Montecarlo, Murray: "Posso vincere il Roland Garros"

Interviste

Montecarlo, Murray: “Posso vincere il Roland Garros”

Dopo la vittoria con Muller all’esordio: “Ho aspettative maggiori sul rosso rispetto al passato. Penso di potercela fare”

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L’inizio è stato un po’ complicato ma poi nel corso del match è andata meglio…
Mi sono sentito meglio con lo scorrere dei game. Non ho servito bene, ma quando si resta fermi per un po’ non è facile riprendere a servire. Ho colpito bene durante gli scambi però, sono contento. Per essere il primo match dopo una pausa, sono contento del risultato.

Hai potuto giocare senza dolore o hai avuto qualche fastidio al gomito?
Il gomito mi fa ancora male. Quando servo sento sempre qualcosa che non va, non solo oggi. Mi sono sentito meglio durante la partita, e so che andrà meglio con il passare degli incontri. Nelle ultime settimane ho colpito bene e servito bene. Quando il mio servizio sarà migliore, allora anche i risultati saranno migliori.

Come si reagisce quando si resta lontani dal circuito per cinque settimane? C’è frustrazione?
Dipende da come stai giocando e come ti senti. Se ti senti stanco, una pausa è necessaria. Ma quando si conquista una serie di vittorie e si gioca bene, non si sente la fatica. Mancare Miami mi è dispiaciuto, è uno dei miei tornei preferiti e ci passo sempre molto tempo. Ne avevo bisogno però, dovevo prendermi una pausa e mi è piaciuto passare del tempo in famiglia. Ci sono state cose positive e ho avuto il tempo di preparami per la stagione sulla terra.

Hai potuto ottenere dei break quando ne avevi bisogno? Eri concentrato tu o nervoso il tuo avversario?
Può essere una combinazione delle cose. Non sempre chi arriva a servire per il set e si fa breakkare lo fa per nervosismo, magari chi risponde lo ha fatto bene. Lui non ha servito granché, ma io ho risposto bene in quel game. Certo, la pressione la senti sempre in quel momento.

È importante per te passare del tempo con la tua famiglia?
Chiunque adora trascorrere del tempo in famiglia, è importante farlo il più possibile. Per i tennisti è difficile a causa del calendario. Mi è piaciuto poterlo fare di più quest’anno per adesso, e spero sia lo stesso per loro (ride).

Cos’hai provato per il tuo primo match sulla terra battuta?
Mi sento bene, ho giocato bene. Il campo è la sfida più difficile, ma a parte il servizio penso di aver fatto bene, mi sono mosso bene e colpito in modo pulito. Ho avuto un buon timing durante gli scambi.

Sei arrivato in finale a Parigi l’anno scorso. Questo cambia qualcosa nell’approccio alla stagione sul rosso?
Arrivo alla stagione sul rosso con aspettative maggiori rispetto al passato. Mi aspetto di stare bene a Madrid, Roma e Parigi, non vedo perché non potrei vincere il Roland Garros. Voglio essere competitivo per cercare di vincere lo slam parigino.

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