ATP Stoccarda: Mischa Zverev ferma la corsa di Haas, gioia Lopez

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ATP Stoccarda: Mischa Zverev ferma la corsa di Haas, gioia Lopez

Il maggiore dei fratelli Zverev pone fine alla favola del tedesco: 6-4 6-4. Troverà Feliciano, alla prima semifinale della stagione, vittorioso su Berdych. Derby Pouille-Paire

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In un torneo che martedì aveva già perso la sua stella, e quindi la principale fonte di guadagno ed esposizione mediatica, la presenza di tre tedeschi nei quarti di finale (due in un derby) ha sicuramente diradato alcune delle preoccupazioni degli sfortunati organizzatori. L’erba si dimostra, come da tradizione, la superficie più imprevedibile del circuito, e le uniche teste di serie arrivate al venerdì sono la sesta, Mischa Zverev, la quarta, Lucas Pouille, e la terza, Tomas Berdych.

È proprio il ceco a dare il via alla giornata affrontando Feliciano Lopez. Gli scontri fra i due sono in perfetta parità, sei per parte. Una sola, tra le precedenti dodici partite, si è svolta su erba: al Queen’s tre anni fa, con il successo in tre set dello spagnolo. Berdych inizia al servizio. Nel terzo gioco, due allegri rimbalzi e un notevole passante di rovescio dello spagnolo, costringono Berdych a dover annullare tre palle break consecutive, cancellate con l’aiuto della battuta. Poco da segnalare per la successiva mezz’ora, se non qualche bella volée di Lopez e qualche dritto del ceco. Sotto 5-6 e servizio, due errori di rovescio di Lopez regalano altrettanti set point a Berdych, annullati però con il servizio. Si arriva quindi ad un giusto tiebreak. Il primo minibreak è per il ceco dopo un tentativo, morto sul nascere, di demivolée di dritto di Lopez. Il ceco ha quindi altri tre set point sul 6-3. Il secondo è quello buono: il dritto tradisce ancora Feliciano, 7-6 Berdych.

Nel secondo set è il ceco il primo ad andare in difficoltà: nel sesto gioco va sotto 15-40, merito di due back di Feliciano che a stento si alzano dal terreno. Berdych le annulla entrambe con servizio e dritto. Un dritto in rete del ceco concede la terza palla break del gioco a Lopez. Questa volta lo spagnolo riesce finalmente ad effettuare il break, grazie ad un rovescio lungo di Berdych: 4-2 per Feliciano. Sul 5-3, al momento di servire per il set, Lopez deve annullare due palle per il controbreak prima di poter riportare la situazione in parità: 6-3. La percentuale di prime di Berdych in questo set è stata del 52%, in calo dal 68% del primo. Feli è in difficoltà al servizio anche ad inizio terzo set. Nel secondo gioco, dal 40-15 si ritrova a dover annullare quattro palle break ai vantaggi. Lopez riesce ad agganciare sull’uno pari, per quanto sembri ormai che sia il ceco a dominare gli scambi. È però proprio il ceco ad andare per primo in difficoltà nel settimo gioco. L’impazienza che ne sembra dominare il gioco lo porta a commettere un paio di gratuiti di troppo e un passante di dritto incrociato di Lopez fa il resto: 4-3 per lo spagnolo. Gli scambi sono più lunghi in questo set, e Feliciano mostra di saper anche remare. Berdych alla lunga non regge e puntuale arriva l’errore. L’incontro termina 6-7 6-3 6-4 per Lopez al secondo match point.

Secondo quarto di finale e secondo incontro in carriera tra Philipp Kohlschreiber e Lucas Pouille, quarta testa di serie. Il primo è avvenuto questo febbraio, sul cemento indoor di Rotterdam, con la vittoria del tedesco in due set. Nel primo set le emozioni giungono tutte al termine del parziale. Il francese deve ad annullare due palle break nell’ottavo gioco, prima di salire 0-40 sul servizio di Kohlschreiber e di chiudere al secondo set point, 6 giochi a 4. Vinto il primo però, Pouille stacca la spina e fa due dei successivi venti punti, completamente in balia dell’avversario e della distrazione. Sotto 0-4 0-30, riesce con un sussulto di orgoglio a conquistare il primo gioco del set ed a rientrare, perlomeno mentalmente, in partita. Il set si chiude velocemente 6-2 per il tedesco, anche se Pouille sembra aver intenzione di ricominciare a giocare. Questo ritrovato vigore dà fiducia alla quarta testa di serie e toglie un po’ di sicurezza al tedesco. Pouille torna a giocare punti spettacolari, come la risposta di dritto in allungo che lo porta sul 15-30 nel quarto gioco. Kohlschreiber sbaglia qualcosa in più, commette un doppio fallo e regala una palla break. Alla seconda capitola, cedendo il servizio. La controlled aggression, ossia la strategia d’attacco e pressione a basso rischio, di Pouille si rivela troppo ardua da arginare per Kohl, che non riesce a rendersi pericoloso in risposta. Il francese chiude 4-6 6-2 6-3 e raggiunge la quinta semifinale dell’anno. Affronterà il vincente tra Paire e Janowicz.

