WTA Madrid: super Kuznetsova stende Bouchard. Bene Halep

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WTA Madrid: super Kuznetsova stende Bouchard. Bene Halep

Sontuosa prestazione della russa che lascia 4 giochi alla canadese. Altre vittorie nette di Halep su Vandeweghe, Sevastova su Bertens e di Mladenovic su Cirstea

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[8] S. Kuznetsova b. E. Bouchard 6-4 6-0 (Matteo Polimanti)

La testa di serie numero 8 Svetlana Kuznetsova e la canadese Eugenie Bouchard, si affrontano nella sessione serale del campo centrale, per l’ultimo quarto di finale del tabellone femminile. Bouchard finora è l’autentica sorpresa del torneo: infatti dopo 5 sconfitte di fila al primo turno, ha sconfitto lunedì nel match finora più bello della settimana Maria Sharapova, e nella giornata di ieri, ha beneficiato del ritiro della numero 2 del mondo Kerber, che era però indietro 6-3 5-0. Anche Svetlana ha faticato non poco nel suo incontro di secondo turno, dovendo infatti cancellare un match point all’americana Riske. La russa è avanti 2-0 nei precedenti, di cui il primo si giocò sulla stessa superficie odierna, all’Estoril, dove Eugenie raccolse solo 5 game. Kuznetsova parte decisamente meglio, concentrata ad imporre il suo ritmo fin da subito, obbligando la canadese a difendersi; l’unico break del set arriva nel terzo gioco, grazie a due vincenti di dritto della russa, che non lascia poi scampo all’avversaria nei suoi turni di battuta. Il primo set termina in 40 minuti con il punteggio di 6-4, che però è fin troppo generoso per Bouchard, che non è mai sembrata in grado di poter insidiare la più esperta avversaria. Nel secondo set la canadese, che nel parziale precedente era comunque apparsa combattiva, si disunisce ed esce completamente dalla partita: subisce un parziale di 12 punti ad 1 e si trova sotto velocemente 3-0 con doppio break.Sul 4-0, la pioggia tarda di 15 minuti l’esito del match; al termine della pausa Kuznetsova, sempre più on fire, ottiene un nuovo break e sul 5-0 chiude la pratica dopo 1 ora e 17 minuti di gioco. La russa, già finalista qui nel 2015, affronterà domani in semifinale la francese Mladenovic, contro la quale ha perso nell’unico precedente.

[3] S. Halep b. C. Vandeweghe 6-1 6-1 (da Madrid, Paolo Di Lorito)

Torna ad aprire il programma sul Manolo Santana Stadium la testa di serie numero 3 Simona Halep. La sua avversaria odierna è Vandeweghe che ieri ha battuto in un match lottatissimo una delle beniamine di casa, Suarez Navarro. Ha una ragione in più dunque il pubblico spagnolo per supportare la romena e alle 12:00, quando le due tenniste sono scese in campo, gli spalti sono più gremiti di quanto ci si potesse aspettare. Nonostante la pioggia caduta ieri sera e i grossi nuvoloni grigi che oscurano il cielo, il tetto del centrale resta aperto, ma con il passare del tempo la temperatura non salirà e non supererà mai i 15 gradi. Quella più a suo agio è in questa situazione è ovviamente la numero 8 del mondo, mentre già nel quarto game Vandeweghe incappa in qualche errore di troppo: inizia con i colpi da fondo troppo lunghi e finisce con una palla corta che arriva a malapena a metà rete, e questo le costa un break con racchetta scagliata a terra e conseguente warning. Il rovescio è il colpo con il quale la statunitense trova maggiori difficoltà e quando cerca di variare le cose con un serve-and-volley viene passata da un dritto vincente. Un doppio fallo la rimette di nuovo nei guai e Halep, con un’altro passante di dritto, va sopra 5-1. Il primo set si conclude nel game successivo con un ace in soli 25 minuti e la rumena, per non farsi scappare questo momento di superiorità rispetto all’avversaria, parte forte anche nel secondo parziale dove trova subito un break grazie ai suoi colpi da fondo.

Lo stato confusionale in cui versa CoCo si manifesta nella sua massima forma quando, avendo a disposizione 3 palle consecutive del contro-break, infila 5 errori gratuiti consecutivi. Simona, come già fatto vedere negli altri match di questo torneo, quando perde la bussola ci mette poco a ritrovarla, e neutralizzando un’altro serve-and-voley di Vandeweghe va sopra 3-0 pesante. Dopo aver conquistato il suo primo game del set, la numero 20 del ranking alza le braccia al cielo per chiedere un po’ di sostegno dal pubblico, e forse per riscaldarsi dal vento sempre più pungente, dagli spalti si levano applausi in suo favore. Oltre al vento si aggiunge subito anche la pioggia e il match viene interrotto – giusto il tempo di passare lo straccio sul campo – e si torna a giocare dopo 4 minuti, nonostante il tetto è ancora in movimento e scorre lentamente sopra le nostre teste. Le cose non cambiano e dopo 59 minuti, il primo faccia a faccia tra le due tenniste se lo aggiudica Halep con il tetto che, arrivato a metà strada, inizia a fare marcia indietro per via del sole che sta spuntando per la prima volta nella giornata. Adesso una tra Bertens e Sevastova.

