I 30 anni di Sharapova: si può ricominciare

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I 30 anni di Sharapova: si può ricominciare

Un compleanno speciale per Masha. A 30 anni, la russa ritorna in campo. Dopo i 15 mesi di squalifica, riuscirà a ritornare campionessa?

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A 30 anni, Maria Sharapova sta per tornare. Eppure, il suo, è uno dei comeback più controversi della storia del tennis. Dopo aver scontato una squalifica di 15 mesi per essere stata trovata positiva al Meldonium a fine gennaio 2016, il prossimo 26 aprile infatti, a Stoccarda – torneo vinto ben 3 volte – la russa potrà fare finalmente il tanto agognato rientro nel circuito. E rirovare quel palcoscenico tanto amato sul quale interpreta a meraviglia il suo ruolo preferito, quello di combattente e grande professionista della racchetta. Ed ecco che i grandi eventi, a cominciare appunto da Stoccarda, Madrid e Roma, non ci hanno pensato due volte e le hanno offerto subito una wild card sapendo bene che per gli sponsor e l’appeal del torneo la sua presenza sarà preziosa. Ma… apriti cielo! Eh sì perché Maria, nonostante sia da oltre 10 anni una delle icone dello sport, simbolo di bellezza, glamour e successo, si è attirata l’antipatia e la disapprovazione di alcune colleghe che ne criticano la presunta freddezza e alterigia e che non l’hanno per niente risparmiata quando è scoppiato il caso Meldonium. Ora i suoi detrattori rincarano la dose, scandalizzati per essere stata accolta a braccia aperte e per averle concesso di accedere direttamente al main draw.

Andy Murray, Alizé Cornet, Kristina Mladenovic – per citarne alcuni – hanno chiaramente espresso il loro disappunto, lamentando sostanzialmente che chi sbaglia non deve godere di qualsivoglia facilitazione. Insieme a loro Bernard Giudicelli, il neopresidente della Federazione Francese, che ha rifiutato di concederle la wild card al Roland Garros, nonostante i due titoli vinti (2012 e 2014). Al coro dell’ “accusa” si contrappone la “difesa”; tutta quella schiera di appassionati, tifosi e ammiratori che ha voglia di rivedere in campo una delle delle tenniste più forti e carismatiche del circuito. E forse anche perché sanno bene che il tennis ha bisogno di atleti che siano anche grandi personaggi oltre a grandi campioni. Non dimentichiamo infatti che, come ha ribadito la stessa Sharapova in una recente intervista ad un giornale francese “è vero, ho sbagliato, ma ho scontato la pena. Ora basta accanimenti“.

Ricordiamo che Maria assumeva il Meldonium dal 2006 per ovviare ad una mancanza di magnesio e per trattare un’aritmia cardiaca e una predisposizione genetica al diabete. Il farmaco però era stato inserito nella lista nera della Wada nell’autunno 2015 con l’entrata in vigore del divieto a partire dal 1 gennaio 2016, cambiamento di cui era stata data notizia alla Sharapova tramite una mail. Che Maria però non ha mai letto, né il suo medico, né il suo staff. Comunque, da fare da contraltare ai “dissidenti” ci sono tanti colleghi della russa che non le hanno fatto mancare testimonianze di affetto e supporto. Tra questi Novak Djokovic, Rafa Nadal e Svetlana Kuznetsova. Ma non solo. Milioni di fan, nonostante la squalifica, hanno continuato a seguirla e ad incoraggiarla sui social, sui quali la siberiana è rimasta attivissima.

Senza dimenticare gli sponsor che, alla fine, hanno continuato ad onorare i contratti, dimostrando ancora una volta quanto sia ancora prezioso il “marchio” Sharapova, nonostante tutto. Tra questi, Porsche, Head ed Evian – alcuni dei più importanti – hanno continuato a fregiarsi dell’immagine glamour e vincente dell’ex n. 1 del mondo; così come non è “scaduto” il brand Sugarpova che, anzi, nel frattempo, vanta nuove creazioni. Infatti, oltre alle famose caramelle, gli amanti dei dolciumi firmati Maria potranno gustare anche le nuove tavolette di cioccolata. Insomma, la business woman più famosa dello sport continua a rimanere sulla cresta dell’onda e, a conferma della sua tempra vincente, ha saputo trovare un aspetto positivo perfino nel momento più buio della sua carriera. Già perché, costretta a stare lontana dai campi del circuito, non solo Maria ha continuato ad allenarsi e a perfezionare la sua forma fisica, ma ha approfittato del tempo “libero” per frequentare dei corsi all’università e degli stage in azienda.

Oggi Maria compie 30 anni e, il 26 aprile, ripartirà da zero. Eppure, i 35 titoli vinti in carriera – di cui i 5 slam, il Masters e le altre 5 finali major – sono lì, dietro l’angolo, a ricordarle che ci sono altri trofei da andarsi a conquistare. Certo, sarà molto complicato ritrovare le giuste sensazioni e il ritmo delle gare dopo più di un anno di stop. Vedremo. Ma una prima, nuova vittoria Maria l’ha già ottenuta: quella di poter essere l’arbitro del proprio destino tennistico. Allora, appuntamento a Stoccarda tra una settimana ma, intanto, buon compleanno Masha!

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