Il terzo quarto di finale è anche il più atteso: il derby tedesco tra la Cindarella story del torneo, il 39enne Tommy Haas, e Mischa Zverev. L’unico precedente fra i due, vinto da Haas, è di otto anni fa, sempre in Germania e sempre sull’erba, quella di Halle però. Già dall’avvio di partita pare di essere catapultati a qualche tempo fa, più per il gioco di rete che non per l’età. Haas nel terzo gioco ha però un passaggio a vuoto: due doppi falli e un dritto lungo concedono tre palle break a Zverev. Haas le annulla tutte e tre, più una quarta, ma cede alla quinta, appoggiando in rete un difficile smash in salto. Zverev ha un’altra palla break per salire 5-2, questa volta vanificata da un attacco leggermente avventato. Lo Zverev maggiore non soffre però al servizio e, dopo poco più di mezz’ora di gioco, porta a casa il set, 6 giochi a 4. 67% di prime in campo, 9 aces e 89% di punti vinti con la prima per Zverev. Zverev continua a macinare ace e punti al servizio. Sono cinque nei primi due giochi del secondo set. La partita resta gradevole, i punti a rete sono tanti e le sfide di tocco spesso appassionanti. Manca un po’ di pathos, perlopiù a causa dell’infallibilità al servizio di Zverev. In maniera totalmente analoga al boomerang televisivo di cui parlavano Clerici e Tommasi, mentre scrivo queste righe Zverev va sotto 0-40 al servizio dopo un bellissimo passante di rovescio lungo linea di Haas. Bastano però delle prime e delle volée ben messe e il pericolo rientra: 4-4. Nel gioco successivo Zverev ha subito due palle per servire per il match: sulla seconda, un passante di rovescio gli permette di strappare il servizio ad Haas. Chiudere al servizio è una formalità: 6-4 6-4 per Zverev, sempre in controllo della partita e con un unico momento di difficoltà nell’ottavo gioco del secondo set. Mischa incontrerà ora Feliciano, che conduce 3-0 nei precedenti.

Benoit Paire e Jerzy Janowicz si affrontano nell’ultimo quarto di finale di giornata. I precedenti tra i due danno entrambi ragione al polacco, vincitore nel 2015 a Montpellier e San Pietrosburgo. Janowicz, ora numero 155, è in tabellone grazie alla classifica protetta (PR), di cui può usufruire a causa dell’infortunio al ginocchio dello scorso anno che lo ha tenuto fuori dai campi di gioco per più di 6 mesi. La superficie di gioco dovrebbe favorire il semifinalista di Wimbledon 2013, che sull’erba ha una percentuale di vittorie in carriera pari al 60%, contro il 41% di Paireche ha più volte affermato di detestare la superficie. Il primo break dell’incontro è per il francese al quarto gioco, dopo un tentativo di rovescio in back che il nastro beffardamente rimanda nel rettangolo di Janowicz. La partita è, come prevedibile, incostante. Paire si alterna tra doppi falli, ace e palle corte deliziose, e Janowicz tra vincenti e grossolani errori in risposta. Il polacco si trova ancora a sotto al servizio sull’1-4. Una palla che tocca la riga quanto basta per essere dentro e un doppio fallo di frustrazione immediatamente successivo danno il 5 a 1 al francese. Paire chiude poi a 15 al servizio. 6-1 in 20 minuti, 8 aces e 2 doppi falli e 71% di prime in campo. 

C’è un po’ più di partita, almeno nel punteggio, nel secondo set, se non altro perché nel primo set s’è visto davvero poco. I turni di servizio scorrono via velocemente, fin troppo: il gioco che porta Paire sul 5-5 dura 37 secondi. Nel gioco successivo arriva la prima palla break del set su un gran vincente di dritto in risposta di Paire. Janowicz la annulla con una prima centrale al corpo, e allunga sul 6-5. È tiebreak dunque. Il polacco va subito avanti di un minibreak grazie ad un gratuito di dritto del francese. Paire se lo riconquista subito con un attacco profondo sul rovescio di Janowicz. Uno dei tanti gratuiti di dritto in uscita dal servizio capovolgono la situazione: minibreak per Paire che però, ancora, riconcede immediatamente il favore. Il tiebreak sembra seguire una trama opposta a quella del set appena giocato: punti solo in risposta. L’ennesimo errore di dritto, e l’ennesimo minibreak, portano Paire sul 5-4 e gli danno la possibilità di poter chiudere la partita al servizio. Due servizi vincenti gli assicurano la vittoria: 6-1 7-6 per Paire, alla prima semifinale su erba. In semifinale affronterà Pouille (1-1 i confronti diretti).

Risultati:

[6] M. Zverev b. [WC] T. Haas 6-4 6-4
F. Lopez b. [3] T. Berdych 6-7(4) 6-3 6-4
[4/W] L. Pouille b. P. Kohlschreiber 6-4 2-6 6-3
B. Paire b. [PR] J. Janowicz 6-1 7-6(4)

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