[WC] M. Sharapova b. C. McHale 6-4 6-2 (da Roma, Stefano Tarantino)
Una Sharapova non brillante batte in due set Christina McHale ed avanza al 2° turno del torneo di Roma. La russa è parsa lontana dalla sua forma migliore ed ha dovuto impiegare una cinquantina di minuti per scrollarsi di dosso l’avversaria che si è limitata ad un gioco di rimessa per buona parte del match, facendo vedere qualcosa di buono sono nel finale quando la partita era ormai compromessa.
Masha parte male concedendo subito il break, ma nel game successivo dal 40-15 McHale risale la china e trova il controbreak. La tennista russa gioca a sprazzi, alla McHale basta ributtare la palla al di là della rete per restare in partita. L’americana scappa di nuovo sul 2-1 e servizio ma nel sesto gioco con due doppi falli consecutivi restituisce il break. La fiera degli errori (o degli orrori se volete) continua, doppio fallo Sharapova e stavolta è break McHale. L’americana però serve male (48% prime palle) e piano (alcune seconde a stento superano i 100 km/h), la Sharapova ne approfitta e recupera di nuovo il break, 4-4. La russa finalmente si fa più aggressiva e limita i gratuiti, sul 5-4 strappa nuovamente il servizio alla McHale e chiude un mediocre primo set dopo 53 minuti. Non c’è un pubblico numeroso sugli spalti, arrivano al nostro fianco anche Adani e Bergomi, volti noti di Sky, ma la partita stenta a decollare. Nel secondo parziale Masha gioca un po’ meglio mentre la McHale sparisce dal campo, la russa vola subito sul 3-0, manca tre palle del 4-0 (qui è brava l’americana a salvarsi con un paio di bei vincenti) e poi allunga sino al 5-1 e servizio, ma al momento di chiudere mostra tutti i suoi limiti (fisici soprattutto) attuali. Regala un controbreak all’avversaria con un doppio fallo clamoroso (steccando la seconda palla di servizio che non arriva nemmeno alla rete) ma poi dopo un altro paio di gratuiti decide di porre fine al match con un paio di accelerazioni delle sue. Abbiamo visto la vera Sharapova a tratti (pochi), servirà ben altro per arrivare in fondo al torneo. Nel frattempo la siberiana ha guadagnato la classifica utile per giocare le qualificazioni a Wimbledon (entrerà nelle prime 200).
[16] M. Lucic-Baroni b. L. Safarova 7-5 4-6 6-3 (Chiara Nardi)
Sul Pietrangeli va in scena il quinto confronto tra Mirjana Lucic-Baroni, testa di serie n. 16, e Lucie Safarova, n. 38 del ranking. I precedenti sono tutti a favore della ceca, ma le ultime sfide risalgono al 2013. Si assiste a un primo set dai due volti: la prima parte è dominata da Safarova, che sale velocemente 5-1 approfittando dei tanti errori della croata; a questo punto la ceca cala vistosamente e Lucic si scatena, inizia a servire meglio e rimonta fino a portarsi sul 6-5, si guadagna un set point con una risposta vincente e conquista il parziale grazie ad un doppio fallo dell’avversaria. Anche nel secondo set è Safarova a staccarsi per prima salendo 3-1. Lucic recupera il break nel sesto game e sale 4-3 dopo aver salvato due palle break. Nell’ottavo game la ceca strappa nuovamente il servizio alla croata e si aggiudica il parziale vincendo a 0 il game di servizio. La costante si ripete anche nel parziale decisivo, con Safarova che sfrutta le difficoltà al servizio di Lucic per strapparle il servizio nel quinto game. La ceca si muove male e Mirjana recupera immediatamente il break rispondendo molto bene. La croata approfitta delle difficoltà dell’avversaria mettendole pressione da fondo campo e mettendo a segno dei bei vincenti. Safarova perde nuovamente la battuta e nel game successivo Lucic si procura un match point con un vincente di dritto in uscita dal servizio, concretizzato grazie all’aiuto del nastro. Al prossimo turno affronterà nuovamente Maria Sharapova: cercherà la rivincita dopo la rimonta subita nella Caja Magica.
