Montecarlo, Nadal: "Non penso ancora a Parigi" [AUDIO]

Interviste

Montecarlo, Nadal: “Non penso ancora a Parigi” [AUDIO]

Dopo il trionfo in finale: “Ora ci sono Barcellona e gli altri tornei sul rosso. Sto lavorando molto, sono motivato”

Pubblicato

il

 

Come ti senti a vincere dieci volte questo torneo?
È incredibile, dieci volte in un evento così importante è difficile da descrivere. Ogni anno è diverso, ma al contempo è sempre un momento unico avere questo trofeo con me. Un po’ di fortuna serve, è una combinazione di molte cose che insieme servono per riuscirci. Mi sento fortunato a giocare ancora dopo questi anni, stare bene, sono contento.

Ramos ha detto che stai giocando forse al meglio delle tue possibilità. Pensi di poter migliorare ancora?
Sono soddisfatto di come sto giocando. C’è sempre qualcosa da migliorare, ma onestamente oggi servizio e rovescio hanno funzionato bene, il dritto sempre meglio ogni giorno. La mia motivazione è giocare sempre meglio, ma sono ad un buon livello.

La vittoria di oggi è speciale, dopo le sconfitte in finale di quest’anno?
L’importante è sentirmi competitivo. Mi basta, è la cosa più importante. Se sto bene e mi sento competitivo sono contento. Mi piace vincere ovviamente, ma so che se sono in finale in eventi importanti consecutivamente, mi creo delle occasioni e alla fine posso vincere. Oggi un’altra chance, dopo tre finali. Ho vinto, ovviamente ho sensazioni positive. Direi che questo titolo arriva nel momento migliore per me, per darmi fiducia dopo Miami.

Hanno mostrato le tue vittorie a Montecarlo in video. Tu ridevi. Cosa ricordi del tuo primo trionfo qui?
Il primo fu speciale, il mio primo Masters 1000. In un evento che è sempre stato speciale, quando ero un ragazzino volevo giocare in Spagna e a Montecarlo, uno dei migliori tornei del mondo. Dal primo momento in cui sono stato qui ho avuto sensazioni positive, poi ho vinto con Coria nel 2005, finale durissima, anche la semifinale fu molto combattuta con Gasquet. Ci sono momenti nelle carriere di tutti che sono importanti, quello lo è per me. Da lì iniziai la striscia con Barcellona, Roma e il Roland Garros.

Molti dicono che Federer non ha mai lavorato così duramente come adesso. Anche tu stai lavorando ancora di più quest’anno? Oggi hai corso benissimo, forse come ai tempi migliori. 
Credo sia una questione di fiducia e stare bene fisicamente. Non una questione di lavoro. Durante la off season ho lavorato benissimo, come volevo, cioè come avevo organizzato con il mio team. Facile capire che alla fine si concentra tutto nello stare bene fisicamente, se stai bene puoi lavorare e fare bene.

Settimana prossima giocherai nel campo dedicato a te, a Barcellona. Come ti senti all’idea?
Ringrazio l’organizzazione per questa cosa, mi hanno chiesto al riguardo un paio di mesi fa ed ero felicissimo di sentirlo. La città di Barcellona e il torneo sono fondamentali per gli spagnoli, è uno dei migliori appuntamenti nel tour. È storico, ci vanno molti top player, in un circolo vero e proprio, come qui. Il posto vive di tennis, c’è una grande tradizione. Avere il nome sul Centrale è bellissimo e posso solo ringraziare.

Hai vinto dieci volte qui. Adesso dieci anche a Parigi?
Lo vorrei molto.

Parigi è speciale per te.
Il prossimo step per me è Barcellona. Oggi comincia bene la stagione sul rosso, ma i tornei prima del Roland Garros non sono solo di preparazione per quello. Sono tutti importanti. Sono felice per oggi, mi da fiducia, a prescindere dal Roland Garros. Prossima settimana c’è un altro torneo, a casa e non vedo l’ora, poi Madrid. Non è facile pensare a Parigi, quando arriverà vedremo. Ci sono ancora molte partite da giocare, ogni evento è importante.

All’inizio del match hai avuto problemi all’occhio, cos’era?
Mentre correvo mi è entrata della terra nell’occhio, non vedevo bene. Credo di avercene ancora adesso, ma niente di che.

Alcuni giocatori dicono che non è facile divertirsi e godersi le vittorie, perché c’è un torneo ogni settimana. Riuscirai a goderti questa vittoria?
Credo che dopo tutti questi anni impari a goderti ogni moment. Oggi è un giorno da godersi, domani bisognerà iniziare a pensare al prossimo evento. In questa fase della stagione non c’è molto tempo, ma mi godo anche i giorni in cui mi alleno qui a Montecarlo o a Barcellona. Ora penso a rilassarmi stasera, domani vado a Barcellona. C’è tempo per godersela, non c’è tempo per festeggiare. Forse dopo la stagione sul rosso. Al momento abbiamo qualcosa di cui essere contenti, direi. Il mio momento per rilassarmi del tutto è dopo Wimbledon, in quel periodo mi riposerò a Maiorca.

Parlando di stare bene. Invecchiare rende più difficile stare bene fisicamente? Se pensi a del Potro, che è stato costretto a riprendersi dopo infortuni gravi.
Ognuno gestisce il proprio corpo in modo diverso, ognuno fa il meglio che può. Del Potro ha fatto bene eccome. A volte è difficile accettare cose del genere, ma lui sta facendo benissimo con la propria carriera. Anche io ho avuto problemi, ma avere passione e voglia mi motiva molto, tutto qui. Quando si invecchia, se stai bene non c’è problema. Se non si sta bene si finisce.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement