Accadde oggi: Becker, Agassi e la maratona notturna di Davis

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Accadde oggi: Becker, Agassi e la maratona notturna di Davis

Il 22 luglio del 1989 Boris Becker e Andre Agassi iniziarono uno dei più incredibili match visti in Coppa Davis, che fini con la vittoria del tedesco al quinto il giorno dopo, perché a mezzanotte il giudice di sedia Peppino Di Stefano fu costretto a sospendere la partita.

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La Davis è sempre stata teatro di grandi sfide e di match che sono passati alla storia per un motivo o per un altro. Quella tra Germania e Usa, giocata sul carpet della Olimpiahalle di Monaco di Baviera iniziato il 22 luglio del 1989 è uno di questi.

Si trattava della semifinale di quell’edizione, già di per se storica. Infatti proprio dal 1989 si introdusse il tie break in tutti set eccezion fatta per l’ultimo, che comunque sarebbe andato ad oltranza una volta giunti sul 6 pari (fino all’anno prima invece si procedeva così per tutti i set). Era un primo tentativo di cambiamento della formula che come sappiamo dall’anno prossimo conoscerà nuovi step.

La Germania era arrivata in semifinale battendo facilmente l’Indonesia al primo turno e con qualche problema in più la Cecoslovacchia nei quarti (vittoria in rimonta a Praga dall’1-2 dopo il doppio). Gli Stati Uniti invece non avevano avuto alcun problema nei primi due turni, giocati entrambi in casa. A Fort Myers avevano rifilato un cappotto al Paraguay di Victor Pecci e a San Diego avevano travolto con un altro 5-0 la Francia di Leconte, Noah e Forget.

Per gli Usa la sfidà iniziò alla grande perché nel primo singolare Brad Gilbert superò in 5 set Carl-Uwe Steeb con il punteggio di 6-2 2-6 2-6 6-4 6-4. Con gli Usa avanti 1-0 per i campioni in carica della Germania la sfida tra il loro nr.1 Boris Becker ed Andre Agassi rivestiva una importanza fondamentale. Sotto 2-0 sarebbe stato a dir poco improbo rovesciare il risultato. I primi due set furono combattutissimi, ma Agassi li vinse entrambi al tie break e nel terzo andò a servire per il match sul 6-5. Qui successe di tutto, Becker riuscì prima a portare il set al tie break e poi lo vinse. La partita divenne una sorta di corrida, scambi intensi, il pubblico praticamente in campo che cercava di spingere il suo pupillo all’incedibile rimonta, giudici di linea un po’ troppo “casalinghi”. Il giudice di sedia di quel match era l’italiano Peppino Di Stefano che ebbe il suo bel da farsi ma con alcuni interventi in un tedesco ai limiti della perfezione se la cavò alla grandissima.

Ad esempio su una palla molto contestata fu appurato l’errore di uno dei giudici di linea che aveva sfavorito Becker. Il pubblico iniziò a rumoreggiare, ma Di Stefano con calma serafica ed in perfetto “slang” locale aprì il microfono e sentenziò: “Abbiamo sbagliato e vi chiediamo scusa, ma adesso lasciateci andare avanti”. Lungo applauso di tutta la Olimpiahalle ed il gioco finalmente riprese. La partita nel frattempo aveva preso ben altra strada, Becker pareggiò i conti vincendo il quarto set con il punteggio di 6-3. Si era nel frattempo fatta incredibilmente mezzanotte e fu ancora Di Stefano dall’alto del seggiolone a sospendere la partita perché il regolamento prevedeva allora che non si potesse continuare oltre quell’orario.

Il giorno dopo un incredibile Boris Becker non solo completò la rimonta aggiudicandosi 6-4 il quinto set ma dopo un riposo di appena 45 minuti in coppia con Eric Jelen superò gli americani Flack e Seguso alla loro prima sconfitta in un doppio di Davis. Steeb completò l’opera la domenica battendo un irriconoscibile Agassi in quattro set.

Jelen a fine sfida disse:” Non ho mai visto una partita più bella di quella tra Becker e Agassi, è stato un match incredibile”. Agassi invece dichiarò sulla partita contro Becker:” Ci sono alcune partite nelle quali dai tutto te stesso ma alla fine devi stringere la mano all’avversario e fargli i complimenti. Non sento di aver perso. E’ stato lui che ha vinto”

La Germania approdò così in finale e in dicembre a Stoccarda bissò il titolo dell’anno precedente battendo in finale la Svezia di Mats Wilander e Stefan Edberg. Ma l’impresa di Monaco e l’incredibile singolare tra Becker e Agassi sono rimasti nella storia della Coppa Davis e del tennis contemporaneo

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