ATP Challenger Andria: Berrettini, il nuovo che avanza. Lisci Stakhovsky e Robredo

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ATP Challenger Andria: Berrettini, il nuovo che avanza. Lisci Stakhovsky e Robredo

ANDRIA – Stupefacente prestazione del ventenne romano che supera Chiudinelli in tre tie-break. Senza problemi i “big” e avanti anche la truppa di Gorietti, Vanni-Travaglia-Grigelis

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da Andria, il nostro inviato

Chissà se stanotte avrà dormito Matteo Berrettini, dopo l’incontro di ieri sera fantastico, emozionante, incredibile, grazie al quale ha conquistato i quarti di finale qui all’ATP Challenger Andria e Castel del Monte 2016. Battendo in tre set tutti finiti al tie-break lo svizzero Marco Chiudinelli, per altro annullando 4 match point. Il primo parziale ha visto i due protagonisti dominare al servizio, Berrettini è apparso sicuro e determinato fin dall’inizio del match, mettendo a segno 9 ace e conquistandosi il punto con lo schema servizio e diritto con i piedi nel campo per innumerevoli volte. Inevitabile il tie-break, visto che non ci sono state occasioni di strappare il servizio per nessuno dei due contendenti: un unforced dello svizzero lancia l’azzurro verso la conquista del primo set, chiuso peraltro con l’ennesimo ace (alla fine saranno ben 24).

Il secondo set è una girandola di emozioni, con Berrettini che va a servire per il match sul 5-3 ma alla prima palla break da difendere soffre la tensione, la concentrazione dell’altro sale e nell’unica occasione fino a questo momento del match, Chiudinelli – che non dimentichiamolo, ha 35 anni, è 120 del mondo e ha pure vinto la Davis un paio di anni fa – piazza la zampata vincente. Assistendo dal campo si poteva notare benissimo che, così come un predatore si avvicina alla preda per azzannarla con un mix perfetto di attivazione muscolare, concentrazione massima, e nello stesso momento occhi fissi sull’obiettivo, allo stesso modo Chiudinelli nei momenti importanti appariva come un ghepardo pronto ad azzannare, sentendo l’odore del sangue. Ma il cucciolo Berrettini stavolta non vuole farsi mangiare: rischia, perché il secondo set in effetti lo perde al tie-break, sopraffatto dalla voglia instancabile dello svizzero, e nel terzo set, pur soffrendo, tira fuori le ultime energie nervose e fisiche che gli sono rimaste.

Da fuori coach Rianna gli urla di “scavare” dentro di sé, di trovare tutto ciò che c’è ancora in lui per portare a casa questo match. L’incontro si gioca sui nervi, anche Chiudinelli è stanco ma è più esperto, prova a rompere il ritmo dell’avversario con qualche protesta, chiede l’asciugamano ad arte e si procura qualche palla break ma ogni volta arriva l’ace o il vincente di Berrettini. Gli ultimi game sono una girandola di emozioni: Berrettini breakka a zero il suo avversario sul 6-5 dopo aver salvato un match point con un ace nel game precedente e serve per il match ma ancora una volta Chiudinelli si rialza, e si va al tie-break finale. Sono già passate due ore e mezza di gioco, che su questa superficie iperveloce in play-it sono un record. Chiudinelli si procura tre match point consecutivi ma da 6-3 sotto Berrettini indovina quattro winner e con un ace va a vincere un match assolutamente da definire “svolta” della sua giovane carriera. Nei quarti affronterà Tommy Robredo che ha eliminato Gianluca Mager in due agili set.

Avanza la truppa di Fabio Gorietti, composta da Stefano Travaglia, Luca Vanni e Laurynas Grigelis (questi ultimi avversari nella finale del Challenger di Brescia della scorsa settimana). I tre giocano i loro incontri di secondo turno. Luca Vanni, che viene dal successo in Lombardia e qui è testa di serie numero 4, ha una gara relativamente semplice contro un altro svizzero, Yann Marti, che comunque ha superato le qualificazioni e poi un buon giocatore come lo spagnolo Pere Riba; Travaglia affronta invece un ostacolo più duro contro il giapponese di origini australiane Akira Santillan. La storia del nipponico è alquanto singolare: il papà che lo accompagna qui è australiano, ma la federazione voleva imporgli un allenamento nel loro centro federale. Lui ha rifiutato e grazie alla moglie giapponese, mamma di Akira, ha preso la nazionalità del Sol Levante. Ha 19 anni e gioca davvero bene, forse con qualche limite caratteriale. Nei quarti già la testa di serie numero 1 Sergiy Stakhovsky che ha superato in 2 set il nostro Andrea Arnaboldi.

Risultati, ottavi di finale:

[1]S. Stakhovsky b. A. Arnaboldi 6-2 6-4
[WC] M. Berrettini b. [2] M. Chiudinelli 7-6(4) 6-7(4) 7-6(6)
[WC] T. Robredo b. G. Mager 6-4 6-2

Risultati, primo turno:

[WC] S. Travaglia b. Y. Maden 7-5 6-3
L. Grigelis b. P. Torebko 6-4 6-4
[4] L. Vanni b. [Q] V. Galovic 7-6(4) 7-6(6)
E. Gerasimov b. D. Dima 6-2 7-5

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