Progetti di espansione per l'All England Club

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Progetti di espansione per l’All England Club

Il piano di sviluppo prevede la demolizione delle strutture situate nella parte occidentale dell’impianto e la costruzione di 12 nuovi campi

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L’All England Lawn Tennis Club di Church Road potrebbe presto sottoporsi a un importante restyling, dopo che il Merton Council, l’autorità competente per gli affari relativi al borough in cui sorge l’impianto, ha dato il proprio benestare al progetto di ristrutturazione proposto dal circolo più famoso del mondo. La struttura è costituita da due siti, posti su entrambi i lati di Somerset Road. La porzione più ampia, quella in cui si disputa il torneo di Wimbledon, è situata nella parte est; quella più piccola, collocata nella parte occidentale e nota anche con il nome di “Somerset Road Site”, comprende invece due edifici che ospitano cinque campi indoor e i refrigeratori per l’aria condizionata del campo centrale. I suddetti campi, utilizzati dagli atleti per il riscaldmento nel corso del torneo e dai fortunati soci del Club durante il resto dell’anno, secondo i dettami del nuovo progetto dovrebbero essere demoliti, e sostituiti da una nuova struttura che ospiterebbe sei courts coperti e altri sei all’aperto in terra battuta, oltre a un ampio parcheggio sotterraneo con 338 posti auto e 60 spazi per le biciclette. Per l’approvazione definitiva del piano si attende ora il via libera del sindaco di Londra Sadiq Khan.

Accolta con grande soddisfazione la risoluzione del Merton Council, l’amministratore delegato dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club Richard Lewis dovrà tuttavia far fronte alla montante protesta del vicinato, poco incline a tollerare l’ulteriore ampliamento della struttura e a sopportare i disagi che verranno provocati dai lavori. Ad oggi, sono diciassette le lettere di dissenso già recapitate alle autorità locali: in particolare, gli abitanti dell’area hanno espresso preoccupazione per il presumibile aumento del traffico e dell’inquinamento, per le difficoltà logistiche create dai cantieri e dall’aumento dei decibel che, a loro parere, un impianto ancora più imponente sicuramente produrrà.

Come spesso avviene in questi casi, si prospetta una battaglia a colpi di carte bollate, ma gli organizzatori non recederanno facilmente dal loro proposito: “gli interventi sono necessari, non procrastinabili e permetteranno al torneo di mantenere gli standard che da sempre lo rendono il migliore del mondo“.

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