Rafa Nadal: “Mi rilasso così...”

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Rafa Nadal: “Mi rilasso così…”

Il numero uno del mondo racconta la sua passione per il mare e per la navigazione

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Nel numero uscito questo mese del magazine internazionale “Barche”, il direttore Francesco Michienzi ha fatto due chiacchiere con il sedici volte campione Slam Rafa Nadal. Da buon isolano infatti, Nadal ama il mare tanto che in estate l’abbiamo spesso visto passare il periodo di riposo a bordo della sua barca. Il mancino di Manacor si è regalato lo scorso anno il Monte Carlo Yachts 76, primo modello del marchio Monte Carlo Yachts, supportato dal gruppo francese Groupe Bénéteau, che è stato anche personalizzato secondo le sue esigenze. Ha parlato di questo e non solo nell’intervista di cui riportiamo un breve estratto.

Rafael, cosa rappresenta per te la barca? Un rifugio in cui ti isoli dal clamore del successo che ti circonda o la sintesi di uno stile di vita?
Un po’ entrambe le cose. Essere a bordo del MCY 76 mi dà la possibilità di evadere quando voglio. Mi piace stare in compagnia, ma allo stesso tempo ho bisogno anche di stare solo con me stesso e la barca me lo consente ogni volta che ne ho bisogno. Questo è molto importante per me. Amo il mare e potrei anche vivere al mare un giorno e passare quindi molto tempo a bordo. Adoro questo stile di vita.

Hai già posseduto altre barche? Come è iniziata la passione per la navigazione?
Sono a contatto col mare fin da piccolo, essendo cresciuto in un’isola, Maiorca, e avendo vissuto sempre tra Manacor e Porto Cristo. Mio padre ha sempre avuto una piccola barca e mi portava con lui a nuotare e a fare delle immersioni fin da quando ero bambino. Ho ancora un Riviera, con cui andiamo a pesca o a fare il bagno. Ho avuto anche un Princess V62, ma il Monte Carlo Yacht 76 è tutta un’altra cosa.

Timoni personalmente la barca?
Non ho la patente nautica e perciò ho un capitano, che è anche un mio grande amico. Quando sono con lui però posso timonare e mi diverto un sacco.

Quanto tempo passi in barca in un anno e con chi sei solito navigare?
Quando sono a casa passo sullo yacht la maggior parte del tempo. Per me è molto importante sapere di avere sempre la barca pronta che mi aspetta, così da potermi distrarre ogni volta che ne ho bisogno. Di solito sto con la mia famiglia e con la mia ragazza. Con gli amici tutti gli anni per una settimana facciamo il giro delle isole e ci divertiamo molto, ormai è tradizione. Con la mia ragazza cerco di trascorre periodi anche più lunghi. Mi piace anche passare del tempo con i miei cugini quando salgono a bordo, sono tredici, tutti tra i dieci e i quindici anni.

Qual è il tuo rapporto col mare? C’è un aneddoto significativo nella tua vita da armatore?
Devi sempre stare all’erta, perché le condizioni meteo possono cambiare e questo può farti vivere una situazione avventurosa. Questo mi piace, perché le cose accadono rapidamente e devi prendere le decisioni molto in fretta. Mi è successo tornando da Ibiza, con rotta Maiorca. Per un’ora e mezza abbiamo incontrato un mare molto mosso e le onde arrivavano in barca. È stata dura, ma alla fine ero felice per come lo scafo ha reagito in quelle condizioni, la barca ha resistito bene.

Facendo un parallelo, c’è qualcosa che accomuna la sfida sul campo da tennis una traversata in mare?
Sono due cose molto diverse per me. Forse se parlassimo di vela ci sarebbero. Ma non ho tempo per le regate. Mi piace la sfida, ma cerco di sfruttare le condizioni ideali quando vado in barca, in modo da potermi rilassare e anche divertire.

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