ATP Sydney: quaranta degradi all’ombra, niente da fare per Lorenzi

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ATP Sydney: quaranta degradi all’ombra, niente da fare per Lorenzi

SYDNEY – In scena tutti gli ottavi maschili, con l’esordio di Thiem. Paolo Lorenzi sconfitto dal campione uscente Troicki. Caldo atroce, tribune desolate, cronisti limitati dalla burocrazia, han perso pure la chiave del frigo dei gelati

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dal nostro inviato a Sydney

Giro di boa al torneo Apia International di Sydney, e per l’occasione è arrivato anche il caldo beduino: 41 gradi durante il periodo centrale del giorno. Pare che l’ondata di calore eccezionale sia stata espressamente richiesta da Thiem per rendere le condizioni di gioco più dure possibili in vista dell’Australian Open. Purtroppo lo han fatto giocare la notte, il povero Dominic è stato il primo ad arrivare e l’ultimo a esordire. Contro Gastao Elias, che lo fece penare l’anno scorso in Davis, con l’austriaco che si impose solo al tiebreak del quinto set. Scorrete in fondo all’articolo per leggere la cronaca del suo match.

Chi invece gioca sempre per primo è Mahut. Unico a esordire domenica, e primo di nuovo a inaugurare il secondo turno alle 11 locali, quando il termometro ancora diceva trentatré. Si è trovato di fronte al numero due del seeding Pablo Cuevas. Inutile precisare che una testa di serie così altra meriterebbe un trattamento migliore, ma gli organizzatori han preferito premiare con uno dei due campi principali gli eroi di ieri, De Minaur (che è anche di casa) e Kasatkina. Hanno perso entrambi. L’uruguagio invece si è imposto 6-4 2-6 6-2 sul deserto del campo tre.

 

Un po’ tutto il programma sul centrale è slittato a causa del primo match andato per le lunghe, una strenua epica sfida fra Wozniacki e Strycova (trovate qui la cronaca) durata la bellezza di tre ore e mezza. Ieri la danese si era lamentata di essere stata messa a giocare sul campo numero tre, schifato anche dai gabbiani. Per farsi perdonare oggi l’han posizionata sul Centrale, ma come primo match e il fattore affluenza non è cambiato di molto. Difficile capire cosa abbia fatto la tenera Caro di male agli australiani, forse non gli piace Uccelli di Rovo. Ma comunque oggi ha smesso di soffrire.

Dal Lussemburgo con furore

Sul campo numero uno, che è proprio di fronte alla sala stampa, Gilles Muller si è trovato davanti uno dei tre Aussies rimanenti, il meno quotato Matthew Barton. Primo set senza storia dove Barton tiene a fatica il primo turno di servizio, prima di naufragare 6-1. Nel secondo set però al quarto game Muller va in ambasce, sbaglia ben 3 volée semplici giusto per contraddire i complimenti fattigli ieri, e elargisce così un break che il locale si tiene ben stretto, tramutandolo in set. Muller che fra il primo e il secondo set ha cambiato la maglietta da bianca a gialla, torna alle origini e stavolta non si distrae al servizio, ma anche il suo avversario non è da meno. Non si scambia quasi più, nessuno con 40 gradi vuol fare lo sforzo di rincorrere una palla, e entrambi servono al top. Fino, ovviamente, al solito fatidico decimo game dove Barton non trova più la prima (1 su 6) e lascia 3 match point. L’ultimo è quello buono, con un dritto che finisce di poco in corridoio. Muller prorompe in un urlo gargantuesco che non gli comprerà le simpatie dei tifosi locali. Ma chi davvero si intende di tennis, tipo Burney (un volontario 22enne che studia giornalismo sportivo) lo vede già campione. Al femminile invece profetizza Konta, che è nata proprio qui a Sydney. Domani Gilles deve superare Cuevas, avversario non impossibile soprattutto se giocheranno sul campo uno, che pare più rapido della Ken Rosewall arena.

Ahi Serbia-Italia, di dolore ostello

L’attenzione degli italiani è però tutta per il terzo match sul centrale fra Paolo Lorenzi e Viktor Troicki. Il serbo ha un feeling particolare con il torneo di Sydney avendolo vinto nelle ultime due edizioni; la sua ultima sconfitta nel secondo round del 2012, mentre Lorenzi è al debutto in questo torneo.

