In attesa di capire un po’ meglio come rientreranno i grandi nomi che nel 2017 hanno avuto impedimenti di varia natura (mi riferisco a Serena Williams, Sharapova, Kvitova, Azarenka), questa settimana vorrei provare a fare un ragionamento su tenniste meno celebrate, ma che penso potranno avere margini di crescita rispetto al 2017. Lascio fuori da queste considerazioni anche Kerber e Radwanska, per molte stagioni abituali frequentatrici della Top 10, che negli ultimi dodici mesi hanno subito una involuzione. Agnieszka forse distratta dal matrimonio, Angelique forse sazia per le enormi soddisfazioni raccolte nel 2016. Su queste grandi protagoniste della WTA ci sarà modo di tornare più avanti.
Per avere situazioni comparabili e non allargare troppo il ragionamento, mi sono dato un limite nella selezione delle giocatrici: non andare oltre il centesimo posto della classifica attuale. Come sempre in queste in casi le previsioni hanno una grande componente di aleatorietà, a partire dal fatto che nel tennis basta un infortunio, un malanno e la stagione può essere compromessa. Definite le “regole”, ecco i miei nomi, elencati in ordine rispetto al ranking.
Kaia Kanepi
ranking attuale: n° 99
Kanepi è nata il 10 giugno 1985, e aveva smesso di giocare a 31 anni appena compiuti (giugno 2016), a causa dei ripetuti problemi fisici: una costante di tutta la carriera. È stata lontana dalle competizioni quasi dodici mesi e la lunga pausa l’ha aiutata a rimettersi in salute. Quando è rientrata, nella seconda metà del 2017 è ripartita di slancio: è arrivata nei quarti di finale a Flushing Measows partendo dalle qualificazioni (dove era stata ammessa grazie al ranking protetto).
Numero 15 del mondo come best ranking (nell’agosto 2012), al momento non ha la mobilità di quel periodo, ma anche così la sua classifica attuale per me è sottostimata; in più nei primi cinque mesi del 2018 non ha punti da difendere. Per questo penso possa crescere, sempre che il fisico non cominci nuovamente a scricchiolare.
Aliaksandra Sasnovich e Aryna Sabalenka
ranking attuale: rispettivamente n° 88 e n° 73
Le due artefici dell’approdo in finale di Fed Cup della Bielorussia, una nazione che fino a qualche tempo fa si identificava solo in Azarenka. Con Vika bloccata dalla vicenda giudiziaria per l’affidamento del figlio, hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel 2017 soprattutto attraverso la competizione a squadre, ma non solo.
Accomunate dalla nazionalità, ma non dal tipo di tennis: la più leggera Sasnovich fa leva sulle qualità tattiche e sulla costruzione del palleggio per emergere, la più potente Sabalenka non ha quasi bisogno di sovrastrutture strategiche, visto che punta letteralmente a spazzare via le avversarie, attraverso l’aggressività e la pesantezza dei colpi.
Tutte e due hanno fatto intravedere livelli di gioco superiori alla loro classifica. A 23 anni Aliaksandra può puntare, se trovasse continuità, a un posto in top 50. Più difficile ipotizzare il limite per Aryna, visto che che si tratta di una giocatrice di appena 19 anni capace di mettere in campo una energia a volte quasi incontrollata, ma spesso anche incontrollabile per le avversarie.
Camila Giorgi
ranking attuale: n° 80
Leggendo i commenti su Ubitennis sappiamo che su Giorgi ci sono valutazioni contrastanti, spesso inconciliabili. Per quanto mi riguarda la considero una giocatrice con grandi potenzialità ma che nel tempo ha evidenziato due problemi di difficile risoluzione: una tendenza al braccino nei momenti importanti, e un fisico piuttosto fragile. Il numero 80 con cui ha chiuso la stagione è la conseguenza di un 2017 in cui spesso le sue condizioni non sono state ottimali. Per il 2018 penso che il discorso sia semplice: se riesce a ritrovare la salute per me vale sicuramente di più dell’ottantesimo posto nel ranking.
