[WC] M. Sharapova b. [17] M. Lucic-Baroni 4-6 6-4 6-0 (da Madrid, Remo Borgatti)
Accomunate dalla sconfitta di Stoccarda contro Kiki Mladenovic, Maria Sharapova e Mirjana Lucic-Baroni si ritrovano avversarie sul Santana di Madrid che, per essere le tredici meno qualche minuto di domenica, offre un discreto colpo d’occhio. Del resto, non è un caso che a Masha abbiano dato volentieri la wild-card per un torneo, quello femminile, che ha bisogno di personaggi come non mai.
Sono i colpi di inizio gioco a caratterizzare i game iniziali. Maria patisce un paio di risposte profondissime e cede subito la battuta a 15 (0-1) ma se la riprende sfruttando un doppio fallo e poche prime della Lucic-Baroni nel secondo (a 30). Sharapova aggiusta la mira nel terzo gioco, mette i primi due ace e vanifica il parziale recupero di Mirjana che continua a forzare la risposta. Dopo essere stati sui campi secondari, dove la vicinanza con i giocatori ti fa sembrare ogni colpo devastante, qui sembra che la palla viaggi meno ma è solo una sensazione. Dal 30-30, Lucic-Baroni piazza un ace e una prima doppiata dal dritto e pareggia i conti (2-2). Sharapova soffre su un recupero laterale di dritto e la palla più che Lucic-Baroni è costretta a giocare finisce larga (3-3). Gli errori superano i vincenti ma pochi di questi sono unforced; l’obiettivo di entrambe è quello di sfondare ad ogni costo. Ci riesce bene Maria in avvio di settimo gioco (30-0) ma Mirjana non si demoralizza e nel quinto punto chiama involontariamente la rivale a rete per poi indurla all’errore nella volée di rovescio; Lucic aggredisce la risposta successiva ed è il quinto break su sette giochi disputati (4-3). Sono gli appoggi solidi nei colpi di rimbalzo, con le ginocchia sempre ben piegate, a mettere Lucic-Baroni nelle condizioni ottimali per infierire sulla palla e, dopo aver tenuto in scioltezza il servizio del 5-3, la croata gioca sciolta in risposta e si porta 0-30; la beata incoscienza richiede tuttavia un tributo e un paio di risposte sul nastro rimettono in linea Maria che infila quattro punti consecutivi e si concede un’opportunità dopo il cambio campo (4-5).Lucic-Baroni bagna il decimo game con un ace, poi Sharapova pretende troppo da un dritto lungo linea (30-0); le seconde al corpo della croata ottengono l’effetto desiderato e dopo 45 minuti la croata si prende il primo parziale per 6-4 stringendo il pugnetto mentre il rovescio in recupero della Sharapova sfila in corridoio. Dura la vita di chi rientra.
Quantunque Lucic-Baroni meriti ogni attenzione e sostegno, non è certo una sorpresa che il pubblico (e Tiriac, supponiamo) vogliano quantomeno vedere il terzo set; così, quando finalmente la russa mette la risposta del vantaggio, l’ovazione che l’accompagna è del tutto esplicita. Mirjana annulla, subisce una risposta e annulla di nuovo con una prima vicina all’intersezione delle linee. Quando le palle-break diventano quattro, Lucic-Baroni smarrisce per una volta la prima e sulla seconda viene punita: è il break del 3-1 Sharapova. La sensazione è che il match possa essere ad un crocevia importante e la seconda precisa della Sharapova sancisce il 4-1 in suo favore. La croata tiene il servizio a zero (2-4) e mulina il dritto vincente che apre il settimo gioco; Sharapova piazza una seconda sulla riga (40-30) e tiene il gioco con le palle nuove portandosi sul 5-2. Il copione non cambia nel decimo gioco: risposte e servizi a farla da padroni, con il dritto di Masha che le vale il quinto set-point, quello buono; è un errore di Mirjana ad allungare il match al segmento decisivo (6-4).
