana appena conclusa, si sono disputati due tornei dell’ATP World Tour: il Moselle Open di Metz (Francia) e l’Open di San Pietroburgo (Russia), entrambi tornei indoor su cemento, i primi della stagione indoor autunnale. I due tornei sono stati vinti da due giovani: Lucas Pouille ha sconfitto Dominic Thiem in due set a Metz, Alexander Zverev ha sconfitto il fresco campione U.S. Open Stan Wawrinka 7-5 al terzo set a San Pietroburgo. I due vincitori registrano i cambiamenti di ranking più interessanti: per Lucas Pouille (22 anni e 7 mesi) la posizione numero 16 (+2) rappresenta il best ranking in carriera, mentre per Alexander Zverev il ritorno alla posizione 24 (+3) rappresenta il best ranking eguagliato (già raggiunto ad inizio Agosto 2016).

Ecco i primi 20 di questa settimana:

Ranking 26-09-2016

 

Non ci sono state variazioni nella top-10, diverso è il discorso relativo alle posizioni dal numero 10 al numero 20: Ferrer (12) ha superato Tsonga (13) e Pouille (16) ha scavalcato Bautista Agut (17) e Gasquet (18).

Pochissime altre variazioni nella top-50, salgono soltanto il più giovane dei due Zverev (24, +3), Querrey (28, +1), Ramos-Vinolas (31, +1), Troicki (32, +1) e Marchenko (49, +1).

Scorrendo la top-100, segnaliamo i balzi di Lu (63, +8), Berankis (78, +5), Monteiro (87, +12), Sugita (88, +10), Becker (91, +6). Si avvicina molto alla top-100 Olivo, che guadagna 18 posizioni e sale al numero 102.

Nessuna variazione tra i primi 12 della Race to London, con Djokovic, Murray e Wawrinka già aritmeticamente qualificati, sale al 13esimo posto Pouille (+2), ma resta lontano oltre 1,200 punti dall’ultimo posto disponibile, ora occupato da Nadal. Restando a disposizione due tornei 1,000, quattro 500 (che però hanno luogo in due sole settimane) ed una manciata di 250, sembra realistico limitare ai primi 15 attuali (escludendo Federer), la corsa ai primi otto posti.

Race To London 26.09.2016
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1] Djokovic 10,240 (Qualificato)
2] Murray 8,185 (Qualificato)
3] Wawrinka 4,970 (Qualificato)
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4] Raonic 4,420
5] Nishikori 4,315
6] Monfils 3,355
7] Thiem 3,205
8] Nadal 3,200
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9] Berdych 2,620
10] Cilic 2,400
11] Goffin 2,210
12] Federer 2,130 (Out)
13] Pouille 1,991
14] Kyrgios 1,915
15] Tsonga 1,890

Tra questi, soltanto Berdych, Cilic e Goffin hanno un distacco inferiore ai 1,000 punti nei confronti di Nadal. Considerato l’andamento storico nella stagione autunnale, è realistico pensare che soltanto Berdych ed al più Cilic (difficile) e Goffin (difficilissimo) possano sperare di entrare tra i primi otto a danno di qualcuno tra Monfils, Thiem e Nadal. I primi cinque possono considerarsi già qualificati.

Tra gli italiani, pochissime variazioni di rilievo. Lorenzi è sempre numero uno (35), Fognini sempre numero due (42) e tra loro vi sono sempre 170 punti. Attenzione però, questa settimana sono entrambi impegnati, Lorenzi a Chengdu e Fognini a Shenzen e Lorenzi difende una manciata di punti, mentre Fognini nessuno. È possibile che Fognini torni ad essere numero uno italiano settimana prossima.

Molte posizioni più indietro, gran balzo in avanti per Lorenzo Gustino, sconfitto da Haase in finale nel Challenger di Sibiu: balzo di 55 posizioni, best ranking e posizione 202. Giustino entra in top-10 italiana, scavalcando Donati, Napolitano, Bolelli ed Arnaboldi e piazzandosi al decimo posto. Se guardiamo l’età di Giustino (25), notiamo che in questo momento ha davanti a sè soltanto due italiani più giovani (Cecchinato e Gaio).

