L’immagine di Kristina Mladenovic in lacrime durante la conferenza stampa seguita alla sconfitta nel primo turno di Fed Cup contro la Svizzera ha fatto il giro del mondo. “Sono delusa dall’atteggiamento di molte compagne. Rappresentare il proprio paese dovrebbe essere la massima ambizione di ogni atleta, ma sembra che non per tutte sia così. Guardate Amandine Hesse: morirebbe in campo per aiutare la Francia. Preferisco perdere con un gruppo unito piuttosto che vincere con una squadra di egoisti“. Questo, in poche parole, il succo del grido di dolore lanciato dalla bionda tennista di Saint-Pol-Sur-Mer, da sempre devota alla causa dell’ Equipe de France e presumibilmente sentitasi abbandonata da alcune connazionali. In particolare, le durissime dichiarazioni parevano indirizzate verso un bersaglio facilmente riconoscibile, avente le sembianze della (ex?) collega di doppio Garcia, ma due settimane dopo il fattaccio, nel corso di un’intervista concessa al portale Sport 360, Kiki ha ritenuto di precisare, scagionando parzialmente la sodale Caroline. “Non mi riferivo a lei, quando ho rilasciato quelle dichiarazioni. Stavo paragonando l’atteggiamento di Amandine Hesse a quello tenuto nel tempo da Océane Dodin. Amandine farebbe di tutto per aiutare la propria nazionale, mentre Océane, nonostante il talento che ha ricevuto in dono, non ha mai fatto nulla per contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi. Naturalmente la decisione di Caroline non mi fa felice, ma negli ultimi anni ha sempre dato tutto per il team e dobbiamo rispettare la sua decisione“.
Caroline Garcia, attualmente collocata al ventiquattresimo posto del ranking WTA, ha annunciato lo scorso novembre la decisione di non rispondere alle convocazioni del team di Fed Cup per tutto il 2017, con l’intenzione di curare meticolosamente la propria carriera in singolare.
