WTA, chi migliorerà nel 2018?

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WTA, chi migliorerà nel 2018?

Da Aryna Sabalenka a Kristyna Pliskova, da Camila Giorgi ad Ashleigh Barty, le giocatrici che potrebbero crescere in classifica nel 2018

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In attesa di capire un po’ meglio come rientreranno i grandi nomi che nel 2017 hanno avuto impedimenti di varia natura (mi riferisco a Serena Williams, Sharapova, Kvitova, Azarenka), questa settimana vorrei provare a fare un ragionamento su tenniste meno celebrate, ma che penso potranno avere margini di crescita rispetto al 2017. Lascio fuori da queste considerazioni anche Kerber e Radwanska, per molte stagioni abituali frequentatrici della Top 10, che negli ultimi dodici mesi hanno subito una involuzione. Agnieszka forse distratta dal matrimonio, Angelique forse sazia per le enormi soddisfazioni raccolte nel 2016. Su queste grandi protagoniste della WTA ci sarà modo di tornare più avanti.

Per avere situazioni comparabili e non allargare troppo il ragionamento, mi sono dato un limite nella selezione delle giocatrici: non andare oltre il centesimo posto della classifica attuale. Come sempre in queste in casi le previsioni hanno una grande componente di aleatorietà, a partire dal fatto che nel tennis basta un infortunio, un malanno e la stagione può essere compromessa. Definite le “regole”, ecco i miei nomi, elencati in ordine rispetto al ranking.

Kaia Kanepi
ranking attuale: n° 99
Kanepi è nata il 10 giugno 1985, e aveva smesso di giocare a 31 anni appena compiuti (giugno 2016), a causa dei ripetuti problemi fisici: una costante di tutta la carriera. È stata lontana dalle competizioni quasi dodici mesi e la lunga pausa l’ha aiutata a rimettersi in salute. Quando è rientrata, nella seconda metà del 2017 è ripartita di slancio: è arrivata nei quarti di finale a Flushing Measows partendo dalle qualificazioni (dove era stata ammessa grazie al ranking protetto).
Numero 15 del mondo come best ranking (nell’agosto 2012), al momento non ha la mobilità di quel periodo, ma anche così la sua classifica attuale per me è sottostimata; in più nei primi cinque mesi del 2018 non ha punti da difendere. Per questo penso possa crescere, sempre che il fisico non cominci nuovamente a scricchiolare.

 

Aliaksandra Sasnovich e Aryna Sabalenka
ranking attuale: rispettivamente n° 88 e n° 73
Le due artefici dell’approdo in finale di Fed Cup della Bielorussia, una nazione che fino a qualche tempo fa si identificava solo in Azarenka. Con Vika bloccata dalla vicenda giudiziaria per l’affidamento del figlio, hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel 2017 soprattutto attraverso la competizione a squadre, ma non solo.
Accomunate dalla nazionalità, ma non dal tipo di tennis: la più leggera Sasnovich fa leva sulle qualità tattiche e sulla costruzione del palleggio per emergere, la più potente Sabalenka non ha quasi bisogno di sovrastrutture strategiche, visto che punta letteralmente a spazzare via le avversarie, attraverso l’aggressività e la pesantezza dei colpi.

Tutte e due hanno fatto intravedere livelli di gioco superiori alla loro classifica. A 23 anni Aliaksandra può puntare, se trovasse continuità, a un posto in top 50. Più difficile ipotizzare il limite per Aryna, visto che che si tratta di una giocatrice di appena 19 anni capace di mettere in campo una energia a volte quasi incontrollata, ma spesso anche incontrollabile per le avversarie.

Camila Giorgi
ranking attuale: n° 80
Leggendo i commenti su Ubitennis sappiamo che su Giorgi ci sono valutazioni contrastanti, spesso inconciliabili. Per quanto mi riguarda la considero una giocatrice con grandi potenzialità ma che nel tempo ha evidenziato due problemi di difficile risoluzione: una tendenza al braccino nei momenti importanti, e un fisico piuttosto fragile. Il numero 80 con cui ha chiuso la stagione è la conseguenza di un 2017 in cui spesso le sue condizioni non sono state ottimali. Per il 2018 penso che il discorso sia semplice: se riesce a ritrovare la salute per me vale sicuramente di più dell’ottantesimo posto nel ranking.