Questa settimana è stata la settimana del primo titolo per Zverev e Pouille. Per risalire ad una “doppia prima volta” dobbiamo tornare alle vittorie di Fognini e Berlocq, nel luglio di tre anni fa. Escludendo Stan Wawrinka, le due finali ATP di ieri hanno visto ben tre “giovani”. Ma chi, tra i giovani, è il “migliore” del proprio anno? Non consideriamo l’anno di nascita, ma gli anni effettivamente compiuti, dunque due tennisti nati nello stesso anno ma uno ad Agosto ed uno ad Ottobre faranno parte di due diverse categorie nella prossima tabella. Ci fermiamo a chi non ha ancora compiuto 25 anni e poniamo come condizione minima essere tra le prime mille posizioni

16 anni – Felix A. Aliassime (Canada, ranking: 730)
17 anni – Denis Shapovalov (Canada, ranking: 248)
18 anni – Taylor Fritz (Stati Uniti, ranking: 58)
19 anni – Alexander Zverev (Germania, ranking: 24)
20 anni – Yoshihito Nishioka (Giappone, ranking: 97)
21 anni – Nick Kyrgios (Australia, ranking: 15)
22 anni – Lucas Pouille (Francia, ranking: 16)
23 anni – Dominic Thiem (Austria, ranking: 10)
24 anni – Jack Sock (Stati Uniti, ranking: 25)

Possiamo notare che Zverev, Pouille e Thiem rappresentano attualmente “il meglio” della propria annata. Ma se è vero che un anno può fare molta differenza tra tennisti giovani, va rimarcato il fatto che Zverev ha ben 3 e 4 anni meno di Pouille e Thiem.

Qual era il ranking degli attuali top-10 a circa 19 anni e mezzo?

Djokovic (16)
Murray (17)
Wawrinka (162)
Nadal (2)
Nishikori (94)
Raonic (303)
Federer (22)
Monfils (26)
Berdych (45)
Thiem (303)

Dunque Zverev non è un campione di precocità. Ben cinque degli attuali top-10 hanno avuto una classifica migliore o paragonabile a Zverev a 19 anni e mezzo: inarrivabile Nadal già numero 2, Djokovic e Murray già top-10, Federer e Monfils vicini alla top-20 proprio come Zverev. Berdych a 19 anni e mezzo era per poco nei primi 50, Nishikori nei primi 100, lontano dai 100 Wawrinka, lontanissimi Raonic e Thiem, addirittura oltre la 300esima posizione.

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ATP Ranking: Djokovic torna sul trono. Sinner perde una posizione, Berrettini scivola al n.66

Arnaldi, gli ottavi valgono il best ranking al n. 47. Jannik è quarto nella Race, le ATP Finals si avvicinano. Il punto su Ranking e Race to Turin nel link all’interno dell’articolo

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Novak Djokovic - US Open 2023 (Twitter @atptour)
Novak Djokovic - US Open 2023 (Twitter @atptour)

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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Non bisogna mai sottovalutare il cuore di un campione”

 

Facciamo nostra la frase che Rudy Tomjanovich pronunciò riferendosi di Akeem Holajuwon all’indomani della vittoria dei suoi Houston Rockets nel campionato NBA ’95; la usiamo a proposito del cuore di Daniil Medvedev che il 99% degli appassionati di tennis di tutto il mondo dava per sicuro perdente alla vigilia della semifinale contro l’ex numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.

Daniil da campione li ha smentiti ponendo così momentaneamente fine al monopolio esercitato dalla premiata coppia Djokovic&Alcaraz nelle finali che contano nella seconda metà della stagione.

Il suo sogno di bissare il successo del 2021 si è infranto contro il cuore e la classe di un Campione ancora più grande di lui, Novak Djokovic, che ha così suggellato da par suo l’ennesima riconquista della prima posizione mondiale. Per lui anche la soddisfazione di avere eguagliato il record di Margaret Court Smith per numero di major vinti in singolare: 24.

Il preannunciato annunciato sorpasso al primo posto effettuato da Djokovic ai danni di Alcaraz è la principale ma non l’unica novità che troviamo ai vertici del ranking; le più significative sono rappresentate dal ritorno di Alexander Zverev tra le prime dieci posizioni dopo quasi un anno di assenza e il debutto di Ben Shelton, grande protagonista dello slam statunitense, tra i primi venti giocatori del mondo.

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WTA Ranking: Sabalenka è la ventinovesima n.1 della WTA. Gauff in terza posizione

La sconfitta agli ottavi a New York fa perdere il n.1 a Iga Swiantek, che cede lo scettro a Aryna Sabalenka. Coco Gauff si porta subito dietro alla bielorussa e alla polacca. Balzo in avanti di Lucia Bronzetti

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen
Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen)

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata allo US Open 2023 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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La classifica WTA aggiornata e commentata, con le prime 50 posizioni, la situazione delle italiane e la Race to WTA Finals, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

 