I due scendono in campo dopo Bouchard e Pavlyuchenkova poco prima delle 18 locali, proprio quando sull’Olympic Park si alza un vento forte, che comunque non influenza i giocatori all’interno della Ken Rosewall Arena quanto quelli sugli show court, e perlomeno rinfresca l’ambiente. Lorenzi pare subito in difficoltà di fronte alla accelerazioni, sia di dritto che di rovescio, del serbo. Troicki lascia un solo punto al servizio nei primi due game, mentre Lorenzi lotta come suo solito annullando tre palle break nel suo primo turno, ma deve poi capitolare e cedere il servizio al quarto gioco. Troicki si dimostra sicuro anche a rete, segue in un paio di occasioni il servizio con successo e non rischia mai sul proprio turno di battuta. Nell’ottavo game Lorenzi si fa rimontare da 40-0, un passante deviato dal nastro (ma sarebbe stato vincente comunque) dà al numero 3 del seeding il primo set point, ma il senese rimedia. Ne esce fuori un game lungo nel quale si impone l’azzurro. Lorenzi si porta a casa tutti i giochi combattuti, ma il problema per lui è che ce ne sono anche tanti che vanno via veloci a favore del serbo; ad esempio il nono, tenuto a zero con rapidità rogeriana, che sigilla il primo set per il trentenne di Belgrado.

Nel primo game del secondo set Lorenzi prova a essere più propositivo, ma sul 30 pari valuta male un passante lento di Troicki che sarebbe stato facile appoggiare di là. La palla invece pizzica la riga di fondo. Sulla palla break altri brividi con Lorenzi che stecca uno smash, forse disturbato dal vento, ma la palla resta in campo. Altro game combattuto (11 minuti e 14 punti) e portato a casa dall’azzurro. Densi nuvoloni iniziano ad attorcigliarsi sopra la Ken Rosewall Arena, ma la tempesta si abbatte solo sul toscano, che rischia di nuovo al quinto game e poi si arrende al settimo, mandando lungo un dritto su palla break e sprecando al contempo l’ultimo challenge a disposizione. La temperatura cala di una quindicina di gradi, Troicki ha una gelida manina ma se la lascia riscaldar piovono sberle da ogni lato del campo e in un batter di ciglia si trova a servire per il match. Lorenzi è costretto a muoversi dalle angolazioni del serbo come in uno stato di Zugzwang, nel terzo punto del game gli tornerebbe utile quel challenge sprecato in precedenza, ma il falco è volato via con tutte le residue speranze. Ace centrale, game set and match Troicki.

Le conseguenze della cattiva alimentazione nella crescita dei giovani australiani

L’eroe di ieri Alex De Minaur invece ha sfidato Kuznetsov con l’obiettivo di diventare il primo under18 a raggiungere i quarti qui a Sydney in questo millennio. L’ultimo a riuscirci, nel 1999, fu un tale di nome Lleyton, il cognome ora mi sfugge. Ma dicono che qui in Australia sia popolare. Kuznetsov è padre saggio e sa che certe cose vanno vietate ai minori, rifila un rapido 6-2 all’aussie teen che scoraggiato si ritira per dolori addominali. La stessa motivazione addotta ieri da Kokkinakis, io l’avevo detto che il cibo qui è così così.

C’è Busta per te

Per completare la lista degli incontri sul dimenticato campo 3, Carreno Busta trova il francobollo per i quarti ma deve impiegare tre set per aver ragione del diversamente Zverev. Granollers sembra avere vita soave contro Evans ma si incarta nel secondo, perde la trebisonda e sparacchia via un facile accesso ai quarti. Per il suo avversario, incredibile ma vero, un colpo da archiviare. Lui getta la racchetta e va a casa. Kohlschreiber invece regola in due set Thompson e tomo tomo sfiderà domani proprio Troicki.