Sharapova tiene il servizio d’apertura del terzo set e si produce in un dritto sulla linea laterale giocato in spostamento che la porta a doppia palla-break (15-40); vanificata la prima, Masha trova profondità nella seconda ed è 2-0. In un soffio arriva il 3-0 e l’urlaccio finale la dice lunga sulla pressione accumulata in questa sfida. Chi invece appare scoraggiata è Mirjana, che inaugura il quarto game con due doppi falli e lo chiude con il terzo, lungo di metri: 4-0 Masha e partita che ha imboccato il viale del tramonto per la croata. Sharapova tiene alta l’intensità e solo qualche sprazzo in risposta allontana la linea dell’orizzonte. Il quinto gioco si chiude su un clamoroso errore di Mirjana che scaraventa in corridoio un dritto a campo completamente libero ma la partita non meritava un finale così deludente. Sul match-point la Caja si accalora e quando il dritto di Lucic-Baroni si spegne sul nastro e il 6-0 diviene realtà, Masha può finalmente sfogare tutta la sua gioia. Al prossimo turno la sorte la metterà di fronte a Eugenie Bouchard, una di quelle che non ha “apprezzato” il ritorno della siberiana. Sarà una sfida scintillante, c’è da scommetterci.
[1] A. Kerber b. T. Babos 6-4 6-2 (Michele Trabace)
Apre il programma odierno sul Manolo Santana l’esordio a Madrid di Angelique Kerber, numero 1 del seeding, opposta all’ungherese Timea Babos, numero 34 mondiale. Tra le due ci sono quattro precedenti vinti tutti da Angelique. Il match parte bene per la campionessa tedesca, la quale si porta in vantaggio per 3 a 0 con doppio break, ma nel quarto game Kerber in battuta commette quattro errori (compreso un doppio fallo) che le fanno perdere parte del suo vantaggio. Babos, vincitrice in questa stagione nel torneo di casa a Budapest, tiene aperto il parziale annullando tre palle set (due consecutive) nel nono gioco, ma non può nulla quando Kerber al servizio chiude in maniera implacabile nel game successivo il set 6-4. Il dato che ha fatto la differenza sono gli errori non forzati: 13 per la numero 2 WTA contro i 21 dell’avversaria. Riprende il gioco con Kerber che manda fuori giri Babos strappandole per due volte il servizio, portandosi sul 5 a 1. La tennista tedesca chiude 6-2 il match nell’ottavo game con un ace al primo match point dopo un’ora e venti minuti. Angelique riabilita cosi la sconfitta patita qui l’anno scorso al primo turno (tre eliminazioni consecutive all’esordio per lei dal 2014) in una stagione fino ad ora avara di soddisfazioni, che l’ha vista protagonista di una sola finale a Monterrey, mentre il successo manca addirittura dalla finale vinta a New York a settembre.
[14] K. Mladenovic b. A. Konjuh 5-7 6-3 rit. (Chiara Nardi)
Kristina Mladenovic, testa di serie n. 14, affronta per la terza volta in carriera la croata Ana Konjuh. Secondo la classifica la favorita è la francese, ma i precedenti premiano la croata, che si è imposta a Tokio nel 2015 e agli ultimi Australian Open. Mladenovic parte subito forte, giocando in modo molto aggressivo. Nel quarto game strappa a 0 il servizio a Konjuh. Kiki continua a giocare bene, mentre Ana è sempre costretta a difendersi. Mladenovic si porta sul 5-2 con poche difficoltà. Qui il match cambia: Konjuh alza il livello di gioco, riesce ad essere più aggressiva da fondo campo e, approfittando di un errore di rovescio della francese, recupera il break di svantaggio. Mladenovic non gioca più con la sicurezza di inizio match, inizia ad essere più fallosa e sul 5 pari concede due palle break: sulla prima viene graziata da una smorzata di Konjuh che si ferma sul nastro, ma sulla seconda sbaglia con il rovescio dopo una risposta profonda della croata. Nel game successivo Konjuh non si rilassa e con uno smash si procura due set point, convertendo il primo con un bel vincente di rovescio lungo linea. Dopo la straordinaria rimonta subita nel primo parziale, Mladenovic apre il secondo concedendo subito una palla break, che annulla con una prima di servizio vincente. Nel quarto game è Konjuh ad offrire una palla break con un dritto finito in rete, ma è brava ad annullarla con un vincente di rovescio e a tenere poi il servizio. Le due giocatrici tengono i successivi turni di battuta senza problemi fino al 4-3 Mladenovic, quando tre doppi falli di Konjuh, di cui due consecutivi, regalano alla francese la possibilità di servire per il set. Kristina non sbaglia e con l’aiuto del fondamentale di inizio gioco vince a 0 il game, portando così il match al set decisivo. Ma l’incontro finisce qui, perché la povera Ana, consolata affettuosamente da Kiki, è costretta a ritirarsi per un imprecisato problema fisico. Al prossimo turno la transalpina affronterà una tra Davis e Puig.
