Che l’Italia sia una delle nazioni più rappresentate a livello Challenger è cosa nota, che la terra battuta sia la superficie più amata dai suoi tennisti anche. Mettendo insieme questi due “luoghi comuni” con un fondo di verità, c’è poco da stupirsi se è il nostro Paese è ad organizzare il maggior numero di tornei ATP tra la stagione del cemento americano e il Roland Garros, apice del “rosso” di primavera.
Oltre all’Open Città della Disfida di Barletta, in corso in questi giorni sugli stessi campi che accoglieranno la sfida di Fed Cup tra Italia e Taiwan, sono previste nel corso di aprile e maggio una tappa Challenger in Abruzzo, una a Roma e ben due consecutive in Veneto. Si inizia dalla prima volta di Francavilla al Mare, che offre un montepremi di 43.000€ + ospitalità, per poi passare a tornei già presenti nel calendario dello scorso anno: lo storico Roma Garden (64.000€ + ospitalità), che si disputa dal 1996 e ha luogo nella settimana precedente gli Internazionali BNL d’Italia, e la doppietta Mestre-Vicenza (entrambi 43.000 + ospitalità) nelle due settimane successive al Masters 1000 della capitale.
Dopo il Roland Garros l’attenzione del tour principale ATP si sposterà sull’erba, ma l’Italia ospiterà ancora tornei Challenger su terra battuta a Caltanissetta (127.000€ + ospitalità, il massimo per la categoria), Todi e Milano (entrambi 43.000 + ospitalità). Il calendario dell’ATP Challenger Tour viene pubblicato di trimestre in trimestre, dunque per le informazioni ufficiali sugli appuntamenti da luglio in poi sarà necessario attendere ancora alcune settimane.