Belinda Bencic
ranking attuale: n° 74
Ex numero 7 del mondo nel febbraio 2016 a 18 anni, Bencic subito dopo il picco di classifica ha attraversato un lungo periodo di infortuni (a partire dal polso sinistro), che l’hanno fatta precipitare oltre il trecentesimo posto. Poi è rientrata nel settembre scorso e ha vinto tornei ITF in serie, recuperando una posizione sufficiente per essere ammessa negli Slam senza passare dalle qualificazioni. Anche su Belinda non credo ci sia molto da dire: a mio avviso se è sana vale una classifica ben più alta, e quindi nel 2018 il suo progresso dipenderà sostanzialmente dal poter giocare senza problemi fisici.
Naomi Osaka
ranking attuale: n° 68
Forse non riesco a essere obiettivo, perché mi faccio fuorviare da alcune doti di Osaka, sottovalutando invece i difetti, ma per me rimane una giocatrice da seguire con molta attenzione. Prima qualità: il suo modo di far viaggiare la palla che rimane tanto speciale quanto spettacolare: dritto, rovescio e anche un’ottima prima di servizio (ne sa qualcosa anche Federer). Per questo non posso credere che prima o poi non riesca a mettere a frutto il suo potenziale di colpitrice fuori dalla media. E lo dico pur essendo consapevole che deve cercare di migliorare nella mobilità, a rete, e nelle situazioni di gioco (offensive e difensive) costruite sulla verticale del campo. Se riuscirà a essere più convinta dei suoi mezzi penso sia comunque destinata a progredire.
Marketa Vondrousova e CiCi Bellis
ranking attuale: rispettivamente n° 67 e n° 60
Una ceca e una statunitense ma ugualmente compagne di doppio a Wimbledon e agli US Open 2017 (e già partner diverse volte anche da junior), sono le due più giovani Top 100 della WTA. Ma Vondrousova e Bellis non sono solo precoci, partono anche da un ottimo potenziale tecnico su cui costruire il futuro.
Giocatrici differenti che però mi sento in parte di accomunare, per un possibile limite ad altissimi livelli: un certo deficit di potenza. Del resto non sono due “gigantesse” (entrambe attorno al metro e 70) e non hanno un fisico superpotente. Ma a tennis a volte è sufficiente riuscire a togliere una frazione di secondo alle avversarie per diventare molto più incisive. Intendo cioè questo: se riuscissero a fare un passo in avanti nella conduzione del palleggio si troverebbero proiettate qualche decina di posizioni più in alto in classifica. Per me possono riuscire a farlo perché, sarò banale, l’età è dalla loro. E il talento anche.
Kristyna Pliskova
ranking attuale: n° 61
Non so in quanti fino a qualche stagione fa avrebbero pensato che le gemelle Pliskova si sarebbero trovate a distanza di qualche anno così lontane nei risultati. Ad esempio nel 2016: Karolina finalista agli US Open e invece Kristyna addirittura fuori dal tabellone principale, eliminata nelle qualificazioni. Lo dico perché fino al 2014 avevano avuto una carriera simile, da vere gemelle, in cui si erano superate reciprocamente. Karolina la prima a vincere uno Slam junior (Australian Open 2010), poi raggiunta da Kristyna (Wimbledon 2010). E viceversa: la mancina Kristyna prima a entrare nelle 100 WTA (gennaio 2013) in anticipo rispetto alla sorella oggi più famosa (top 100 nel marzo 2013).
La mia sensazione è che per tutte e due il principale freno a livello professionistico sia stata la paura di vincere, il famigerato “braccino”. Solo che poi Karolina ha imparato a tenerlo a bada, e anche a costruirsi una carriera di primissimo piano; Kristyna invece sembra faticare a liberarsi dai timori psicologici. Però rimane una tennista dalle notevoli potenzialità, con una delle migliori prime di servizio del circuito. Per questo mi aspetto che prima o poi riesca a progredire ancora, riavvicinandosi alla sorella.
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