Il favorito della settimana: Tokyo e Pechino, lo swing asiatico entra nel vivo

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Il favorito della settimana: Tokyo e Pechino, lo swing asiatico entra nel vivo

In Asia si inizia a fare sul serio, tutto pronto per i 500 di Pechino e Tokyo. Assenti i campioni in carica Novak Djokovic e Stan Wawrinka. Non mancheranno però i top ten, ben sette. Murray guida il gruppo in Cina, Nishikori in Giappone

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Inizia ottobre e con esso, di fatto, prende il via l’ultimo mese di tennis del 2016. Chiaramente a novembre avremo ancora due appuntamenti, i più importanti dopo gli Us Open, Finals e finale di Davis; ma rimane pur sempre un mese meno movimentato dei precedenti dieci. Tornando a ottobre, invece, saranno ben nove i tornei in calendario: 2 Master 1000, 4 ATP 500 e 3 ATP 250.

Si inizia questa settimana con il China Open e il Rakuten Japan Open Tennis Championship 2016, in parole povere Pechino e Tokyo; entrambi di categoria 500. Come tradizione Tokyo ha qualcosa in più rispetto al “cugino” cinese, l’edizioni nipponiche sono ben 44 per un torneo presente in calendario dal lontano 1972. In Cina invece si scende in campo, ininterrottamente, dal 1993 ma ci fu già un’edizione nel 1989, all’epoca però il torneo era un Challenger. Record di successi in Giappone per Stefan Edberg (tre), mentre in Cina Nole (assente quest’anno) ha dominato ben 6 edizioni. Il serbo inoltre non ha mai perso nemmeno una partita da queste parti (score impressionante di 29-0). Situazione simile a Tokyo per Pete Sampras che ha collezionato 3 titoli in tre edizioni giocate (’93, ’94 e ’96). Nole inoltre è stato l’unico numero uno al mondo (per tre volte) a vincere il China Open; Tokyo invece ha avuto come campioni, da numero uno del ranking, Federer (2006), Nadal (2010), Sampras (1996 e 1994) e Edberg (1991). Il tennis con classifica più alta a vincere il Rakuten Open è stato Kenneth Carlsen, numero 121 del ranking ATP, superò in finale Magnus Norman. Lo stesso record lo detiene Greg Rusedski in Cina (senza considerare l’anno nel quale il torneo era un Challenger), vinse in finale contro Martin Damm da numero 75 del mondo. In Giappone, infine, c’è stata gloria anche per i colori italiani. Panatta vinse il torneo nel 1978 e Barazzutti perse in finale nel ’76.

Nel 2015 vinse Djokovic in Cina e Wawrinka (assente anche lui in questa stagione) in Giappone.

Tre saranno i top ten presenti all’ATP 500 di Tokyo: Nishikori (già due volte campione), Monfils (finalista nel 2010) e Berdych (vincitore nel 2008). Basterebbero già i migliori risultati elencati tra le parentesi per definirli i favoriti principali della settimana nipponica. Con loro però non possiamo non citare Cilic, Goffin e Kyrgios; magari un gradino più in basso ma capacissimi di prendersi la vittoria finale. Il sorteggio ha spedito nella parte alta Nishikori, Goffin, Cilic e Lopez. Tutto da vedere inoltre il primo turno di Cilic con Paire (finalista l’anno scorso). Spiccano da questa parte anche i nomi di Fritz, Monaco, Vesely e Anderson. Nella parte bassa le teste di serie saranno Kyrgios, Berdych, Karlovic e Monfils. Primo turno difficile sia per Karlovic, contro Delbonis, che per Berdych, opposto a Gilles Muller. Non ci sono italiani presenti in tabellone.

Quattro saranno invece i top ten ai nastri di partenza del 500 cinese: Murray, Nadal (campione nel 2005 e finalista nel 2015 e 2013), Raonic (che dopo tre finali perse a Tokyo ha cambiato sponda) e Thiem. I primi due sono nella parte alta di tabellone con Bautista Agut e Ferrer mentre a fare compagnia ai secondi due troviamo Gasquet e Pouille. Interessantissimo inoltre l’ipotetico ottavo proprio tra Nadal e Pouille, per il remake della sfida spettacolare di New York. Prima di questa partita Pouille dovrebbe giocare però con uno tra Dimitrov e Johnson, in ogni caso ne uscirebbe un match tutt’altro che scontato. Folta, e sfortunata,  la presenza italiana: Seppi esordisce con Murray (7-1 i precedenti), Fognini con Troicki (3-2 per l’italiano) e Lorenzi sfiderà Nadal (2-0 per lo spagnolo).

I numeri:
Sostanziale differenza di montepremi 4 milioni e passa di dollari a Beijing e poco più di 1 milione e mezzo a Tokyo;
7 i top ten in gara;
64 in totale i tennisti impegnati, 32 per torneo;
3 italiani, tutti al China Open.

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