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Dopo una rincorsa durata tutta la stagione, finalmente Aryna Sabalenka ce l’ha fatta e, nella classifica di oggi, supera Iga Swiatek. Sabalenka è la ventinovesima tennista a raggiungere questo risultato. La striscia di settimane al vertice di Swiatek si conclude, quindi, a 75, appena sopra Caroline Wozniacki (71) ma ancora lontana da Lindsay Davenport (98). Aryna non è riuscita a coronare questo traguardo con la conquista del suo secondo titolo slam. Tuttavia, con un Australian Open, una finale a New York e due semifinali nei restanti major, non può che essere lei la legittima regina del ranking. Recentemente, Sabalenka aveva affermato che ciò che davvero le importa non è solo diventare n.1 ma soprattutto riuscire a terminare la stagione al vertice. Considerando i punti in scadenza a lei e alla sua diretta inseguitrice, ha ottime possibilità di riuscirci. L’ultimo major dell’anno, quindi, ci regala una nuova campionessa Slam, Coco Gauff. La vittoria a Flushing Meadows (ma più in generale un’estate da sogno con le vittorie nel WTA 500 di Washington e nel WTA 1000 di Cincinnati e poi, appunto, a New York) la proietta alle spalle di Sabalenka e Swiatek. Sarebbe scontato affermare che Gauff possa ambire a vincere altri major e che, prima o poi, si prenderà il n.1. La storia della WTA è ricca di atlete che, dopo uno slam, non sono riuscite, per svariate ragioni, a tener fede alle aspettative (Raducanu, Stephens, Andreescu per esempio). Non sembra il caso di Coco, che sotto la sapiente guida di Brad Gilbert sembra aver raggiunto un livello di gioco mai visto prima. E le italiane? Cocciaretto e Paolini sono state eliminate al primo turno. Mentre Elisabetta retrocede ed esce dalla top30, Jasmine guadagna qualche posizione e stabilisce un nuovo best ranking. Il terzo turno a New York fa recuperare a Lucia Bronzetti 16 posti, ma resta lontana dal suo miglior piazzamento.

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US Open, caccia al numero uno: Djokovic vede da vicino la vetta, Sabalenka riuscirà a prendersi lo scettro?

Al serbo basta raggiungere il secondo turno allo US Open per tornare in cima senza guardare Alcaraz, mentre tra la bielorussa e Swiatek è sfida a chi arriva più avanti

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L’inizio dello US Open della è ormai alle porte – primi incontri del tabellone principale pronti a scattare lunedì 28 agosto – e freme l’attesa non solo per capire chi alzerà il trofeo quest’anno, ma anche per sapere chi sarà il numero della classifica mondiale dopo l’ultimo Slam della stagione. La lotta per la vetta del ranking sia tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz sia tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka tiene banco ormai da settimane. A Flushing Meadows potrebbero avvenire sostanziali cambiamenti.

A Novak Djokovic basterà, infatti, raggiungere il secondo turno dello Slam newyorkese per essere sicuro di tornare numero uno del mondo indipendentemente da ciò che farà Carlos Alcaraz. Com’è possibile? Presto detto. Djokovic l’anno scorso non ha partecipato allo US Open a causa delle note questioni legate al vaccino anti Covid-19 e, di conseguenza, non ha punti in uscita in questa edizione. Il distacco tra il serbo e Alcaraz è minimo – appena 20 lunghezze di vantaggio per lo spagnolo – e quest’ultimo deve invece difendere la vittoria dello scorso anno. Tradotto in altri termini: Alcaraz può perdere o confermare i 2000 punti del titolo 2022, mentre Djokovic guadagnerà solamente. I 45 punti ottenuti con un passaggio al secondo turno basterebbero al serbo per scavalcare il rivale e ritoccare così il suo record di settimane in vetta alla classifica: da 389 a 390. 

Storia un po’ più complicata per quanto riguarda la lotta in campo femminile tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka. Le due sono separate attualmente da 1.209 punti – 9.955 punti la polacca, 8.746 punti la bielorussa –, ma Iga deve difendere la vittoria a Flushing Meadows del 2022. Questo significa che, come per Alcaraz, ha in scadenza una cambiale da ben 2000 punti, mentre Sabalenka vedrà uscire “solo” i 780 della semifinale persa proprio contro la polacca. 

 

In virtù di questi numeri la distanza tra le due non è poi così ampia. Anzi dando uno sguardo alla classifica live – cioè quella che tiene presente in tempo reale tutti i movimenti di punti – notiamo che Sabalenka da lunedì 28 sarà in testa di 11 lunghezze. Margine ridottissimo che apre a tre scenari: Swiatek ancora numero a fine US Open se avrà passato un turno in più della bielorussa; Aryna numero uno se o le due contendenti dovessero uscire allo stesso punto del torneo o la polacca perdesse prima di lei. Un’altra ghiotta occasione per Sabalenka di arrivare alla tanto agognata vetta del ranking, uno dei suoi dichiarati obiettivi stagionali, magari proprio con un trionfo in finale su Swiatek.

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