ATP Madrid, Nadal: "Penso sia logico andare a Roma e dare il 100%"

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ATP Madrid, Nadal: “Penso sia logico andare a Roma e dare il 100%”

Lo spagnolo, stanco ma felice dopo le fatiche madrilene, non ipotizza una sua assenza agli Internazionali

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Abbiamo assistito a una grande partita. Difficilmente giochi contro un giocatore come Thiem che colpisce la pallina così in alto.
Penso sia stato un match difficile fin da subito. Fare il break, soprattutto in altura, a un giocatore come Thiem non è per niente facile. Credo di aver giocato bene i punti importanti, soprattutto nel primo set. Ho avuto qualche chance per chiudere anche prima ma alla fine sono soddisfatto di come ho giocato alla fine del set. Nel secondo sapevo che era importante iniziare bene e per fortuna ho trovato subito il break.

Tre vittorie sulla terra e primo posto della Race. Alla fine del 2016 avresti mai immaginato di essere dove sei ora?
Normalmente, non mi aspetto niente, vado a modo mio e le cose succedono. Cerco solo di fare le cose per il meglio. Sono consapevole che nel momento in cui sono in forma posso giocare bene e vincere titoli importanti. Comunque a alla fine dello scorso anno non mi aspettavo di giocare male perché stavo lavorando bene nel periodo di off stagione. Mi aspettavo di far bene grazie al lavoro e sono molto felice per questo.

Adesso nella Race sei avanti a Roger, questo è molto buono per il Roland Garros e ti permetterà di giocare più tranquillo a Roma?
Per vincere Parigi non è importante essere il n.4, il n.1 o il n.5, bisogna solo giocare molto bene a tennis. Se sono il n.4 e gioco male non avrò chance di vincere, se sono n.5 e faccio bene invece potrò avere le mie possibilità. La classifica è davvero relativa. Non mi cambia molto essere n.4 o n.5 quello che mi rende felice è vincere come fatto qui a Madrid, dopo domani penserò a Roma. È un periodo molto emozionante, a Montecarlo e Barcellona ho fatto bene, lo stesso vale qui. Adesso spero di ripetermi a Roma.

Hai qualche problema al ginocchio sinistro? Moya ha detto che fuori dal campo ne hai sofferto.
No, fisicamente mi sento in forma. Però dopo una settimana così dura mi sento un po’ stanco, dolorante; ho giocato molte partite e sono stato molte ore in campo. Comunque non è vero che sono infortunato, diciamo che sono un po’ acciaccato ma dopo tutto ho 31 anni.

Hai mai pensato di saltare Roma?
Scegliere non è facile. Non andare a Roma non mi garantisce di arrivare con una forma migliore a Parigi. Non è importante cosa scegli ma quello che fai… Cerco di pensare giorno dopo giorno. L’anno scorso ho commesso degli errori, come andare a Roma. Ma il mio polso si è infortunato a Madrid, poi a Barcellona i dottori mi hanno detto che era tutto ok e sono andato a Roma. Credo sia stata una decisione negativa. Oggi però la decisione è completamente diversa. Non ho infortuni e nemmeno problemi fisici. Roma è un torneo importante sulla terra e penso sia logico andare e cercare di dare il 100%. Oggi sono molto felice di quanto realizzato, penso che vincere tre tornei di fila sulla terra non succede così spesso, domani penserò a Roma.

Quanto credi che sia importante per il tennis spagnolo avere un torneo così importante?
Beh, credo che siamo molto fortunati. Ci sono molti posti al mondo che pagherebbero un sacco di soldi per avere un torneo come quello che abbiamo qui a Madrid. Prima di tutto dobbiamo essere molto soddisfatti di questo aspetto. Penso che la città lo supporti, ed è molto importante. Dobbiamo essere grati a Madrid, a tutti gli sponsor che ci sostengono ogni singolo giorno. Speriamo che saremo in grado di occuparci di questo torneo, come lo stiamo facendo finora. Oggi questo è un torneo molto importante a livello mondiale. È uno dei tornei più importanti del mondo. Questo torneo dovrebbe continuare a crescere non solo quando i giocatori spagnoli sono qui, ma anche in futuro quando non avremo tanti giocatori spagnoli. Spero che continueremo a lavorare su questo.

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