È cominciato, ed è bene segnalarlo, il torneo di tennis in carrozzina. Sono presenti ben sette dei top10 mondiali, con il locale Dylan Alcott a capitanare le fila, fresco di titolo Olimpico e numero uno del mondo della categoria tetraplegici. Alcott, 26 anni, può vantare tre ori ai Giochi: singolo e doppio nella scorsa edizione di Rio, ma anche, strano ma vero, basket in carrozzina ad appena 17 anni ai giochi di Pechino. Polivalente nello sport e nella vita, Dylan è anche un oratore motivazionale molto celebre in Australia persino aldilà dell’ambito sportivo.

Last and also least

Oggi non ci sono tanti scoop. Il vostro inviato ci prova, ma è un torneo dove non succede quasi nulla al di là del tennis giocato. I volontari del torneo tentano di ravvivare l’ambiente, ma l’area dedicata ai bimbi ad esempio è in pieno sotto il sole e nessuno vuole andarci. Gli unici campioni che tutto il pubblico insegue sono quelli di crema solare, elargiti a gratis in uno stand presidiato da gioiose hostess, protezione 50 necessaria contro i raggi australi.

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Persino in sala stampa gli schermi continuano a mandare film polizieschi degli anni ’70 invece di tennis giocato, e quando cerco di scambiare opinioni con i colleghi locali su Paolo Lorenzi, tutti cascano dal pero. “Non è molto famoso in Australia”. Non sanno quello che si perdono.

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Che fatica, Dominic… (Raoul Ruberti)

Il programma del giorno viene concluso dalla sfida tra Dominic Thiem, la prima testa di serie, e Gastao Elias. Avendo usufruito del bye, l’austriaco è al primo incontro a Sydney; al contrario il portoghese ha già superato due round di qualificazione più un virtuale terzo, visto che la sua vittima al primo turno è stato un altro qualificato (Christopher O’Connell). I primi game dell’incontro sono di quelli che nessuno ha davvero voglia di vedere, con i due avversari contenti lontano dal campo e gli errori che superano i vincenti.

Scaldato il braccio per un quarto d’ora, Thiem inizia finalmente ad approcciare con maggior decisione le palline gialle – le stesse che verranno utilizzate nel corso dell’Australian Open, come testimonia il simbolo AO sul feltro. Qualche passo dentro il campo gli consente di aprire gli angoli in orizzontale, e un maggiore anticipo dei colpi in risposta sottrae ad Elias il tempo di girarsi sul fido dritto. Ottenuto a zero il break, Dominic torna però letteralmente sui suoi passi: il turno di servizio con il quale potrebbe chiudere il primo set sceglie di affrontarlo ben dietro la linea di fondo, da buon “telonaro”. Il dietrofront gli costa il break di vantaggio, restituito con tanto di smash fuori misura. Il tie-break che segue mostra forse il più grande limite di Thiem, ovvero la sensibilità con il topspin. Il 6-2 per Elias, e quindi quattro set point consecutivi, arrivano grazie a un paio di dritti nei quali l’austriaco infonde una forza sproporzionata alla necessità, trasformandoli da comodi vincenti in fuoricampo. Il portoghese sfrutta l’ultimo con l’ace.

Anche nel secondo set Thiem fa una gran fatica: ruba la battuta, la restituisce subito, serve per andare 1-1, si trova ad affrontare due palle break. Riesce a neutralizzarle e ad andare al set decisivo, ma il risultato è soltanto quello di riproporre per una terza volta la stessa zuppa, allungata ulteriormente dalla pioggerella. Ancora una volta avanti e ancora una volta immediatamente ripreso e ancora una volta a servire per chiudere e ancora una volta – ormai è facile indovinare – breakkato. Alla fine l’incontro si conclude con un sospiro di sollievo alpino: all’ennesimo tentativo Dominic si ricorda di non attaccare per l’ennesima volta il fianco destro di Elias, non viene trafitto dal suo dritto e raggiunge il secondo turno.

Dopo match del genere è difficile immaginare Thiem come il più tifato della prossima generazione – ammesso che dopo il ritiro di Federer rimanga qualcuno a tifare. Si spera che la sfida del giovedì con Daniel Evans possa far cambiare idea.