L. Davis b. M. Puig 6-3 4-6 7-6(3) (da Madrid, Paolo Di Lorito)
Timido è stato l’applauso riservato a Lauren Davis quando entra nel campo 5, mentre molto più caloroso, con tanto di bandiere sventolanti sugli spalti, è l’accoglienza per Puig. I colpi della portoricana viaggiano più veloci rispetto alla sua avversaria, soprattutto sul lato del rovescio, a mancare però è la precisione. Lauren, cercando spesso una traiettoria più alta, riesce a portare all’errore Puig la quale inoltre non è in giornata col servizio e va subito sotto son un 3-0 pesante. La giornata è appena cominciata, questo significa che c’è tanto tempo per recuperare e Monica lo sa: riesce infatti subito a dimezzare lo svantaggio. Da questo momento in poi il match si fa equilibratissimo, con palle break che fioccano da entrambe le parti. Nell’ottavo game Davis commette 3 doppi falli, tutti da destra sulla parità ma nonostante ciò riesce a tenere la battuta perché dall’altra parte trova una ancora più fallosa che le regala il set 6-3 subendo un altro break a 0. Il nervosismo che la giocatrice latina aveva mostrato a fine primo set si fa ancora più evidente ad inizio del secondo, tuttavia la cosa sembra procurare un effetto benefico a Puig che trova un sudato break in apertura. Che il parziale seguisse un andamento lineare non se lo aspettava nessuno, ed infatti le due si scambiano un break un altro paio di volte; il merito di Davis è di non lasciarsi andare, e anche quando il pubblico inizia a farsi sentire maggiormente, lei resta concentrata sul suo gioco rendendo le cose difficili per Puig. La campionessa olimpica riporta infine le cose in equilibrio vincendo il set 6-4, sfruttando due risposte di dritto sbagliate dell’americana. l’inizio del terzo set è scoppiettante con un livello di tennis elevato. Gli scambi si fanno più intensi e lunghi, decisi spesso da colpi nei pressi delle righe.
La numero 42 del mondo va avanti 2-0 e proprio quando sembrava pronta a prendere il largo, Lauren riesce a risalire infilando 5 game consecutivi. Puig è quella che continua a spingere con maggior intensità e alterna bei colpi a errori banali che le impediscono di avere continuità. Al momento di servire per il match però la numero 35 del mondo ha un’involuzione e piazza tre colpi in rete, più uno steccato, sciupando il vantaggio acquisito. poco più tardi tocca a Monica sciupare la sua di chance, servendo avanti 6-5. Davis è impeccabile in risposta e si va al tie-break. Il tredicesimo gioco si apre con una piccola contestazione: il pubblico rumoreggia un po’ troppo su una palla della statunitense che pareva andasse lunga e successivamente la cosa ha indotto Puig all’errore. Quest’ultima, da quel momento in poi vincerà un solo punto con il servizio e Davis festeggia così la sua prima vittoria nel tabellone principale di Madrid dopo un incontro di due ore e 48 minuti.
