Gael Monfils questa settimana non si è iscritto a tornei. Né a Basilea, dove forse avrebbe potuto rallegrare qualcuno di coloro che si crucciava per l’assenza di Re Roger, né a Vienna, dove il tabellone si è squarciato nel giro di tre giorni. Sapeva che gli sarebbe bastato poco per raggiungere le ATP Finals 2016, le prime della sua carriera, e allora si è seduto sulla proverbiale sponda del fiume, ad attendere il passaggio del cadavere dei suoi nemici. E quelli, puntuali, sono passati: Berdych ha perso con Basilashvili, Bautista Agut con Jurgen Melzer, Goffin con del Potro, Thiem con Troicki.
E così Gael goes to the Finals, dove troverà i tre vincitori Slam della stagione più Raonic, Nishikori e due colleghi i cui nomi usciranno dal Masters 1000 Parigi-Bercy. Al quale potrà partecipare a cuore ancor più leggero del solito, perché i 3625 punti conquistati finora bastano per proseguire fino a Londra. “For real”, eh già.
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