ATP Shanghai: del Potro da grandi occasioni, cancellato Zverev

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ATP Shanghai: del Potro da grandi occasioni, cancellato Zverev

Del Potro sonnecchia nel primo set, poi sciorina una prestazione monstre al servizio e butta fuori Zverev, ora Troicki. Dimitrov non si ferma e trova Nadal. Cilic-Ramos nei quarti

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[16] J.M. del Potro b. [3] A. Zverev 3-6 7-6(5) 6-4 (da Shanghai, Vanni Gibertini)

La pioggia di mercoledì se n’è andata, ma non del tutto: sopra Shanghai c’è ancora una coltre di nubi grigie che ogni tanto fa cadere qualche goccia, proprio quello che non ci vuole per giocare sul cemento. Buon per noi che allo Shanghai Rolex Masters c’è un bel tetto retrattile e due campi indoor pronti ad essere usati alla bisogna. Dopo il semi-allenamento del primo turno, nel quale è rimasto in campo solamente quattro games prima del ritiro di Bedene, Zverev si trova a dover negoziare un terzo turno tutt’altro che agevole contro il sempre temibile Juan Martin del Potro.

Nella giornata il servizio dell’argentino si è dimostrato assolutamente incontrastabile per Alexander: solo 13 punti vinti (su 75) giocati, incluso il break ottenuto in apertura, ed alla lunga questa incapacità di giocare sulla battuta avversaria si è dimostrata fatale per il tedesco, che per quasi un’ora era comunque apparso in controllo quantomeno degli scambi da fondocampo.

La partenza del tedesco è fulminante: 12 punti a due nei primi tre giochi ed un 3-0 che segna il match. Sì perché i servizi dettano legge in questa partita, e le palle break sono più rare degli estimatori della Nazionale italiana di calcio. Zverev tiene il palleggio sul rovescio di del Potro, contenendo le sue sfuriate di diritto nei cambi di direzione ed usando sapientemente lo slice lungolinea e la palla corta. Il match sembrerebbe in pilota automatico se non per un dettaglio: sul servizio dell’argentino Sascha non riesce che a vincere pochissimi sporadici punti. Dopo il break al secondo game del match, del Potro tiene dieci dei successivi undici turni di battuta a zero, lasciando arrivare Zverev soltanto una volta a “trenta”.
Dopo il 6-3 nel primo set in favore del tedesco, il secondo arriva al tie break senza nemmeno un sussulto. Con le premesse di cui sopra non sorprende che sia del Potro ad ottenere il primo minibreak, portandosi sul 2-0 grazie ad un rovescio lungo di Sascha. Il pubblico, piuttosto sparuto all’inizio del match ma arrivato a riempire metà dell’anello più alto verso la fine, è nettamente dalla parte di del Potro, che però restituisce il vantaggio ottenuto con un errore di diritto sul 4-4. La svolta arriva due punti più tardi, quando sul servizio di Zverev l’argentino riesce a spostarsi nell’angolo sinistro per trovare un ottimo diritto “lungolinea anonimo” che di fatto gli vale il set.

Sascha sembra sempre più nervoso, la sua inabilità a contrastare il servizio avversario comincia a pesargli dal punto di vista psicologico, fino a che al quinto game si lascia sorprendere da un paio di rovesci lungolinea di del Potro e con tre errori gratuiti consecutivi cede la battuta da 40-15 e s’infuria distruggendo racchetta e cartelloni pubblicitari intorno alla sua sedia. La sua rabbia gli serve soltanto per mettere a segno quattro ace nel successivo turno di servizio e per annullare due match point sul 3-5, ma la partita rimane segnata, perché il servizio di delPotro per lui rimane tabù, e Palito può celebrare l’accesso ai quarti di finale dove troverà Viktor Troicki che ha battuto in due set John Isner.