A. Sevastova b. K. Bertens 6-3 6-3 (Bruno Morobianco)

È Anastasija Sevastova la seconda semifinalista del tabellone femminile del torneo madrileno. La lettone ha eliminato l’olandese Kiki Bertens in appena 72 minuti di gioco. Era la prima sfida tra le due giocatrici, che qui a Madrid hanno avuto un percorso simile. Entrambe in campo col best ranking, nr 19 dell’olandese contro 22 della lettone. Entrambe non avevano concesso alle tre precedenti avversarie neanche un set, con la lettone che in particolare aveva registrato una vittoria exploit al primo turno con l’eliminazione della tds 2, Karolina Pliskova. Le due si sono affrontate sul campo dedicato ad Arantxa Sanchez, purtroppo alla presenza di pochissimo pubblico. Un vero peccato per un torneo così prestigioso. Entrambe le giocatrici sono partite bene difendendo il proprio turno di servizio senza soffrire. La svolta della gara è arrivata, come da manuale, al settimo gioco, sul punteggio di 3-3. Non appena si sono alzati i ritmi, è uscita la determinazione della lettone, nonostante la vistosa fasciatura alla coscia destra. Le sue accelerazioni sono state sono precise e profonde, mentre Bertens è apparsa meno brillante nei recuperi e la smorzata ad affetto di Sevastova nel settimo gioco è stato un segno del destino. Un ricamo liftato, il colpo migliore della partita, che non ha concesso alcun recupero e che ha segnato il destino del match. Un break, il primo in assoluto dell’incontro, che ha avviato una striscia vincente di ben 5 giochi consecutivi a cavallo dei due set che hanno segnato il destino di Bertens. L’olandese non è più riuscita più a rientrare in gara, non solo per i troppi errori commessi, ma anche per la freschezza e la continuità dei colpi di Sevastova che ha meritatamente vinto con un doppio 6-3. Una Bertens oggi incapace di trovare un cambio di passo degno di nota, troppo poco reattiva sulle accelerazioni dell’avversaria e mai determinata nelle poche occasioni di rimonta. Sevastova domani affronterà la romena Halep, un’occasione per la lettone di rifarsi immediatamente dell’eliminazione subita ai quarti di Stoccarda e per trovare anche la prima finale in stagione dopo averla sfiorata a Dubai contro Wozniacki.

[14] K. Mladenovic b. [WC] S. Cirstea 6-4 6-4 (Diego Serra)

Vince Kristina Mladenovic, numero 17 del mondo, in due set contro Sorana Cirstea, numero 83 della WTA. Primo incontro la due tenniste nel circuito maggiore. Mladenovic trova un’avversaria di nuovo tecnicamente in difficoltà rispetto al suo gioco, ma molto più coriacea della Dodin di ieri. Parte però male Cirstea perdendo subito il primo game del primo set, scende 0 a 40 subito la rumena e Mladenovic si prende il vantaggio determinate alla terza palla break. Cirstea rimane in partita, gioca bene e nel sesto game sale lei 15 a 40 e si gioca due palle break, più un’altra ai vantaggi. Purtroppo per la rumena tutte fallite. Scampato il pericolo Mladenovic porta a casa il set servendo decisamente meglio. Secondo set decisamente più caotico, scambio di servizi nel terzo e quarto game, con Mladenovic che si fa brekkare a zero, in quello che è concretamente un passaggio a vuoto. Altro scambio di break nel settimo e ottavo game, con la francese di nuovo brekkata zero. Ma Cirstea non ne approfitta, va a servire per prendersi un vantaggio nel set nel nono game, e combina un disastro, brekkata a zero dalla francese. Male Cirstea alla battuta, quasi nulla la prima palla. Ma con una tennista di maggior spessore Mladenovic avrebbe perso questo set, giocato tra le nuvole. Nel game successivo Mladenovic chiude la pratica col servizio. Affronterà Kuznetsova in semifinale e Mladenovic è in vantaggio negli scontri diretti uno a zero, vittoria della francese nel 2015 a New York.

Risultati:

[3] S. Halep b. C. Vandeweghe 6-1 6-1
A. Sevastova b. K. Bertens 6-3 6-3
[14] K. Mladenovic b. [WC] S. Cirstea 6-4 6-4
[8] S. Kuznetsova b. E. Bouchard 6-4 6-0

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