Risultati:

D. Evans b. [8] M. Granollers 1-6 6-3 6-3
[4] P. Carreno Busta b. M. Zverev 3-6 7-6(4) 6-3
A. Kuznetsov b. [WC] A. De Minaur 6-2 rit.
[5] P. Kohlschreiber b. [WC] J. Thompson 7-5 6-4
[3] V. Troicki b. P. Lorenzi 6-3 6-4
[6] G. Muller b. [Q] M. Barton 6-1 3-6 6-4
[2] P. Cuevas b. N. Mahut 6-4 2-6 6-2
[1] D. Thiem b. [Q] G. Elias 6-7(5) 6-3 7-5

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Roland Garros: Tiafoe liquida Karatsev, Cerundolo facile su Hanfmann, Jarry estromette Paul. Ok Zverev [VIDEO]

Lehecka non vede palla con Giron, mentre il giustiziere di Medvedev, Seyboth Wild, approda al terzo turno

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Panoramica ground - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

A Parigi continuano i match di secondo turno maschili che, oltre all’uscita di scena di Sinner, De Minaur, Bautista Agut e Korda, vedono il procedere silenzioso di giocatori insidiosi come Tiafoe (recente vincitore di Houston), Jarry (recente vincitore di Ginevra) e Cerundolo (finalista a Lione la settimana scorsa).

[Q] T. Seyboth Wild b. G. Pella 6-3 3-6 6-4 6-4

Non si ferma qui il sogno del brasiliano, che, dopo aver estromesso a sopresa il numero 2 al mondo Danil Medvedev nel suo match di primo turno, non ha deluso le aspettative e approda così al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Nonostante le poche prime palle di servizio in campo, il brasiliano è stato bravo ad annullare 9 palle break su 12 concessee, con qualche rischio in più, che gli ha consentito di fare sì più errori del suo avversario, ma anche più vincenti, si è portato a casa il match. Ora se la dovrà vedere con il giapponese Nishioka.

 

Z. Zhang b. [Q] T. A. Tirante 7-6(3) 6-3 6-4

Una partita gestita alla perfezione dal cinese, che, escludendo l’equilibrio del primo set, ha tenuto le redini del match per la restante ora e mezza di gioco. Solido sia al servizio che con i fondamentali, Zhang approda al terzo turno, nel quale affronterà Ruud.

[12] F. Tiafoe b. [Q] A. Karatsev 3-6 6-3 7-5 6-2

L’americano regola l’insidioso Karatsev (fresco di semifinale a Madrid) in quattro set; perde il primo, annulla due set point nel terzo, ma riesce a chiudere la pratica in meno di tre ore di gioco. Solidissimo con la prima di servizio, con la quale ha lasciato appena 9 punti su 59, il numero 12 al mondo ha giocato d’intelligenza, concedendo solamente 13 errori, contro i 44 del russo. Tiafoe attende ora il vincente del match di secondo turno che vedrà opposti Molcan e Zverev.

N. Jarry b. [16] T. Paul 3-6 6-1 6-4 7-5

Diventano sette le vittorie consecutive del cileno che, dopo la recente vittoria a Ginevra (in finale con Dimitrov) e quella di qualche mese fa a Santiago, sta trovando probabilmente la miglior condizione di forma della sua carriera. Fresco di best ranking, ha sfoggiato un incredibile tennis contro l’americano Paul. Dopo un primo set decisamente poco brillante, nel quale ha prevalso lo statunitense, il cileno ha iniziato a ingranare la marcia giusta ed è stato in controllo del match per i restanti 3 set. Bravo anche ad annullare 13 palle break sulle 15 concesse, e coraggioso a prendere spesso l’iniziativa rischiando un po’ di più. Al terzo turno, ora, lo aspetta un altro americano, Giron.

M. Giron b. J. Lehecka 6-2 6-3 6-2

È bastata solo 1 ora e 44 minuti all’americano per regolare il ceco Lehecka. Una prestazione impressionante del giocatore a stelle e strisce, che non è mai stato sotto nel punteggio. Appena 3 sono i punti concessi (su 40 totali) da Giron quando ha messo in campo la prima di servizio, per non parlare del conto tondo quando si parla delle palle break salvate: 4 su 4. Non si può dire altrettanto dell’avversario, che ha racimolato pochi punti con la seconda di servizio, ha annullato appena 2 delle 8 palle break concesse, e, come ciliegina sulla torta, ha commesso 38 errori, più del doppio del suo avversario. L’americano eguaglia così il suo record nell’approdare al terzo turno di uno Slam, e ora se la dovrà vedere con il pericoloso Jarry.