In conferenza Zverev è tornato sull’argomento Finals, lui che in teoria dovrebbe prendere parte sia a quelle “dei grandi” che alle Next Gen. Al momento il tedesco non ha ancora preso una decisione.

[6] G. Dimitrov b. [10] S. Querrey 6-3 7-6(3) (CiCi)

Grigor Dimitrov fa 40, e segna un importante passo verso le Finals di Londra. Due set concreti per domare lo statunitense Sam Querrey, diretto contendente per il torneo di fine anno, e siglare la quarantesima vittoria dell’anno, il migliore in carriera da questo punto di vista. Partita gradevole seppur non spettacolare, è il bulgaro a fare di più: salvate due palle break in apertura, ottiene lo strappo nel quarto gioco e non si guarda più indietro fino alla fine del primo parziale. Ottima prova al servizio (dieci ace) e buona prova di solidità: nel secondo set Querrey tenta il colpo di reni e strappa il servizio, ma restituisce subito anche a causa di un dritto poco incisivo. Non succede più nulla fino al tie-break, che Dimitrov si aggiudica con un parziale di sei punti consecutivi dopo aver perso i primi due. Prosegue quindi l’ottima stagione di Grisha, che ha già vinto i tornei di Brisbane, Sofia e sopratutto Cincinnati, il suo primo Masters 1000 in carriera: adesso troverà il vincitore del match clou Foginini-Nadal.

[4] M. Cilic b. S. Johnson 7-6(1) 6-4 (Michelangelo Sottili)

È un ottimo Marin Cilic quello che supera per la quarta volta su quattro Steve Johnson e raggiunge i quarti di finale, uguagliando così il suo miglior risultato a Shanghai quando nel 2012 perse da Federer. Cilic è molto ordinato quando si entra nello scambio, paziente sui profondi rovesci slice americani e ottimo a manovrare il gioco; Johnson, invece, si sente costretto a forzare con il dritto appena può colpirlo per evitare di tornare in difesa sul suo lato debole. Ma i due omaccioni beneducati si dimostrano particolarmente attenti nello sfruttare al meglio i rispettivi turni di battuta: nessuno concede palle break e si arriva per la prima e unica volta ai vantaggi quando Steve serve sotto 4-5. Nel game successivo, sorprende un gesto di stizza, peraltro contenuto, da parte di Johnson che forse sente che l’equilibrio nel punteggio è solo illusorio. A confermare questa sensazione, le statistiche di fine set diranno che, sopra i cinque scambi, Marin ha vinto 15 punti su 21. Illusorio o meno, quell’equilibrio si rompe nel tie-break con Cilic che si aggiudica subito due punti in risposta, il primo chiudendo a rete lo scambio più interessante del set e l’altro grazie a un errore del dritto californiano in uscita dal servizio, e chiude 7-1. Il secondo set si decide già al terzo gioco: due dritti vincenti di Cilic, altrettanti errori con lo stesso fondamentale di Johnson ed è break. Le due opportunità per il 3 pari che Stevie riesce a guadagnarsi si rivelano semplicemente un’occasione per il croato di manifestare grande tranquillità e precisione nell’annullarle. Senza più concedere punti alla risposta, Cilic va a prendersi il match e domani troverà Ramos-Viñolas: 3-2 i precedenti in favore del croato.

Risultati (con accoppiamenti quarti)

[1] R. Nadal b. F. Fognini 6-3 6-1
[6] G. Dimitrov b. [10] S. Querrey 6-3 7-6(3)

V. Troicki b. [12] J. Isner 6-4 7-6(4)
[16] J. M. del Potro b. [3] A. Zverev 3-6 7-6(5) 6-4

[4] M. Cilic b. S. Johnson 7-6(1) 6-4
A. Ramos-Vinolas b. J.L. Struff 7-6(4) 6-4

R. Gasquet b. G. Simon 7-5 6-7(5) 6-3
[2] R. Federer b. [Q] A. Dolgopolov 6-4 6-2

 

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