Fognini battuto. Laver Cup: vince l'Europa di Federer (Cocchi), Federer e Nadal padroni del mondo (Mancuso)

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Fognini battuto. Laver Cup: vince l’Europa di Federer (Cocchi), Federer e Nadal padroni del mondo (Mancuso)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Fognini battuto. Laver Cup: vince l’Europa di Federer

 

Federica Cocchi, la gazzetta dello sport del 25.09.2017

 

Niente da fare per Fabio Fognini che ieri a San Pietroburgo (Rus, 1 milione di euro, veloce indoor) andava a caccia del sesto titolo in carriera contro il bosniaco Damir Dzumuhr, numero 55 al mondo. Fognini, dopo aver conquistato facilmente il primo set per 6-3 ha poi ceduto nettamente gli altri due parziali chiudendo il match in meno di due ore. Per il 25enne di Sarajevo si tratta del primo successo nel circuito maggiore. Fuori invece Roberta Vinci al 1 turno a Wuhan (Cina, 2.666.000 euro, veloce) battuta con un doppio 6-4 dalla McHale. LAVER Finisce con Nadal che salta in braccio a Federer per festeggiare e Kyrgios in lacrime consolato da McEnroe. Il Team Europe vince la prima Laver Cup a Praga battendo il Resto del Mondo per Europa 15 a 9. Decisivo l’ultimo match tra Federer e Kyrgios, con lo svizzero che si è anche trovato ad annullare un match point. Il prossimo anno la «Ryder Cup» del tennis si trsferirà negli Stati Uniti e si giocherà a Chicago.

 

Federer e Nadal padroni del mondo

 

Angelo Mancuso, il messaggero del 25.09.2017

 

Sono i Re Mida del tennis: quel che toccano diventa oro. Trentacinque titoli dello Slam in due: 19 per Federer e 16 per Nadal. E per la prima volta in assoluto nella stessa squadra e l’uno accanto all’altro in doppio nella Laver Cup. La chicca è andata in scena due giorni fa alla 02 Arena strapiena di Praga (83mila gli spettatori nell’intero week end) con il popolo tennistico incollato alla tv ad ammirare le due leggende viventi della racchetta in coppia: il sontuoso gancio mancino dello spagnolo e i tocchi sublimi dello svizzero. Avevano di fronte i due “bombardieri” Querrey e Sock e l’hanno spuntata (6-4 1-6 10-5) guadagnandosi una lunga standing ovation. E sempre King Roger, che ha fortemente voluto l’evento, ieri ha messo il sigillo alla vittoria dell’Europa sul Resto del Mondo (15-9) annullando un match point a Kyrgios (4-6 7-6 11-9) dopo che Rafa aveva ceduto a Isner (7-5 7-6). «Siamo molto soddisfatti per la riuscita del torneo, è stato bellissimo vedere il palazzetto sempre pieno», ha sottolineato il 36enne Fenomeno di Basilea. Se la prima edizione della Laver Cup è stato un successo di pubblico e mediatico (collegate le tv di 200 paesi) gran parte del merito è dei due eterni rivali. LA RIVOLUZIONE Il torneo si giocherà ogni stagione due settimane dopo gli US Open (nei 2018 la sede sarà Chicago) a esclusione degli anni olimpici. Europa contro Resto del Mondo in una versione tennistica della Ryder Cup di golf, con ogni squadra composta da 6 giocatori. Tra passato, presente e futuro: da Laver, che era in tribuna a godersi lo spettacolo, ai Next Gen Zverev e Shapovalov, passando per Borg e McEnroe (i due capitani) e per Federer e Nadal. Tre giorni di sfide (in totale 9 singolari e 3 doppi) con la formula di due set normali e un super tie-break a 10 punti al posto del terzo. Originale la formula: ogni vittoria al venerdì ha dato un punto, quelle al sabato due, quelle di ieri tre. Nuovi format spettacolari e coinvolgenti: incontri sprint per non annoiare e soddisfare le richieste delle tv, le esigenze dei nuovi media e coinvolgere il popolo dei Millennials. I REGOLAMENTI Un po’ quello che accadrà tra un mese e mezzo (7-11 novembre) a Milano con le Next Gen Atp Finals (in campo i migliori 8 Under 21 del ranking mondiale) durante le quali verranno sperimentate nuove regole. Partite al meglio dei 5 set, ma si aggiudica il set il primo a conquistare 4 game (eventuale tie-break sul 3-3) senza vantaggi. Il set più breve aumenterà il numero di momenti chiave nel corso delle sfide. In caso di parità nel game, non si giocheranno i vantaggi. La regola del no-let si applicherà anche ai servizi, il che aggiungerà un elemento di imprevedibilità in avvio di ogni punto. Alcune sono innovazioni credibili, altre un po’ meno. Ma per stare al passo con i tempi è giusto provarci senza bocciare a priori ogni tentativo. FOGNINI MANCA L’ACUTO Tornando al circuito ATP, il ligure era al primo torneo dopo gli spiacevoli fatti di New York: gli insulti alla giudice di sedia Louise Engzell e l’espulsione dagli US Open. E’ ancora in attesa di conoscere multa e possibili sanzioni disciplinari da parte dell’ITF e a San Pietroburgo ha pensato solo a giocare senza gesti di stizza o racchette per aria. Peccato per la finale persa da favorito contro Damir Dzumhur: 3-6 6-4 6-2 per il bosniaco. Sfumato per il momento il sesto titolo in carriera, il primo sul veloce.

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