ATP Buenos Aires: Fognini non c'è, Giannessi cuor di leone sì

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ATP Buenos Aires: Fognini non c’è, Giannessi cuor di leone sì

Piove anche in Argentina. Il solito Fabio fa e disfa contro Robredo. Ottima vittoria di Giannessi che annulla match point: avrà Carreno Busta

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C’È CHI VINCE… – La pioggia ritarda di circa un paio d’ore l’inizio delle attività al Buenos Aires Lawn Tennis Club e costringe gli organizzatori a rinviare i match di Lorenzi ed Estrella Burgos, opposti rispettivamente a Gerald Melzer e Thiago Monteiro. Sono invece scesi regolarmente in campo gli altri due italiani, Alessandro Giannessi e Fabio Fognini. Il 26enne di La Spezia ha vinto il derby tra qualificati con il veterano Rogerio Dutra Silva, al termine di quasi tre ore di battaglia. Nel primo set l’italiano decide di adottare una tattica “alla Nadal”, cercando insistentemente il rovescio dell’avversario col proprio dritto mancino. La strategia non sortisce però gli effetti sperati, perchè il brasiliano non sembra avere problemi nell’uscire da questa diagonale con rovesci lungolinea che spesso ribaltano l’inerzia dello scambio. Giannessi si ritrova così a dover salvare quattro palle break nell’ottavo gioco, ma riesce a tirarsi fuori dai guai con la combinazione servizio-dritto ed è poi graziato da un maldestro drop shot dell’avversario. Nel gioco successivo, è l’italiano a ottenere il break, facendo fare il tergicristallo a Dutra Silva per poi chiudere il punto col dritto o con una smorzata. Un passaggio a vuoto però rimette le cose in equilibrio e nel dodicesimo gioco è il brasiliano a incamerare il set alla seconda occasione utile. Il secondo parziale sembra la fotocopia del primo: l’italiano avanti di un break, poi recuperato e con il brasiliano che arriva a break ( e match) point nel dodicesimo gioco. Ma stavolta il finale cambia, Giannessi si scuote e si guadagna il tiebreak. Il tennista spezzino riesce a portarsi sul 5-4 con due servizi a disposizione, ma il suo avversario sfodera due passanti in corsa (uno di dritto e uno di rovescio) semplicemente eccezionali e si riporta a match point. Un sanguinoso doppio fallo tiene in vita Giannessi, che vince anche i due punti successivi e rimanda il verdetto al terzo set. Sulle ali dell’entusiasmo l’italiano strappa subito la battuta all’avversario, viene riagganciato nel settimo gioco, salvo poi approfittare di un paio di errori di troppo del brasiliano per chiudere 6-4 e passare al secondo turno, dove troverà Carreno Busta (nessun precedente tra i due).

E C’È CHI PERDE… – Se da una parte Giannessi ha dato tutto fino in fondo, lo stesso non si può dire dell’altro italiano impegnato in campo, Fabio Fognini. Nella partita odierna affrontava Tommy Robredo, ex top ten, ma ultimamente martoriato da problemi fisici, in tabellone grazie al ranking protetto. I primi giochi sembrano consegnarci una partita senza storia, Fognini si procura una palla break già nel primo gioco, nel terzo costringe Robredo ai vantaggi e nel quinto gli strappa il servizio. A questo punto però qualcosa si inceppa e Fabio restituisce il break a 30. Si procede poi secondo i servizi, fino al decimo game quando Fognini si ritrova sotto 15-40 e consegna il parziale in mani iberiche con un doppio fallo. Il secondo set ci presenta nuovamente un Fognini a due velocità, che quando decide di premere un po’ sull’acceleratore ha lo scambio in pugno. La dimostrazione arriva nel terzo gioco, nel quale riesce a strappare la battuta a Robredo senza troppi problemi. Nel gioco successivo sale rapidamente a 30, ma poi si incarta nuovamente e riporta la situazione in parità. Due game più tardi, perde ancora la battuta pur trovandosi 30-0. Robredo sta giocando la sua partita, ordinato e costante come sempre è stato in carriera, ma l’impressione è che a Fabio basterebbe veramente poco per ribaltare la partita. Fatto sta che da qui alla fine del match non si vedono che bei colpi sporadici e qualche piccola fiammata d’orgoglio, che lo spagnolo è bravissimo a rintuzzare fino al 6-3 finale. Negli altri match in programma, Dolgopolov ha avuto la meglio su Tipsarevic, omaggiato di una wild card, in due set abbastanza rapidi. La chiave della partita è stata la risposta dell’ucraino, giocata piatta per togliere il tempo all’avversario; emblematica in tal senso è stata la fulminante risposta di dritto che ha chiuso l’incontro. Berlocq ha regolato con un periodico 6-4 il qualificato Jozef Kovalik, probabilmente limitato da un infortunio alla spalla per il quale ha richiesto un MTO. Albert Ramos ha invece dovuto annullare un match point a Guido Pella per guadagnarsi l’accesso al secondo turno. Guido Andreozzi si è aggiudicato il primo dei due derby argentini di giornata, sconfiggendo in tre set Renzo Olivo al termine di una partita che ha visto ben ventisette palle break per un totale di dieci servizi strappati (cinque a testa). Il secondo si è concluso con la vittoria abbastanza netta di Diego Schwartzman su Facundo Bagnis. In chiusura di programma, la testa di serie n. 6 Joao Sousa ha faticato solo nel secondo set contro l’esperto Zeballos.

Risultati:

A. Dolgopolov b. [WC] J. Tipsarevic 6-3 6-3
[WC] C. Berlocq b. [Q] J. Kovalik  6-4 6-4
[Q] G. Andreozzi b. R. Olivo 2-6 6-4 6-4
[5] A. Ramos-Vinolas b. G. Pella 6-7(8) 6-4 7-6(6)
[PR] T. Robredo b. F. Fognini 6-4 6-3
[Q] A. Giannessi b. [Q] R. Dutra Silva 5-7 7-6(6) 6-4
D. Schwartzman b. F. Bagnis 6-1 6-4
[6] J. Sousa b. H. Zeballos 6-2 7-6(4)

Lorenzo Colle

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