[23] F. Cerundolo b. [LL] Y. Hanfmann 6-3 6-3 6-4

Anche questa volta il tedesco non ce l’ha fatta contro il numero 1 argentino: terza sconfitta su altrettanti incontri. Pur facendo fatica a chiudere molti game, il sudamericano è stato avanti nel punteggio per tutto il match e in poco più di due ore e mezza ha vinto la partita. In fiducia dopo la recente finale a Lione (battuto da Fils), l’argentino ha servito molto bene, ed è riuscito ad annullare ben 10 palle break sulle 12 concesse. Nonostante da entrambi i lati gli errori siano stati molti, Cerundolo ha messo a segno 15 vincenti in più del tedesco, e quest’ultimo non è stato bravo a sfruttare al meglio la battuta nei punti importanti, permettendo così all’avversario di prevalere. Ora Cerundolo dovrà sfidare il vincente del match serale che vede opposti Rinderknech e Fritz.

[22] A. Zverev b. A. Molcan 6-4 6-2 6-1

Già dai primi punti il tedesco fa capire al suo avversario che tempo da perdere non ne ha. In pochi minuti si ritrova con la palla per il doppio break, ma lo slovacco riesce a rimanere agganciato all’avversario. Nel quinto gioco stessa storia, ma le palle break annullate da Molcan questa volta sono tre. Zverev, però, si fa bastare un break e, dopo aver annullato una sola palla break nell’ottavo gioco, conquista il primo set con il punteggio di 6-4. Il secondo set è quasi la fotocopia del primo come andamento: Zverev strappa subito il servizio all’avversario, quest’ultimo nel quinto gioco annulla tre palle break e nel game successivo è il tedesco a doverne annullare una. Nel settimo gioco, però, arriva il tanto agognato doppio break, che permette al numero 27 al mondo di portarsi a casa il secondo parziale per 6 giochi a 2. Il terzo parziale inizia con un assolo del tedesco, che mostra un gran tennis e si porta subito 4-0. Nel sesto gioco lo slovacco cerca di rientrare in partita sfoderando le ultime armi a disposizione; non riesce però a sfruttare sei palle break, perde il gioco e si abbandona al suo destino. Zverev conclude così la pratica (6-1 il risultato del terzo set) e conquista il primo scontro diretto con Molcan. Per quest’ultimo i soli 12 vincenti, i 6 break concessi, e i pochi punti con prima e seconda di servizio hanno fatto sì che fosse il tedesco a comandare il match. Lui, infatti, oltre al 100% delle palle break salvate (8 su 8), è stato molto solido al servizio, ha massacrato l’avversario a suon di vincenti (ben 42) e con le numerose discese a rete. Al terzo turno, ora, se la dovrà vedere con Francis Tiafoe, con cui ci ha perso 1 sola volta su 7 e che non ha mai incontrato sulla terra rossa.

Andrea Binotto

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Roland Garros: Alcaraz lascia un set a Daniel ma non rischia. Ora terzo turno con Shapovalov [VIDEO]

Qualche distrazione per il numero 1 del mondo non sempre a suo agio anche a causa del vento a folate. Mai in discussione, comunque, il risultato finale

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Carlos Alcaraz – Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] C. Alcaraz b. T. Daniel 6-1 3-6 6-1 6-2

L’esordio sul Philippe Chatrier di Carlos Alcaraz in questa edizione del Roland Garros coincide con vittoria tutto sommato comoda per il numero 1 del mondo che prosegue quindi il suo cammino da primo favorito del torneo, almeno secondo il seeding. Non è stata una prestazione impeccabile quella che lo ha portato a superare in quattro set Taro Daniel, ma in nessun momento si è avuta la sensazione che il giapponese potesse davvero impensierire Carlitos fino a metterne in discussione l’approdo al terzo turno. A influenzare il gioco dello spagnolo sono state forse anche le condizioni climatiche, caratterizzate da forti folate di vento. In ogni caso, gli sprazzi del vero Alcaraz non sono mancati e in quelle fasi per Daniel non c’è stato assolutamente nulla da fare, se non guardare i solchi lasciati sul campo dalle palline colpite dall’avversario. Già a partire dal prossimo match contro Shapovalov, però, il murciano dovrà rendere sempre più sporadici quei passaggi confusionari (già visti in parte contro Cobolli) di cui sono indici un eccessivo ricorso alla palla corta e qualche errore di troppo con il dritto.

