WTA Cincinnati: Mugu sul filo, super Stephens trova Halep

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WTA Cincinnati: Mugu sul filo, super Stephens trova Halep

La spagnola supera dopo quasi tre ore Svetlana Kuznetsova. Una splendida Stephens vince due partite: proverà a fermare Halep nella corsa al numero 1

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WTA Cincinnati: doppia Pliskova, prima Giorgi poi Wozniacki

QUARTI DI FINALE

[4] G. Muguruza b. [8] S. Kuznetsova 6-2 5-7 7-5 (Pietro Scognamiglio)

Nel quarto di finale più nobile – in campo due vincitrici di slam – Garbine Muguruza ha la meglio su Svetlana Kuznetsova dopo quasi 2h45 venendo a capo di una partita emozionante e complicatissima. La numero sei del mondo centra così la terza semifinale negli ultimi quattro tornei, uscendo vincitrice da un’altra battaglia dopo quella combattuta agli ottavi con Keys. L’avvio di match scorre lento e irrazionale. Muguruza parte col piede sull’acceleratore portandosi avanti di due break (3-0), prima di complicarsi la vita con dei surreali turni di battuta. Nei primi tre game in cui serve la spagnola, infatti, si giocano oltre 50 punti e Kuznetsova risale fino alla palla del possibile 3-3. La regina di Wimbledon esce dalla palude portandosi a casa d’inerzia il lunghissimo game del 4-2 per poi strappare il servizio successivo a zero. La battaglia di nervi spinge temporaneamente fuori dalla partita la N.8 del seeding e il bugiardo 6-2 che chiude il primo parziale arriva incredibilmente a ridosso dell’ora di gioco.

A cavallo dei due set Muguruza dà l’idea di poter prendere il largo sull’onda di cinque punti consecutivi, ma si fa rimontare da 3-1 a 3-3 per poi andare sotto per la prima volta con la russa avanti 5-4. Nel cuore del match l’inerzia sembra cambiare. Kuznetsova cresce nelle percentuali e trascina così la contesa in parità, approfittando degli ormai consueti alti e bassi di Garbine. Il terzo set – così come i due precedenti – inizia con un break della spagnola che però butta subito via il vantaggio quando si trova al servizio. Si va avanti spalla a spalla fino al 5-5, quando Muguruza piazza l’allungo con il break decisivo.  Chiuderà i conti al servizio nonostante tre match point annullati, battendo così per la quinta volta consecutiva la trentaduenne di San Pietroburgo.

[WC] S. Stephens b. J. Goerges 6-1 7-6(3) (Bruno Morobianco)

Seconda semifinale consecutiva, dodicesima in carriera per Sloane Stephens, ormai pienamente recuperata e con prospettive interessanti in vista del prossimo US Open. La statunitense conferma la supremazia degli scontri diretti contro la tedesca Goerges con quattro vittorie su cinque incontri. Un detto popolare ci ricorda che la somma fa il totale. Anche in campo. Al servizio parte Stephens il cui avvio è brillante, senza concedere un 15 nei primi due turni di servizio. La tedesca invece regge il primo turno di servizio ma già al secondo è costretta a cederlo per subire, come un fiume in piena, l’avversaria, complici le brutte percentuali di servizio. Il nervosismo generale coinvolge anche l’esperto giudice di sedia, reo a dire di Goerges di non disciplinare a dovere quegli spettatori in movimento sugli spalti. Il risultato è un primo set vinto dalla padrona di casa per 6-1 in 27 minuti.

L’avvio di secondo set non è dei migliori per la tedesca, sotto subito per 15-40. Quello che sembrava ormai l’inizio della resa si trasforma nel miglior momento di Goerges che si trova avanti 3-0. La ritrovata prima di servizio le consente di giocare con quella serenità necessaria per disegnare traiettorie vincenti. Il bel momento della Goerges è sottolineato anche dal silenzio del numeroso pubblico che ritrova l’entusiasmo quando Stephens ricuce lo svantaggio dal 1-4 al 4-4. Goerges non affonda e in sicurezza trascina l’avversaria al decisivo tie-break. L’ultimo gioco è una dimostrazione di forza e superiorità, in cui Goerges riesce a recuperare fino al 2-2 ma non ad andare oltre: 7-3 che le vale la sconfitta in due set. Domani Stephens affronterà la vincente dell’incontro tra Halep e Konta.

[2] S. Halep b. [7] J. Konta 6-4 7-6(1) (Michele Trabace)

 

Chissà cosa deve aver pensato Simona Halep, numero 2 del seeding, al quinto match point cancellato da quella Johanna Konta, numero 7 del tabellone e sua autentica bestia nera. Sì perché negli scontri diretti era proprio la britannica a condurre 3-0, con due dei precedenti disputati in questa stagione, uno a Miami, e il celebre quarto di finale giocato a Wimbledon, che costò il trono di numero 1 al mondo per la venticinquenne romena. Halep vince contro la tensione, dove per larghi tratti ha disposto a suo piacimento dell’avversaria, ma al momento di chiudere ha tremato e non poco. Quello che più conta però è la vittoria, da qui si deve ripartire per affrontare la semifinale e quel sogno di diventare la regina del ranking mondiale che continua a essere a portata di mano, così vicino ma che ad ora si è rivelato essere sempre troppo lontano. Nella prima partita la nativa di Sydney naturalizzata britannica parte bene portandosi subito avanti di un break, Halep è brava a ribaltare la situazione, arrivando a condurre 5-2. La romena ha nel nono game la possibilità di servire per il set, Konta le strappa il servizio, ma nel gioco successivo cede nuovamente la battuta e di conseguenza il parziale. Primo set Halep 6-4. 

