WTA Tokyo: Kato continua a sognare, quali-finale con Diyas

WTA

WTA Tokyo: Kato continua a sognare, quali-finale con Diyas

Il torneo delle qualificate mette in scena due semifinali equilibratissime: Diyas batte McHale, mentre in quasi tre ore la padrona di casa supera Fett

Pubblicato

il

 

Per la prima volta nella storia del Japan Women’s Open, torneo WTA International giunto alla sua nona edizione, la vincitrice sarà una tennista proveniente dalle qualificazioni. Entrambe le semifinali sono finite al terzo set e fino all’ultimo era impossibile fare pronostici. La favola della giovane Miyu Kato continua e domani, in una finale tutta asiatica, affronterà l’ex n. 31 Diyas. Proprio lei, Zarina Diyas, aggiunge il suo nome all’interno della lista delle tenniste che stanno avendo un rientro di successo in questo 2017. Dopo un infortunio al polso che l’aveva tenuta fuori per gran parte dello scorso anno, la kazaka torna a giocarsi una finale WTA dopo quella raggiunta nel 2014 proprio nel Japan Women’s Open – all’epoca si giocava a Osaka e perse da Stosur.

Zarina in semifinale ha affrontato per la seconda volta in carriera Christina Mchale e ha vendicato la sconfitta subita a Strasburgo nel 2014. L’americana oggi ha insistito molto sul rovescio delle sua avversaria e inizialmente sembrava essere una tattica proficua. Per due volte è passata in vantaggio di un break, ma in entrambi i casi si è fatta recuperare anche a causa della sua poca solidità alla battuta. Diyas ha iniziato a trovare coraggio con i suoi colpi e ha cercato più spesso la giocata vincente o quanto meno di variare il gioco scendendo a rete, venendo supportata anche dal pubblico presente. Come se non bastasse McHale ci mette del suo e, servendo nel decimo gioco, si fa recuperare da 40-0. La kazaka a suon di risposte vincenti di dritto arriva a set point e l’americana, dopo essersi difesa strenuamente, si distrae improvvisamente e commette un doppio fallo. Dopo 56 minuti di gioco la tennista qualificata vince il primo set 6-4.

Nel secondo set la n. 62 del ranking non guarda in faccia a nessuno e procede spedita verso un comodo 6-0, che sembrava prefigurare un epilogo simile anche nel parziale decisivo, dove si è portata avanti 3-1. La ventitreenne proveniente da Almaty, la città più popolosa del Kazakhstan, è riuscita a rimettersi in sesto continuando a spingere con il dritto e nel finale è stata lei a mettere a segno una striscia di 5 game consecutivi. Domani giocherà la sua quarta finale stagionale (le altre sono arrivate tutte nel circuito ITF).

Il tetto resta chiuso precauzionalmente anche per la seconda semifinale tra le due qualificate Jana Fett e Miyu Kato, entrambe al match più importante della loro carriera finora. Fett, croata di 20 anni, è quella che mostra subito maggior solidità nei colpi da fondo e anche molta più potenza, mentre la giapponese ventiduenne, specializzata in doppio, ha un gioco più liftato e variegato. Il pubblico non è particolarmente attivo in sostegno della sua compatriota, anzi a risuonare nell’Ariake Koroshiamu Arena sono soprattutto i “come on” di Fett. È proprio lei a chiudere il primo set 6-4 con il primo ace della sua partita, dopo un inizio di sbandamento dove aveva subito 2 break consecutivi. Nel secondo parziale Fett si porta subito avanti 4-1 e quando il match sembrava in dirittura d’arrivo, il gioco della n. 171 del mondo inizia finalmente a impensierire la croata.

Le parti conclusive del set iniziano ad avere connotati drammatici per Jana che sul 6-5 arriva persino a match point dove però commette doppio fallo e finisce poi per crollare nei tie-break, intrappolata dalla ragnatela fatta di beck di rovescio della sua avversaria. L’ultimo set prosegue sulla stessa linea di imprevedibilità di quello precedente mentre il livello di gioco sale ulteriormente. La n. 123 del mondo con estrema difficoltà si porta avanti 3-0 anche se la maggior potenza dei suoi colpi è evidente, così come la differenza nel numero di vincenti messi a segno; la giapponese comunque non dà segni di scoraggiamento, anzi non mostra alcuna emozione, e senza difficoltà apparenti recupera lo svantaggio. Ad avere difficoltà invece è Fett che viene colpita dai crampi (ricordiamo che è al suo settimo match in 7 giorni) e un breve massaggio col ghiaccio da parte della fisioterapista serve a poco. Dopo 2 ore e 56 minuti è tempo per Kato di mostrare la proprio gioia: con un rovescio vincente chiude 6-4 e raggiunge la prima finale WTA della carriera.

Risultati: 

[Q] Z. Diyas b. C. McHale 6-4 0-6 6-3
[Q] M. Kato b. J. Fett 4-6 7-6(1) 6-4

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement