Victoria Azarenka tornerà nel circuito dopo Wimbledon, così da essere al massimo per gli Us Open, torneo in cui ha raggiunto l’atto conclusivo nel 2012 e nel 2013. Dopo la nascita del figlio Leo, infatti, la bielorussa quasi due mesi fa ha annunciato il suo ritorno alle competizioni, che dovrebbe avvenire nella seconda metà di luglio.
Intanto Vika ha ripreso ad allenarsi a ritmi sempre più elevati ma, soprattutto, ha scelto il suo nuovo coach, dopo che Wim Fissette è stato ingaggiato prima da Sara Errani e poi da Johanna Konta. A seguirla stavolta sarà Michael Joyce, ex n.64 ATP nel 1994 e membro del team Sharapova per cinque anni, in un periodo in cui la russa vinse a New York nel 2006 e a Melbourne nel 2008, in quelli che – forse – furono i due tornei migliori giocati da “Masha” in tutta la sua sfolgorante carriera.
Personaggio estremamente pragmatico, sa calarsi bene anche nelle vesti di sparring partner, come fece a suo tempo con Sharapova. Inoltre Joyce è stato oggetto di un saggio di David Foster Wallace, intitolato “L’abilità professionistica del tennista Michael Joyce come paradigma di una serie di cose tipo la scelta, la libertà, i limiti, la gioia, l’assurdità e la completezza dell’essere umano” (1996). All’epoca, quando fu intervistato a questo proposito da “Tennis Week” nel 2003, disse: “Onestamente l’articolo non mi è mai piaciuto per il semplice fatto che non l’ho capito. In realtà non mi è mai piaciuto né dispiaciuto, è difficile dirlo quando qualcuno parla di te utilizzando un vocabolario che non comprendi. Non ho mai capitoperché sia piaciuto a così tante persone. In ogni torneo cui partecipavo, la gente veniva da me e parlava di questo: è accaduto almeno due o tre volte ogni settimana, a prescindere dalla parte del mondo in cui mi trovavo”.
Sarà interessante vedere se riuscirà a trovare la giusta alchimia con Vika, che con lui condivide sicuramente la grande attenzione alla parte fisica – su cui dovrà lavorare in maniera ancora più sofisticata visto il lungo stop dovuto alla gravidanza – e il carattere forte, deciso ad esporre le proprie idee in maniera forte e chiara.