Wimbledon, focus tecnico day 7: da non perdere oggi

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Wimbledon, focus tecnico day 7: da non perdere oggi

Il ritorno del rovescio più pazzo del mondo, battaglie mancine con vecchi fantasmi, e un ragazzone fortissimo di cui si parla troppo poco

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dal nostro inviato a Londra

Ed eccoci arrivati al secondo lunedì, siamo rimasti con 16 uomini in gara nel singolare. Ogni punto, ogni game, ogni set valgono un gradino sempre più alto, verso un premio da far tremare i polsi. Tutti i match degli ottavi potrebbero rivelarsi gran partite, ma rimanendo coerenti all’approccio tecnico, ovvero alla ricerca di spunti interessanti e potenzialmente non comuni, i suggerimenti per oggi sono:

Andy Murray vs Benoit Paire (secondo match, campo centrale, precedenti 1-0 Murray)

Finché sarà in tabellone, il barbuto francese Benoit sarà un must-see, a prescindere. Ovviamente l’ipotesi di immaginarlo superare Murray appartiene alla categoria degli atti di fede, più che a quella dei pronostici azzardati. Ma il fascino del suo tennis “al contrario”, figlio della preponderanza della qualità del rovescio bimane istintivo su ogni altro aspetto del suo gioco, è irresistibile, soprattutto se opposto a un geometra delle traiettorie e degli angoli difensivi del livello di Sir Andy, cioè il massimo. Paire se ne va spesso e volentieri nell’angolo destro a cercare il rovescio sia anomalo a uscire, che inside-in, e questo è uno spostamento tipico dei mancini che in quella zona di campo vanno a cercare il dritto, da sparare a sventaglio o chiudere lungolinea. È un controsenso tecnico e tattico affascinante, un ribaltamento totale degli schemi abituali, un virus che potrebbe anche provare a infettare il perfetto computer da contenimento e contrattacco che è il gioco del campione in carica. Non ce la farà, ne sono convinto, ma se è per quello ero anche convinto che del Potro avrebbe fatto un sol boccone di Gulbis: i talentuosi guidati dall’istinto del momento sono un inferno da analizzare, da inserire in una fascia di valore assoluto, e le loro prestazioni è praticamente inutile provare a valutarle in prospettiva. Per questo, sono i più divertenti da vedere di tutti.
Consigliato a chi vuol provare le emozioni di un appuntamento al buio, ma col tennis.

Rafael Nadal vs Gilles Muller (secondo match, campo 1, precedenti 4-1 Nadal)

Sono tre partite che attendiamo di vedere Rafa messo finalmente alla prova, e sinceramente l’ultimo avversario, Khachanov, speravo che potesse testare un po’ più a fondo la condizione tecnica e atletica di Nadal, che rimane abbastanza un’incognita. Come faccio a sapere se la mia Ferrari è a posto con l’assetto e le gomme, se non vengo mai costretto a tirare qualche curva al limite? Nadal gioca benissimo, l’ho visto spingere il dritto più pieno del solito (o meglio, più pieno che a Parigi, in Australia giocava come qua, infatti i campi erano super-rapidi a Melbourne), il rovescio naturale da destra-dominante che ha sembra fatto apposta per l’erba, e ai tempi in cui di dritto sapeva solo toppare con quel rovescio ci ha fatto 5 finali e 2 titoli sui prati, la prima viaggia, tutto bello. Ma davvero, non ha ancora avuto dall’altra parte della rete, se non Khachanov per un set e Young nemmeno quello, un avversario che non lo facesse colpire tranquillo, che gli mettesse pressione anche psicologica, son bravi tutti a fare gli splendidi a braccio sciolto quando hanno la costante sensazione di essere in controllo del punteggio. L’esame tanto atteso potrebbe essere il buon vecchio volleatore Muller, che oltre ad accarezzare la palla al volo da maestro, è anche primo nelle statistiche degli ace. Ha già battuto una volta Rafa qui sull’erba, 12 anni fa, era già un Nadal campione Slam, e non ha mai giocato così bene in vita sua come ora a 34 anni (vittoria a ‘s-Hertogenbosh e semifinale al Queen’s l’altra settimana). A Rafa non piacciono i giocatori che rifiutano lo scambio, e il fatto che Gilles sia mancino gli toglie l’arma preferita nei momenti importanti, lo slice da sinistra con il servizio a cercare l’allungo di rovescio degli avversari destri. Vincerà quasi sicuramente Nadal, intendiamoci, ma ci sono tutte le premesse per una partita tesa e impegnativa.
Consigliato a chi vuole fare il tifo senza tante speranze, ma con infinita dignità, per il gioco di una volta.

Roberto Bautista Agut vs Marin Cilic (secondo match, campo 12, precedenti 2-1 Cilic)

Match che tecnicamente può dirci molte cose, soprattutto sul lungagnone croato Cilic. Di cui si stanno occupando tutti un po’ troppo poco, mentre i segnali di chi potrebbe fare un torneo potenzialmente importante li sta dando tutti. Tra i più o meno favoriti per arrivare alle fasi finali, Marin da Medugorje è quello, lungo la strada che lo ha portato agli ottavi, che non solo ha incontrato gli avversari più solidi e pericolosi, ma li ha anche regolati tutti per tre set a zero. Philipp Kohlschreiber, Florian Maier e Steve Johnson (battuti uno in fila all’altro), siamo sinceri, valgono molto ma molto di più dei vari Millman, Lajovic, Brown, Pavlasek e compagnia bella, quando non direttamente compagnia acciaccata e poi ritirata, che non hanno offerto la minima resistenza davanti ai cosiddetti Fab Four. E ora gli tocca il mitico Roberto, spagnolo dal dritto piattissimo e fulminante, sorprendentemente adatto all’erba ben più che alla terra battuta, che ha regolato in modo anche autoritario la testa di serie numero 9 Nishikori. Le pallate tese di Bautista Agut, ragazzo peraltro di una simpatia ed educazione uniche, che consunzione dei campi o no, qui scivolano via belle basse, potrebbero infastidire le lunghe leve di Marin ancor più di quanto abbiano messo all’angolo Kei. Ma soprattutto sui prati, il croato è un gradino sopra al giapponese, e per quanto io sia sicuro che l’intelligenza tattica di Roberto non lascerà nulla di intentato, credo che il bel torneo dello spagnolo si concluderà oggi. Ma sarà molto interessante vedere la sua strenua opposizione e i suoi ficcanti contrattacchi, è uno dei giocatori più sottovalutati del circuito a mio avviso. Attento, Marin.
Consigliato a chi pensa che il cervello e la concentrazione possano a volte contare più del fisico e del braccio.

Roger Federer vs Grigor Dimitrov (terzo match, campo centrale, precedenti 5-0 Federer)

No comment. Guardatela e basta. E siate grati che giocatori del genere facciano ancora il regalo, a tutti noi, di rimanere a certi stratosferici livelli.
Consigliato a tutti, punto.

Ecco come i britannici vedono il Manic Monday:

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