Gli altri incontri (Andrea Franchino)
Primo incontro in ordine di tempo tra Cici Bellis e Daria Gavrilova che danno vita ad un match combattuto che alla fine del terzo parziale vede sorridere l’americana. Donna Vekic ha ragione della kazaka Yullia Putintseva in 2 set. Con il medesimo risultato (6-3 6-4) la testa di serie n° 8 del torneo Svetlana Kuznetsova ferma Svhedova. Oggi è stata la giornata delle giocatrici cinesi: prima Zheng elimina Elina Svitolina (tds 11) dopo un incontro molto equilibrato, poi la sua connazionale Wang estromette subito dal torneo la francese Garcia, ultimamente in crisi di gioco, in 2 set. Sammy Stosur si libera in 1 ora esatta per 6-2 6-0 della sua avversaria spagnola Sara Sorribes Tormo, che era entrata in tabellone grazie ad una wild card, mentre la tenacia di Maria Duque-Marino (anche lei WC) le consente di restare nel torneo eliminando la tedesca Goerges in 2 set. Buon match di Lucie Safarova che impegna severamente la sua connazionale Barbora Strycova in un incontro durato 2 ore e 33 minuti che però vede poi avanzare nel torneo la testa di serie n°15. Coco Vandeweghe deve giocare un match attento per avere ragione della lucky loser estone Kontaveit, tutto invece facile per Siniakova che elimina la francese Parmentier con punteggio molto severo e per la francese Dodin fa terminare al primo turno l’avventura spagnola della tedesca Petkovic con una vittoria in 2 set. Carla Suarez Navarro guasta la giornata delle giocatrici cinesi, riuscendo a vincere contro Peng che crolla miseramente nella terza frazione, mentre la sorpresa più grossa della giornata la regala la rumena Cirstea (quarta wild card del torneo) che dopo una vera battaglia riesce a vincere il terzo set al tie break ed eliminare la freschissima vincitrice del torneo di Rabat (nonché testa di serie n°13) Anastasia Pavlyuchenkova. Nell’ultimo incontro della giornata si assiste a quello che sarà probabilmente uno degli incontri più belli dell’intero torneo tra la testa di serie n°4 Dominika Cibulkova e l’ex n°1 del mondo Jelena Jankovic: il primo set va alla giocatrice slovacca con il punteggio di 6-4 grazie ad un break al sesto gioco, nel secondo equilibrio fino al 5 pari quando la serba strappa il servizio alla rivale e chiude il set per 7-5, nella terza frazione subito break Jankovic che si ritrova a servire per il match sul 5-4 ma concede una palla break che Dominika sfrutta per pareggiare e per poi costringere Jelena a servire per restare nel match sul 6-5. Quanto tutto sembrava destinato a chiudersi al tie Break ecco che Jankovic concede un match point a Cibulkova che ringrazia e chiude la contesa dopo 2 ore e 31 minuti di lotta.
Risultati:
[1] A. Kerber b. T. Babos 6-4 6-2
[14] K. Mladenovic b. A. Konjuh 5-7 6-3 rit.
L. Davis b. M. Puig 6-3 4-6 7-6(3)
C. Bellis b. D. Gavrilova 7-5 5-7 6-2
[WC] M. Sharapova b. [17] M. Lucic-Baroni 4-6 6-4 6-0
[Q] D. Vekic b. Y. Putintseva 6-3 6-4
[Q] Q. Wang b. C. Garcia 6-4 6-3
[Q] S. Zheng b. [11] E. Svitolina 2-6 7-6(4) 6-3
[8] S. Kuznetsova b. Y. Shvedova 6-4 6-3
[10] C. Wozniacki b. M. Niculescu 7-5 6-7(3) 6-4
[Q] M. Duque-Marino b. J. Goerges 6-3 6-4
[16] S. Stosur b. [WC] S. Sorribes Tormo 6-2 6-0
[3] S. Halep b. Kr. Pliskova 6-1 6-2
[13] A. Pavlyuchenkova vs [WC] S. Cirstea
[Q] J. Larsson b. [WC] F. Schiavone 5-7 6-3 6-1
C. Vandeweghe vs [LL] A. Kontaveit 6-4 7-6(7)
[15] B. Strycova vs L. Safarova 5-7 6-3 6-3
C. Suarez Navarro b. S. Peng 3-6 7-5 6-0
T. Bacsinszky b. [5] G. Muguruza 6-1 6-3
[4] D. Cibulkova b. J. Jankovic 6-4 5-7 7-5
[Q] O. Dodin b. [Q] A. Petkovic 6-3 6-4
K. Siniakova b. [Q] P. Parmentier 6-1 6-0