AO interviste, S. Williams: "Lucic è una grande ispirazione, bisogna inseguire i propri sogni"

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AO interviste, S. Williams: “Lucic è una grande ispirazione, bisogna inseguire i propri sogni”

Australian Open, quarti di finale: [2] S. Williams b. [9] J. Konta 6-2 6-3. L’intervista del dopo partita a Serena Williams

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Come ti è sembrata la partita?
Partita interessante. Lei è molto forte. Oggi è andata piuttosto bene.

Hai dichiarato che la Konta un giorno vincerà questo torneo. La stimi così tant0?
Fa sempre molto bene qui, in Australia. Con il suo tipo di gioco, la vedo come futura campionessa.

Come vedi il prossimo incontro con Lucic-Baroni?
Non so. Sta giocando davvero bene. È fondamentale non sottovalutare nessuno. Era da tanto che non arrivava sin qui. Da tanto tempo aspetta di fare bene e vincere uno Slam. Devo rimanere concentrata e giocare bene. Farò del mio meglio e spero di riuscirci.

Ricordi qualche cosa del tuo ultimo match contro di lei a Wimbledon?
No. Era nel ’98. Ricordo che era sul Campo Centrale. È tutto. Ricordo che vinsi. Ero molto emozionata perché ero così giovane. Anche lei era giovanissima, ovviamente. Ora, francamente, entrambe abbiamo stili di gioco completamente diversi. Ne abbiamo passate tante, siamo sopravvissute ed ora eccoci qua. Credo sia una bella storia.

Dopo la sua partita Roger ha parlato della rapidità di questa superficie. Ritiene che aiuti i giocatori più anziani perché in passato giocavano su campi così. Pensi anche tu che sia per questo che giocatori ultratrentenni stiano andando così lontano qui?
Sono la peggior persona a cui chiedere di campi veloci e campi lenti. Per me non cambia mai niente. Gioco bene sia sul veloce sia sul lento. Quindi, non lo so.

Quale è stata la chiave della vittoria oggi contro Konta? Il servizio? Non hai messo in campo molte prime, ma la seconda era molto efficace.
Sì, oggi la prima non era un granché. Ma ho lavorato molto sulla seconda e sul mio gioco nel complesso. Ho fatto affidamento sui miei colpi da fondo, dritto, rovescio. Le risposte al servizio erano ottime. Lei è una grande giocatrice a tutto campo. Perciò oggi dovevo esserlo anche io.

Cosa ne pensi del fatto che tre delle quattro semifinaliste siano ultratrentenni, ovvero tu Venus e Mirjana?
Sapevo che avreste continuato a battere su questo chiodo! Non lo so. Abbiamo fatto la nostra parte. È da così tanti anni che faccio queste cose. Negli ultimi anni sono stata così efficace. Sono felice per Venus. Sta giocando così bene. Sono contenta anche per Mirjana. Io c’ero quando ha incominciato, come ho già detto. È di grande ispirazione vedere come lei non abbia mai mollato. È una splendida storia. Alla fine, mi insegna che si deve sempre cercare di realizzare i propri sogni. Perciò, penso sia grandioso.

Pensi che il mondo del tennis tenda a chiudere un po’ troppo presto il libro dello sport sui campioni, i talenti, i bambini prodigio, i talenti precoci? Pensi sia giusto così, oppure sarebbe più giusto ricordare più a lungo ciò che hanno realizzato?
Non ci ho mai pensato, francamente. Soprattutto tra le giocatrici degli ultimi decenni, ce ne sono molte ancora attive e competitive. Penso che la stampa ed i mass media in questo siano stati di grande aiuto.

Cosa pensi dell’altra semifinale? Tre americane nelle semifinali. Le tue impressioni sul match tra CoCo e Venus.
Sarà bello vedere una statunitense in finale. Ovviamente vorrei essere una delle due.  A parte questo, una finalista non si chiamerà Serena Williams e questo è straordinario. CoCo sta giocando benissimo. Ha battuto la numero 1 al mondo. Ha battuto tante giocatrici in questo torneo. Perciò sa come si gioca a tennis. È una splendida ragazza. Parliamo molto negli spogliatoi. Sono contenta di vederla fare così bene. Sarà un grande incontro. Penso che lo saranno entrambe le semifinali.

Sei cresciuta con Andy Roddick. Siete molto amici. Ti sembra strano che lui stia per entrare nella Hall of Fame e si sia ritirato da cinque anni, mentre tu stai ancora giocando per un titolo di uno Slam. Lo hai incontrato qui?
Non l’ho visto. L’ho visto in tv, ovviamente. Sono felice per lui. Devo scendere a patti con questa cosa, perché negli spogliatoi ho incontrato giocatrici che ho affrontato e che adesso sono nel circuito delle leggende. Credo di essere più anziana di alcune di loro. Mi sono chiesta: ‘Dovrei essere anch’io nel tour delle leggende?’ L’ho detto a Venus. Tipo che dovremmo giocare singolari, doppi e poi fare i doppi nel circuito delle leggende per rimanere nel giro. Ma per ora rimaniamo nel circuito principale.

Traduzione di Roberto Ferri

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