Per la prima volta dopo i problemi di salute, il presidente FIT Angelo Binaghi torna a parlare pubblicamente di tennis italiano e internazionale. Binaghi, intervenuto sull’emittente della federazione, ha innanzitutto annunciato grandi cambiamenti per il torneo di Roma: “Sono tornato a Roma per la prima volta dopo i problemi di salute per incontrare Angelo Palmieri. Abbiamo grandi novità per Roma, dal 2019, dopo la revisione del calendario ATP, il nostro torneo e quello di Madrid avranno 10 giorni in calendario con tabelloni a 96 giocatori (attualmente è a 64, ndr). Ma siccome nel calendario sono tre le settimane disponibili, resta da definire come collocare le date. Avremo l’ufficializzazione dell’upgrade quando uscirà il calendario definitivo durante le ATP Finals di Londra e credo che sarà un notevole successo per il tennis italiano”.
Accantonati i proclami romani, spazio al tennis internazionale: “Qualcuno ha criticato la posizione di Nadal in risposta, così fuori dal campo? Ha fatto semplicemente la cosa giusta nel piazzarsi così indietro. Rafa comunque ha due età, una anagrafica e l’altra tennistica, superiore a quella di Roger Federer, considerando il tipo di gioco più usurante dello spagnolo”. Chiaramente non potevano mancare i commenti sullo slam degli italiani: “La delusione principale è naturalmente stata Fabio Fognini, anche se nessuno ha detto due cose. E cioè che l’episodio più grave della sua carriera viene in un momento in cui aveva dimostrato una certa maturità, il 2017 era l’anno migliore per quel che riguarda il suo comportamento, fino a quel momento più maturo. Avevo detto già anche in passato che Fabio maturerà, ma senza illuderci che non ci saranno più episodi caratteriali. L’altro aspetto è che una multa da 100mila euro è insignificante, perché oltre al danno di immagine per lui Fognini ci rimette di continuo dal non saper gestire questi stati d’animo e intemperanze. Non è uno come John McEnroe che si caricava con certi comportamenti, Fabio si rende conto subito dello sbaglio, si pente e si deprime, poi ha un calo di rendimento nella partita e quindi nel corso della stagione il danno per lui diventa di milioni di euro di mancato guadagno. Ho avuto modo di sentire Fabio e l’ho trovato pentito, dispiaciuto e preoccupato. Il mio timore è che possano esserci strascichi per la parte finale della stagione”.
Sulla prestazione, invece, degli altri italiani solo parole positive: “Nel ranking ATP di questa settimana abbiamo sei giocatori nei primi 100 del mondo, un ottimo risultato per il nostro tennis, ma ce ne sono pure altri tre-quattro che possono riuscirci a breve”. E Sara Errani? “Avevamo davanti una delle giocatrici che ha segnato, sia a livello individuale che con la nazionale, gli ultimi dieci anni del nostro sport con un comportamento da donna sempre al di sopra di ogni sospetto, ecco perché ci è sembrato doveroso fare in modo che in questa vicenda Sara potesse difendersi nel modo migliore, affiancata da un team di avvocati e medici a supporto”.
Le ultime parole sono dirette alle Finals dei NextGen: “Con il progetto Next Gen siamo la testimonianza vivente che l’ATP stessa lo scorso anno aveva paura che Nadal e Federer non potessero tornare a giocare ai livelli del recente passato, idea smentita però dai fatti in questa stagione. Difficile pronosticare un lungo futuro di successi per questi campionissimi, il tennis ha bisogno anche della nuova generazione di talenti insieme alla rivalità fra Rafa e Roger. Per la prima edizione delle Next Gen Finals la biglietteria sta procedendo assai bene: per gli ultimi due giorni, venerdì e sabato, siamo già praticamente sold out…”