Ferrero tasta il polso a Zverev: "Il successo è arrivato troppo in fretta"

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Ferrero tasta il polso a Zverev: “Il successo è arrivato troppo in fretta”

Lo spagnolo è al fianco del numero quattro del mondo dalla scorsa estate. “Il crollo di Londra gli servirà da lezione, nel 2018 deve imparare a sapersi gestire ai più alti livelli”

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Juan Carlos Ferrero ha iniziato in estate a prendersi cura di Sascha Zverev. L’ex numero uno ha curriculum, carisma ed esperienza per regolare il volume degli sbalzi d’umore del suo protetto. Perché una scalata al successo così rapida può provocare vertigini, specie se si è ancora Next GenDopo il crollo alle Finals,  Zverev non ha esitato a definire “una schifezza” il suo finale di stagione. Alti e bassi, certo. Ma serve equilibrio. “È stato un anno molto importante per Sascha”, ha dichiarato lo spagnolo ad atpchampionstour.com“Gli importanti successi che ha ottenuto sono arrivati tutti molto velocemente, un vortice anche emotivo che a volte ha faticato a gestire. Parte del mio lavoro è aiutarlo a rimanere in equilibrio quando le cose non vanno come vuole. Ciò migliorerà col tempo, ma sto cercando di accelerare tale processo. Deve continuare a crescere, continuare a fare esperienza”.

Ci può stare. Specie quando sei il più giovane a terminare una stagione tra i primi quattro del mondo dopo Djokovic nel 2007. L’annata appena conclusa per il ventunenne di Amburgo si può sintetizzare in una curva in costante ascesa fino ad agosto. Poi la fase down. Cinque i tornei vinti su tutte le superfici, solo Roger e Rafa hanno fatturato di più. Brillano in bacheca i Masters 1000 di Roma e Montreal, dove ha battuto in finale rispettivamente Djokovic e Federer. I match vinti sono stati 55 su 77 giocati. Le voci negative a bilancio arrivano dal cammino negli Slam (miglior risultato i sedicesimi a Wimbledon) e il cammino da settembre in poi (solo una volta in semifinale, a Pechino).

L’esperienza delle Finals, dove è stato il più giovane partecipante dal 2008, segna un prima e un dopo nella carriera di Sascha”, ha concluso Ferrero. “Il passaggio fondamentale per la sua carriera sarà imparare a saper gestire se stesso in contesti di così alto livello, altrimenti non si cresce.

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