 

Primo set – Alcaraz con il pilota automatico

Non sembra avere problemi con gli approcci alle partite Alcaraz che, come con Cobolli, non perde tempo e spinge subito per togliere speranze all’avversario. Lo spagnolo parte con un game di servizio tenuto a zero e poi piazza immediatamente il primo break della partita mostrandosi particolarmente centrato soprattutto con il rovescio incrociato con cui butta fuori dal campo Daniel. Il giapponese, invece, nonostante il vento a favore, non riesce a incidere a sufficienza con il dritto. Il numero 112 del mondo cerca comunque di restare mentalmente dentro la partita e nel terzo game approfitta di un doppio fallo di Carlos per procurarsi una palla break: il dritto di Daniel, però, si conferma troppo macchinoso e si infrange sulla rete. Rimane questo il primo e unico momento di “difficoltà” nel set per il numero 1 del mondo che poi amministra con grande tranquillità iniziando a scavare solchi sul campo con il dritto incrociato o con a sventaglio in lungolinea. Dopo 35 minuti e un altro break, il parziale va in archivio con il punteggio di 6-1.

Secondo set – Non è tutto facile per il numero 1: Daniel brekka e non si fa riprendere

Consapevole della superiorità dell’avversario, Daniel riesce a non farsi condizionare troppo dall’esito del primo set e, anzi, trova la forza per dare un’impronta più aggressiva al suo gioco. Dopo un buon game in battuta, Taro decide di fare qualche passo avanti in risposta e la scelta pare azzeccata: il giapponese riesce ad anticipare bene soprattutto con il rovescio e mette così pressione ad Alcaraz. Il murciano, poi, pasticcia un po’ dal lato del dritto tra palle corte e attacchi imprecisi e concede quindi il break. Daniel ha anche il merito di non farsi prendere dalla frenesia che un vantaggio inaspettato di solito porta e infatti continua a giocare con ordine e senza strafare. In questo modo consolida il break salendo sul 3-0 e poi, nel quinto game, annulla la prima chance di controbreak a disposizione dello spagnolo. Taro può contare anche su una prima di servizio decisamente più penetrante rispetto alla prima mezz’ora di gioco che gli permette di entrare in campo e spingere con il dritto.

Il giapponese arriva allora a servire per il set sul 5-3 e gioca bene anche in questo game: il suo rovescio lungolinea sorprende in un paio di occasioni Alcaraz che, oltretutto, non trova più quella facilità di esecuzione con il dritto che aveva avuto nel primo set. Daniel si prende quindi il parziale e Carlos si dirige verso la panchina con aria perplessa.

Terzo set – Alcaraz si sfoga e torna in sé

Tanto impronosticabile questo esito di secondo set, quanto prevedibile la reazione di Alcaraz nel terzo: lo spagnolo rientra infatti in campo con l’attitudine di chi non vuole concedere più nulla, nemmeno una briciola. I suoi colpi ci mettono ancora qualche minuto per tornare fluidi come nel primo parziale, ma suona già un’altra musica. Carlos è molto più attento nella gestione dello scambio e la concretezza riacquista il primato a scapito dell’impulsività. Nel secondo game arriva così il break, accolto dal numero 1 con un urlo con cui sfoga tutta la rabbia per il secondo set. Toltosi questo peso, Alcaraz torna allora ad imporre il ritmo martellante di inizio partita: Daniel non può nulla e senza vedere palla si ritrova in un amen sotto 5-0. Negli ultimi due giochi del parziale, il murciano si concede anche qualche colpo spettacolare e il pubblico apprezza (così come lo stesso Daniel). Il punteggio finale del set ricalca quello del primo: è di nuovo 6-1, anche questa volta in 35 minuti.