[9] V. Williams b. Y. Shvedova 6-4 7-6(4) (Ruggero Canevazzi)
La seconda giornata del Centrale si chiude con la sfida tra l’eterna Venus Williams (37 anni a Giugno), attuale n.12 del mondo, e la kazaka nata russa Yaroslava Shvedova, n.47 WTA che in doppio ha vinto Wimbledon e US Open ma in singolare non è andata oltre il successo di Bangalore (2007) e quest’anno ha vinto due soli match a Miami e Rabat. Venus viene da un grande 2017, con la finale agli Australian Open, i quarti a Indian Wells e la semifinale a Miami con lo scalpo della n.1 Kerber. Un solo precedente, l’anno scorso ai quarti di finale di Wimbledon, vinto da Venere. Shvedova parte fortissimo e con 9 punti di fila si porta sul 2-0 0-15, ma poi la Williams abbandona gli errori e ribalta prepotentemente il punteggio sul 5-2, mettendo a segno in particolare due passanti bellissimi, uno incrociato di dritto e uno lungo linea di rovescio, prima di due risposte vincenti nel sesto game e il gioco successivo tenuto a zero. Dopo il 2-0 iniziale, il parziale dice 21 punti a 5 Venere, che poi chiude il set alla risposta per 6-4. Nel secondo set è Venus-show: ace, rovesci incrociati devastanti, risposte decisive e 3-0. A quel punto però, la tennista nata a Mosca lascia andare il braccio, centra il contro break al quinto game alla 6° palla-break al termine di uno scambio stupendo, poi sul 4 pari sfrutta due inopinati doppi falli della 7 volte campionessa Slam per servire per il set sul 5-4. Qui sul 30-15 butta alle ortiche il punto mandando largo un dritto a campo aperto, finendo poi per restituire il servizio. Due game più tardi è tie-break: c’è equilibrio, ma sul 3 pari la Williams scatta 6-3 e chiude al secondo match-point con un gran dritto lungo linea. 35 vincenti per la finalista di Melbourne, che ha vinto con merito contro un’avversaria a tratti ottima una partita bellissima per il numero di vincenti delle due protagoniste. Al secondo turno Venus affronterà Lesia Tsurenko, nessun precedente tra le due.
Gli altri incontri (Chiara Nardi)
La giornata si è aperta con la vittoria di Barbora Strycova, testa di serie n. 14, grazie al ritiro di Daria Kasatkina. La ventenne russa aveva vinto il primo set, molto lottato, con il punteggio di 6-4 e stava giocando bene; sul 3-3 40-40 del secondo set Dasha ha però messo male il piede destro sulla riga nel tentativo di recuperare una smorzata di Strycova, procurandosi una distorsione alla caviglia, oltre a un’abrasione sul ginocchio e un po’ di dolore alla mano su cui si è appoggiata cadendo. Non è stata sufficiente una vistosa fasciatura per permetterle di portare a termine il match, poiché si è dovuta ritirare, in lacrime, al termine del game. Al prossimo turno la ceca affronterà la vincente del match Babos-Bacsinszky. Supera il primo turno anche Katerina Siniakova, che batte la cinese Shuai Zhang per 5-7 6-3 7-6 dopo quasi due ore e mezzo; adesso se la vedrà con la testa di serie n. 7 Svetlana Kuznetsova. Continua ad ottenere ottimi risultati anche la tedesca Laura Siegemund, che supera per 6-2 6-4 la giapponese Naomi Osaka; adesso proverà a battere di nuovo Simona Halep, già sconfitta a Stoccarda , approfittando magari di un po’ di stanchezza della campionessa di Madrid. La kazaka Yulia Putintseva, n. 29 del ranking, supera per 6-2 7-5 Monica Puig, n. 40; al secondo turno sfiderà la testa di serie n. 5 Johanna Konta. Avanza anche la tedesca Mona Barthel, proveniente dalle qualificazioni e all’undicesima vittoria consecutiva, che sconfigge la cinese Shuai Peng per 6-1 3-6 6-3; al prossimo turno affronterà un’altra cinese, la qualificata Qiang Wang, che supera la n. 11 del seeding Elena Vesnina per 6-2 6-4. La tanto discussa in patria Caroline Garcia ha la meglio sulla qualificata Donna Vekic dopo due ore e quaranta minuti, imponendosi per 7-6 3-6 7-6 al quinto match point; nel primo set la francese era stata avanti 5-0 prima di subire la rimonta, nel terzo ha dovuto recuperare un break di svantaggio prima di affermarsi al tie-break. Adesso aspetta la vincente del match Keys-Gavrilova. La campionessa delle edizioni del 2007 e del 2008 Jelena Jankovic supera con un doppio 6-3 la statunitense Alison Riske e al prossimo turno giocherà contro una tra Mladenovic e Goerges. Anastasia Pavlyuchenkova, testa di serie n. 12, vince la battaglia contro Samantha Stosur per 6-4 6-7 6-1; nel finale del terzo set la russa ha incontrato molte difficoltà, riuscendo a chiudere al terzo match point dopo aver annullato sei palle break, di cui tre consecutive; al secondo turno affronterà la vincente del match Sevastova-Begu.
Risultati:
[14] B. Strycova b. D. Kasatkina 4-6 4-3 rit.
L. Siegemund b. N. Osaka 6-2 6-4
K. Siniakova b. S. Zhang 5-7 6-3 7-6(6)
[WC] M. Sharapova b. C. McHale 6-4 6-2
Y. Putintseva b. M. Puig 6-2 7-5
[16] M. Lucic-Baroni b. L. Safarova 7-5 4-6 6-3
[Q] M. Barthel b. S. Peng 6-1 3-6 6-3
C. Garcia b. [Q] D. Vekic 7-6(2) 3-6 7-6(6)
L. Tsurenko b. [WC] D. Chiesa 7-5 6-2
J. Jankovic b. A. Riske 6-3 6-3
A. Cornet b. [WC] S. Errani 6-3 6-4
[12] A. Pavlyuchenkova b. S. Stosur 6-4 6-7(5) 6-1
[Q] Q. Wang b. [11] E. Vesnina 6-2 6-4
[9] V. Williams b. Y. Shvedova 6-4 7-6(4)