Del Potro: "Ad Almagro ho detto di pensare alla famiglia"

Interviste

Del Potro: “Ad Almagro ho detto di pensare alla famiglia”

Roland Garros, secondo turno: [29] J.M del Potro b. N. Almagro 6-3 3-6 1-1 rit. L’intervista del dopo partita a Juan Martin del Potro

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È stato molto commovente alla fine. Come ti sei sentito nel vedere Nicolas giacere a terra?
Non mi sento ancora bene dopo tanto dolore. Gli auguro di guarire presto e bene. È un gran ragazzo e lo vogliamo con noi nel tour. Per me è stata dura vedere dall’altra parte del campo un amico in lacrime. Gli auguro il meglio.

Quanto è difficile, mentre stai gareggiando contro qualcuno, cambiare atteggiamento e correre a consolarlo da semplice amico? È naturale farlo oppure si deve fare uno sforzo mentale?
Quando vedi l’avversario in difficoltà puoi provare un’ulteriore pressione. Oggi sono stato fortunato perché anche io non stavo bene e lui si è poi fatto male al ginocchio e ha deciso di ritirarsi. Vorremmo sempre sentirci al 100%, ma a volte succede. So cosa significhi farsi male poiché io ho avuto tanti infortuni. Come ho già detto gli auguro di stare bene presto.

Sei sembrato in difficoltà per qualche cosa all’inguine o alla coscia destra. Hai temuto di doverti ritirare?
Ho avuto problemi all’inguine dalla metà del primo set. Poi ho vinto quel set e ho cercato di prendere tempo affinché gli anti-infiammatori facessero effetto. Poi ho tenuto il servizio nel primo game del terzo e in quel momento lui ha iniziato ad accusare problemi al ginocchio. Quello è stato un brutto momento. Non mi aspettavo una fine così.

Sai di cosa si tratta e di quanto tempo hai bisogno per recuperare? Sabato ti attende un gran match (Murray, ndt).
Un giorno. Un giorno e mezzo. È un vecchio problema per me è il mio fisioterapista sa come trattarlo. Spero di riprendermi al 100% perché mi sento in un buon momento di forma tecnica e ho bisogno di stare bene anche fisicamente.

Cosa hai detto a Nicolas?
Ho cercato le parole giuste per quel momento. Gli ho detto di stare calmo. Gli ho detto di pensare alla famiglia e al suo bambino. A volte il cuore viene prima del tennis. Penso abbia tutto per risolvere il problema e tornare.

Prossimo turno contro Murray. Cosa ricordi dei due grandi match contro di lui lo scorso anno? Pensi che questa superficie aiuti più lui o te?
Furono due grandi incontri finiti uno a uno. Se sto benedetto dopodomani potrebbe essere un’altra grande battaglia, se sto bene. È uno dei favoriti del torneo. Conosco molto bene il suo gioco ma devo essere in forma fisicamente per resistere a un match lungo con lunghi scambi. Il mio diritto e il mio servizio stanno andando bene ma ho bisogno che tutto il mio corpo stia bene.

Hai lavorato con il capitano di coppa Davis in funzione di coach a inizio anno. Ora è vero che ti sei rivolto a Sampras e Kuerten?
E molti altri! Attualmente non ho un coach. Ne sto cercando uno per il futuro.

Senti di avere avuto un gran diritto e un gran rovescio oggi?
Sì. Il rovescio era decisamente solido. E tutto a un tratto ero menomato. Giocavo bene. Ero aggressivo. Il servizio era efficiente. Quando non riesci a muoverti bene tutto il tuo tennis cala, perdi intensità. Domani e dopodomani mi allenerò e confido di poter sparare grandi colpi poi in partita.

Dopo cinque anni che non giocavi qui, hai notato qualche differenza di superficie? Oggi i giocatori scivolano meglio. Cosa ne pensi?
Non ricordo. Sono passati cinque anni. Ma molti giocatori dicono che è più rapida. Quando gli scambi da fondocampo sono lunghi, il ritmo e la velocità calano. Per i giocatori con un gran servizio cambia poco però.

Sul rosso sei favorito tu o Murray?
Entrambi amiamo superfici diverse. L’anno scorso abbiamo giocato due durissime battaglie. Siamo alla pari. Non parto da favorito, ma contro questi grandi campioni è una chance per godersi il momento E giocare bene. Spero che il pubblico si diverta e che io sia all’altezza della situazione.

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