Belinda Bencic
ranking attuale: n° 74
Ex numero 7 del mondo nel febbraio 2016 a 18 anni, Bencic subito dopo il picco di classifica ha attraversato un lungo periodo di infortuni (a partire dal polso sinistro), che l’hanno fatta precipitare oltre il trecentesimo posto. Poi è rientrata nel settembre scorso e ha vinto tornei ITF in serie, recuperando una posizione sufficiente per essere ammessa negli Slam senza passare dalle qualificazioni. Anche su Belinda non credo ci sia molto da dire: a mio avviso se è sana vale una classifica ben più alta, e quindi nel 2018 il suo progresso dipenderà sostanzialmente dal poter giocare senza problemi fisici.

Naomi Osaka
ranking attuale: n° 68
Forse non riesco a essere obiettivo, perché mi faccio fuorviare da alcune doti di Osaka, sottovalutando invece i difetti, ma per me rimane una giocatrice da seguire con molta attenzione. Prima qualità: il suo modo di far viaggiare la palla che rimane tanto speciale quanto spettacolare: dritto, rovescio e anche un’ottima prima di servizio (ne sa qualcosa anche Federer). Per questo non posso credere che prima o poi non riesca a mettere a frutto il suo potenziale di colpitrice fuori dalla media. E lo dico pur essendo consapevole che deve cercare di migliorare nella mobilità, a rete, e nelle situazioni di gioco (offensive e difensive) costruite sulla verticale del campo. Se riuscirà a essere più convinta dei suoi mezzi penso sia comunque destinata a progredire.

Marketa Vondrousova e CiCi Bellis
ranking attuale: rispettivamente n° 67 e n° 60
Una ceca e una statunitense ma ugualmente compagne di doppio a Wimbledon e agli US Open 2017 (e già partner diverse volte anche da junior), sono le due più giovani Top 100 della WTA. Ma Vondrousova e Bellis non sono solo precoci, partono anche da un ottimo potenziale tecnico su cui costruire il futuro.
Giocatrici differenti che però mi sento in parte di accomunare, per un possibile limite ad altissimi livelli: un certo deficit di potenza. Del resto non sono due “gigantesse” (entrambe attorno al metro e 70) e non hanno un fisico superpotente. Ma a tennis a volte è sufficiente riuscire a togliere una frazione di secondo alle avversarie per diventare molto più incisive. Intendo cioè questo: se riuscissero a fare un passo in avanti nella conduzione del palleggio si troverebbero proiettate qualche decina di posizioni più in alto in classifica. Per me possono riuscire a farlo perché, sarò banale, l’età è dalla loro. E il talento anche.

Kristyna Pliskova
ranking attuale: n° 61
Non so in quanti fino a qualche stagione fa avrebbero pensato che le gemelle Pliskova si sarebbero trovate a distanza di qualche anno così lontane nei risultati. Ad esempio nel 2016: Karolina finalista agli US Open e invece Kristyna addirittura fuori dal tabellone principale, eliminata nelle qualificazioni. Lo dico perché fino al 2014 avevano avuto una carriera simile, da vere gemelle, in cui si erano superate reciprocamente. Karolina la prima a vincere uno Slam junior (Australian Open 2010), poi raggiunta da Kristyna (Wimbledon 2010). E viceversa: la mancina Kristyna prima a entrare nelle 100 WTA (gennaio 2013) in anticipo rispetto alla sorella oggi più famosa (top 100 nel marzo 2013).

La mia sensazione è che per tutte e due il principale freno a livello professionistico sia stata la paura di vincere, il famigerato “braccino”. Solo che poi Karolina ha imparato a tenerlo a bada, e anche a costruirsi una carriera di primissimo piano; Kristyna invece sembra faticare a liberarsi dai timori psicologici. Però rimane una tennista dalle notevoli potenzialità, con una delle migliori prime di servizio del circuito. Per questo mi aspetto che prima o poi riesca a progredire ancora, riavvicinandosi alla sorella.

a pagina 2: le giocatrici Top 50

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WTA Strasburgo, il tabellone: le prime due teste di serie sono Linette e Mertens, nessuna italiana presente nonostante l’ottima tradizione

A seguire, terza e quarta forza del seeding francese rispettivamente, la cinese Shuai Zhang e la croato-statunitense Bernarda Pera. Impossibilitata a difendere il titolo conquistato nel 2022 Angelique Kerber, impegnata con il primo bebè

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Magda Linette - Australian Open 2023 (foto Twitter @rolandgarros)

E’ in procinto, a partire dalla prossima settimana, di prendere piede quella che si prospetta una sette giorni ricca di bellezza tennistica sulla terra rossa del capoluogo della regione francese dell’Alsazia: il WTA 250 di Strasburgo.