Quarto set – Un’altra piccola distrazione ma Alcaraz chiude senza soffrire

Dopo il toilet break del giapponese si riprende a giocare sulla scia di quanto avvenuto nel terzo: Alcaraz strappa subito il servizio all’avversario mostrando ottime cose sia in fase difensiva che offensiva, con la smorzata tornata ad essere efficace a tutti gli effetti. Sembra essere la premessa di altro set dominato dallo spagnolo, ma nel game immediatamente successivo Carlos si distrae: sul 15 pari commette un bruttissimo errore al volo che rianima Daniel tanto che poi arriva il controbreak. La qualità del match si abbassa nuovamente e così Taro torna a giocarsela più o meno alla pari. Sul 2-2, però, il numero 112 del mondo gioca uno dei game peggiori della sua partita con tre gratuiti e un doppio fallo che riportano in vantaggio Alcaraz. Questa volta lo spagnolo resta concentrato e anzi dà un’ultima sgasata per prendersi di forza un altro break sul 4-2. Il numero 1 si avvia comodamente verso la chiusura e con un dritto lungolinea vincente mette fine al match dopo due ore e mezza di gioco.

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Roland Garros, il programma di giovedì 1° giugno: Zeppieri alla prova Ruud. Monfils nel serale sfida Rune, Sinner alle prese con Altmaier

Swiatek con Liu. Cocciaretto, Vavassori e Paolini sognano il terzo turno. In campo anche Mirra Andreeva

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Esterno Court Suzanne Lenglen - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Quinto giorno di incontri e prosegue il programma del Roland Garros 2023 con gli incontri di secondo turno dei singolari maschili e femminili.

Philippe Chatrier

Il programma sul Campo Centrale ha inizio alle 11:45 con Giulio Zeppieri opposto alla testa di serie numero 4 Casper Ruud. Il ventunenne romano, dopo aver superato al primo turno il kazako Bublik tenta l’assalto al finalista della scorsa edizione.

A seguire ritorna in campo la numero uno del mondo Iga Swiatek, che incrocia nel suo incontro di secondo turno l’americana Liu. Centouno posizioni separano le due atlete per un pronostico abbastanza segnato. Il programma diurno dello stadio principale si concluderà con la francese Oceane Dodin alle prese con una Ons Jabeur rinfrancata dal successo con Lucia Bronzetti.

 

Per la sessione serale non prima delle 20:15 ritroviamo Gael Monfils che dopo l’impresa nel primo turno con Sebastian Baez tenta di recuperare le forze per sfidare uno dei favoriti per il titolo, il danese Holger Rune.

Suzanne Lenglen

Alle ore 11 il sipario si apre su Rybakina-Noskova. La tennista ceca ha appena raggiunto il suo best ranking a quota 48 ma l’impresa appare ben difficile. A seguire Jannik Sinner gioca per il terzo turno con Daniel Altmaier: un solo precedente allo scorso US Open vinto dall’italiano 6-1 al quinto. Chiudono il programma Gauff-Grabher e Fritz-Rinderknech.

Simonne Mathieu

Si parte alle 11 con lo scontro a stelle e strisce tra Madison Keys e Kayla Day. Il secondo match vede sulla scena due giovanissime: la francese Diane Parry, classe 2002 lodata da Henri Leconte per il suo rovescio monomane, fronteggia Mirra Andreeva, russa classe 2007 di cui tutti parlano.

Frances Tiafoe aspetta la fine del match per cominciare la sua contesa con Aslan Karatsev.  Non prima delle 17 Alexander Zverev sarà opposto, come ultimo incontro, ad Alex Molcan.

Altri incontri

Sul court numero 6 come terzo incontro ecco Jasmine Paolini contro la serba Olga Danilovic, mentre sul campo 9, Elisabetta Cocciaretto aspetta la fine di un doppio per giocare il suo secondo turno con l’elvetica Waltert. Campo numero tredici e terzo incontro del programma per Andrea Vavassori, opposto all’argentino Olivieri.

Qui il programma completo:

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