Schiavone: "Svitolina mi ha battuto ma sull'erba non mi convince"

Interviste

Schiavone: “Svitolina mi ha battuto ma sull’erba non mi convince”

Una bella chiacchierata con Francesca Schiavone. Futuro da coach? “Mi piacerebbe ma…”

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Una conferenza stampa che si trasforma in una bella sorpresa. Francesca Schiavone arriva puntuale nella saletta n. 5 nel classico appuntamento post match con i giornalisti. Tuttavia, quella che doveva essere un consueto incontro con la stampa, si trasforma in una breve ma piacevolissima chiacchierata a due; dopo esserci accomodate al tavolo si comincia ma… dopo alcuni istanti, un sorridente Fabio Fognini passa a salutare Francesca attraverso il vetro della porta della sala, prima di recarsi a sua volta al rendez-vous con i media. Continuiamo a conversare e Francesca non si smentisce: estremamente cordiale, calma e rilassata – nonostante l’esito negativo del match di oggi contro la Svitolina – prende il tempo di rispondere alle domande e di raccontarsi un po’. Si è parlato del match odierno, ovviamente. Ma non solo. Dal tennis femminile, ai talenti più promettenti passando per l’amica Kimiko Date, si arriva alle ipotesi sul suo futuro. Risposte mai banali da parte della campionessa del Roland Garros 2010. Godiamoci ancora il suo tennis finché continuerà a calcare i campi del tour, perché le purosangue della racchetta come lei sono alquanto rare.

Parlaci un po’ del match di oggi. Cosa non ha funzionato?
All’inizio ho cominciato bene ma poi non sono più riuscita a trovare le sensazioni giuste. In particolare, non mi sono trovata a mio agio con il servizio. La palla andava molto veloce ma avevo sbagliato l’incordatura e questo si è fatto sentire soprattutto alla battuta. Ho commesso tre doppi falli, che per me è una cosa insolita. In realtà la palla non rimaneva sulle corde e non riuscivo a gestirla, avevo la sensazione che mi scivolasse via.

Nel frattempo, Fabio Fognini si ferma a salutare Francesca attraverso il vetro della porta della saletta. Un sorriso e via, anche per lui direzione conferenza stampa dopo la bella vittoria contro Jiri Vesely…

Cosa ne pensi di Elina Svitolina?
Mah, direi che sull’erba non ci siamo. Ha fatto 4-5 volé ma, insomma, direi che il giudizio sarebbe “ni”. Però è talmente giovane, ha tanto tempo davanti a sé e un grande margine di miglioramento.

Come vedi adesso il panorama del tennis femminile?
È molto aperto, soprattutto tra le tenniste che sono basse in classifica, oltre le prime 50 – 100 perché il livello è aumentato tantissimo. Le Top 10, per esempio, non dominano più come una volta. Un tempo, se sapevi che dovevi affrontarle ti preparavi a un match molto complicato e con un esito quasi già scritto. Oggi come oggi, anche le giocatrici più lontane in classifica possono impensierire le più forti e creare la sorpresa.

Chi sono le più promettenti tra le giovani?
Oggi come oggi, Simona Halep mi sembra la più stabile e la più consistente, nonostante la sconfitta a Parigi. La vedo come una papabile n. 1. Mi piace tantissimo Caroline Garcia, l’ho sempre detto. Poi c’è sempre Eugenie Bouchard che comunque è sempre lì e teoricamente sempre pericolosa. Poi ce ne sono altre, la Kasatkina, Ana Konjuh, e poi certo la Ostapenko…

Un futuro da coach? E se sì, quali caratteristiche tecniche e umane dovrebbe avere un giovane per convincerti a farsi seguire da te?
Deve nascere con la camicia, nel senso che mi piacerebbe avere un cavallo purosangue, con quelle potenzialità, quelle qualità che permettono di fare la differenza. Il fatto di occuparmi di un giovane talento mi piacerebbe come idea, ma deve avere un qualcosa in più su cui poter lavorare e costruire. Quando mi alleno con una mia avversaria ci penso, ora ho l’esperienza che mi permette di sapere quello che dovrebbe o potrebbe fare; so i consigli che le darei, dal punto di vista tecnico-tattico.

A proposito di esperienza, mi viene in mente che una volta al Roland Garros, in una breve intervista, parlai di te con Kimiko Date. In quell’anno, era il 2015, partecipavate insieme al torneo di doppio. Lei mi diceva che era felicissima di giocare con te, eri fonte di ispirazione per lei…
Kimiko è un fenomeno, ha un entusiasmo unico, ha un’energia incredibile, negli allenamenti ti sorpassa, non si ferma mai!

Un’ultima cosa e poi ti lascio andare. La caratteristica umana che più ti piace in un tennista?
Deve avere fame! [di tennis, impegno, vittoria..] Se non hai fame…

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