Lo stesso andamento si ripete nella seconda frazione, Konta si porta avanti subito di un break, ma Halep tira fuori in assoluto il suo miglior tennis fatto di colpi profondi e solidi da fondocampo, che le permettono di arrivare fino al 4-1. Simona, in apparente controllo del match, serve per vincere il confronto nel nono gioco, si procura due match point, ma Konta tira fuori tutto quello che ha, annullando le possibilità di vittoria dell’avversaria e le strappa il servizio alla seconda palla break: 5-5. Johanna sente di poter cambiare l’inerzia dell’incontro, si procura due occasioni per andare a servire per il set, ma Halep supera il momento critico e annulla le palle break, mantenendo il proprio turno di servizio. Passata la paura, la numero 2 WTA va sullo 0-40 con altri tre match point, i quali anche in questa occasione vengono annullati da una Konta coraggiosa, che si rifugia miracolosamente al tie-break: la tensione la fa da padrona e blocca inspiegabilmente proprio Johanna, la quale incappa in errori banali. Simona ringrazia e si aggiudica il tie-break nettamente per 7 punti a 1 al sesto match point totale, tirando più di un sospiro di sollievo. È quindi Halep a completare il quadro delle semifinali in Ohio, dove affronterà la wild card Sloane Stephens, con la quale è in vantaggio 4-2 negli scontri diretti, con l’ultimo incrocio andato in scena poche settimane fa a Washington.

TERZO TURNO

J. Goerges b. [5] E. Svitolina 7-5 6-4 (Bruno Morobianco)

I sogni da numero 1 del ranking WTA per Elina Svitolina si infrangono nelle prime ore della mattinata americana e sono rinviati ai prossimi US Open. L’ostacolo ha un nome e cognome, la tedesca Julia Goerges, sfortunata finalista di ben tre tornei stagionali che ha rotto letteralmente le uova nel paniere per l’ucraina 5 volte trionfatrice in stagione, tra cui Roma. In campo il nadir e lo zenit del tennis al femminile. La partenza al servizio di Svitolina non è delle migliori, sarà una costante di tutto il suo incontro, vince i primi due turni di servizio in rimonta di due 15 annullando anche due iniziali palle break nel terzo gioco. La tedesca invece è stata impegnata nell’annullare la prima palla break dell’incontro grazie a una profonda prima scaccia pensieri, che le ha aperto spesso il campo quando non è arrivato l’ace, a fino primo set se ne conteranno ben 6 a referto.

Prese le misure per entrambe i turni di servizio procedono come da ordine, fino ai giochi finali in cui con un po’ d’affanno Svitolina è riuscita a portarsi sul 5-4 e ad avere perfino ben due set point magistralmente annullati da Goerges. La bella tedesca però al contrario dell’avversaria, nonostante qualche errore di misura, opportunamente trova il decisivo break per portarsi avanti 6-5 e di fare suo il primo set annullando 4 palle break, di cui 3 consecutive grazie alla ritrovata prima di servizio, oggi in giornata di grazia. La differenza nel primo set è stata nelle situazioni di break. Svitolina le ha sciupate tutte e 7, Goerges ne ha capitalizzata 1 su 4 ma letale.

Anche nel secondo set è l’ucraina al servizio, tenuto nei primi tre turni sempre col pericolo di break. Al contrario Goerges ha tenuto il servizio anche perché il temuto cambio di passo dell’avversaria non è arrivato e anche quando all’ottavo gioco Svitolina ha avuto l’opportunità del teorico 5-3 , Goerges si è fatta trovare pronta nel tenere il servizio. La legge del contrappasso ha permesso alla tedesca di capitalizzare alla sesta opportunità del secondo set il sorpasso e di vincere anche il secondo set col classico 6-4. Per Julia Goerges, un’altra vittima illustre tra le top ten, quando al primo turno ha eliminato Radwanska. Goerges sfiderà alle 23.30 italiane Sloane Stephens che ha superato in tre set la russa Makarova.

Risultati:

Quarti di finale

[4] G. Muguruza b. [8] S. Kuznetsova 6-2 5-7 7-5
[1] K. Pliskova b. [6] C. Wozniacki 6-2 6-4
[WC] S. Stephens b. J. Goerges 6-1 7-6(3)
[2] S. Halep b. [7] J. Konta 6-4 7-6(1)

Terzo turno

[1] K. Pliskova vs [Q] C. Giorgi 6-3 4-6 6-0
[WC] S. Stephens vs E. Makarova 2-6 6-3 6-4
J. Goerges b. [5] E. Svitolina 7-5 6-4

 

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