ATP Chengdu: Kyrgios brucia match point, Thiem arriva a quota 100!

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ATP Chengdu: Kyrgios brucia match point, Thiem arriva a quota 100!

Centesimo match stagionale per l’austriaco, che raggiunge i quarti del 250 cinese. Fa assai peggio (il solito) Nick Kyrgios, gran battaglia tra Troicki e Baghdatis

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Chengdu, ATP 250, cemento, settembre. Tre pari in un ottavo di finale. Kyrgios ciondola svogliato e regala palle break, Kyrgios serve a tutta potenza e le annulla tenendo il servizio. È come al solito lui, con la stessa aria da ragazzaccio pigro in infradito che ha sempre, a decidere cosa ne sarà anche dei game che seguiranno: Anderson è l’ennesimo buon tennista passato a fare da comparsa nel mondo senza ragione dell’imprevedibile Nick. Tant’è vero che immediatamente dopo il sudafricano perde la battuta, senza grandi demeriti, perché il suo gioco un po’ monotono è comunque sufficiente a vincere i “quindici” normali ma deve arrendersi al fatto che tutti gli altri, e sono tanti, saranno decisi da una roulette. Il croupier è ovviamente oltre la rete.

Si chiude con quell’unico break il primo set dell’incontro, che poi nel secondo si trasforma in un mortorio di punti vinti al servizio – ce ne sono 18 consecutivi. Invece al tie-break sono sette punti di fila per chi riceve, l’ultimo dei quali è una risposta in drop di Kyrgios che il nastro aiuta a rendere ancor più mortifera. Due match point per l’aussie. Il primo è un dritto buttato lungo, il secondo un’altra risposta bloccata che però finisce in rete, Anderson cava dal cilindro una sua risposta vincente di rovescio con la quale manda nell’angolo la pallina e, metaforicamente, l’avversario. Set. “Ci sono anch’io”, sembra dire quel colpo. Da quel momento in poi, ci sarà addirittura soltanto lui, perché nel terzo set Kyrgios passa dal super-tennis allo zero assoluto, il tutto con gli stessi identici colpi non pensati del primo. Spara lungo col dritto sul break point da annullare e per la prima volta è indietro nel punteggio, poi viene breakkato ancora. Nel momento in cui Anderson chiude l’incontro con un ace, lui sta già salendo a rete per la stretta di mano. Ha mollato e come al solito non si riesce nemmeno a capire quando lo abbia fatto, quando quella profusione di back a interrompere lo scambio e di colpi piattissimi a cancellarlo sia passata dall’essere geniale all’essere suicida. Ai quarti, a vedersela con Viktor Troicki (gran lotta la sua, contro Marcos Baghdatis), va con tutti i meriti l’uomo rimasto in penombra per quasi tutto lo show: Kevin Anderson.

Un simile ruolo da co-protagonista viene premiato anche nel match successivo, due ore e mezza perché Albert Ramos-Vinolas abbia la meglio su Yen-Hsun Lu, detto “Rendy”. Il tennista taiwanese gioca bene in top, corre di qua e di là come la pallina di un flipper, angola tutto e non teme nulla ma alla fine esce sconfitto. Gli highlights lo premiano – il break nel terzo set, subito restituito, se lo guadagna con un dritto inside-in vincente in risposta di raro dinamismo -, gli applausi anche. L’incontro no, quello va a Ramos. Chiude il programma la vittoria di Dominic Thiem, in quello che è il suo centesimo match stagionale tra singolare e doppio (per capire meglio il significato di questa cifra, basti pensare che tra i top 10 il secondo è Andy Murray a 73). Contro di lui il cinese Di Wu fa l’unica cosa che potrebbe fare, ovvero partire coraggioso: infatti riesce a trovare subito il break cogliendolo col motore ancora in fase d’accensione. Thiem però rapidamente rimonta e senza grossi sforzi, né spaventi, chiude con il doppio 6-4.

 

Risultati:

[6] V. Troicki b. M. Baghdatis 6-3 4-6 6-2
K. Anderson b. [2] N. Kyrgios 3-6 7-6(6) 6-2
[5] A. Ramos-Vinolas b. Y.H. Lu 7-6(4) 3-6 6-4
[1] D. Thiem b. [WC] D. Wu 6-4 6-4

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ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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ATP Montecarlo, wild card: Fognini e Wawrinka presenti

I due ex vincitori del torneo Fabio Fognini e Stan Wawrinka hanno ricevuto un invito dagli organizzatori. Con loro Draper e Vacherot

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Fabio Fognini – ATP Montecarlo 2022 (foto di Roberto dell'Olivo)

Mentre resta ancora incertezza sulla partecipazione di Rafa Nadal, al Masters 1000 di Montecarlo sono stati annunciati i nomi dei tennisti che riceveranno una wild card per partecipare direttamente al tabellone principale. Tra di essi figura anche quello dell’italiano Fabio Fognini, campione nel Principato nel 2019 in quello che è l’apice della sua carriera tennistica; stesso invito è stato concesso a Stan Wawrinka, vincitore nel 2014 e ora numero 87 del mondo a 38 anni. Di seguito la lista completa:

  • Fabio Fognini (campione 2019)
  • Stan Wawrinka (campione 2014)
  • Jack Draper (numero 43 del mondo)
  • Valentin Vacherot (#1 di Monaco)

Gli altri due nomi che completano il quartetto sono del 21enne promettente Jack Draper (terzo tennista britannico della classifica ATP), e il 24enne Valentin Vacherot abituale tennista di Challenger e ITF, attuale numero 322 e primo del suo Paese, Monaco appunto.

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