Il torneo, che si svolge nello storico impianto del Tennis Club de Strasbourg, è giunto a quella che sarà la sua 37esima edizione dato che la fondazione e la conseguente introduzione nel Tour professionistico risale al lontano 1987.

Un albo d’oro di primissimo livello con fior fior di campionesse Slam

L’evento ha sempre goduto di un parterre de Roi – per dirla alla transalpina – grazie alla propria posizione strategica nel calendario anticipatrice del Roland Garros, l’appuntamento conclusivo di questa parte di stagione, ma soprattutto perché offre condizioni praticamente quasi del tutto assimilabili con quelle che poi si ritrovano allo Slam di Bois De Boulogne in termini di superficie e palle utilizzate.

 

Non a caso, infatti, l’albo d’oro può mettere in mostra nomi illustri del calibro di Jana Novotna, Lindsay Davenport, Steffi Graff, Jannifer Capriati o ancora Maria Sharapova. Ossia tutte campionesse Major che hanno scritto, di questo sport, pagine di storia eterna per poi giungere a tempi più recenti ed appurare come nulla sia cambiato: le ultime vincitrici della manifestazione sono manco a dirlo una campionessa del Roland Garros (2021) e, la detentrice del trofeo, una il cui palmares è sprovvisto proprio del “solo” Open di Francia per potersi fregiare del riconoscimento del Career Grand Slam.

Stiamo parlando di due mancine, la ceca Barbora Krejcikova e la tedesca Angelique Kerber. La 35enne di Brema, però, quest’anno non sarà ai nastri di partenza per difendere il titolo poiché affaccendata con la maternità, dato che meno di tre mesi fa è nata la figlia Liana e quindi la priorità assoluta al momento non può che essere direzionata verso la famiglia, con il tennis che inevitabilmente è scalato in secondo piano.

A guidare il tabellone dell’Internationaux de Strasbourg saranno la polacca Magda Linette, ad inizio anno spintasi clamorosamente sino alle semifinali dell’Australian Open ma ora alla ricerca di nuovi risultati che le ridiano fiducia dopo un periodo di forma abbastanza opaco, e la belga Elise Mertens.

La 31enne di Poznan ricoprendo il ruolo di prima testa di serie del tabellone, presiederà la parte alta del seeding e avvierà la sua campagna opponendosi alla rumena Cristina Bucsa; mentre a far compagnia alla 27enne di Lovanio – nella serata romana in campo per la finale di doppio (lei che è ex n. 1 di specialità) degli Internazionali BNL d’Italia in coppia con l’australiana Hunter per giocarsi il titolo al cospetto del forte duo a stelle e strisce Gauff/Pegula: n. 3 e n. 4 della classifica di doppio, prima accoppiata per quanto concerne la Race grazie anche alle due finali 1000 dell’anno con successo a Miami e KO a Madrid -. Nella metà bassa fra le altre sarà ai nastri di partenza pure Elina Svitolina, ancora in cerca della forma migliore dopo il ritorno nel Tour in seguito alla gravidanza prima e alle ripercussioni psicologiche del conflitto scoppiato in Ucraina poi.

Qualora Elise ed Elina vincessero i rispettivi match d’esordio, per Mertens l’avversaria è l’americana Katie Volynets, si incrocierebbero al 2°T.

Terza e quarta forza del main-draw, che vorranno certamente recitare un ruolo da protagoniste, saranno rispettivamente la cinese Shuai Zhang e la croata – naturalizzata statunitense – Bernarda Pera. Da segnalare anche, tra le giocatrici in odore di percorso importante, la recente semifinalista al WTA 1000 di Miami Sorana Cirstea e la svizzera Jil Teichmann, quest’ultima con l’obiettivo di dare linfa alla sua stagione dopo alcuni mesi di mero compitino: sono state sorteggiate in due lati diversi del tabellone, con la 25enne nativa di Barcellona pronta ad insidiare la favorita numero uno Linette partendo dal secondo spicchio; al contrario la rumena è stata dislocata nel terzo, il primo della parte sottostante.

Tante francesi, nessuna azzurra nonostante l’ottima tradizione

Infine evidenziamo, come sempre, la nutrita truppa francese al via: ben 6 giocatrici presenti nel tabellone principale di un torneo che in passato è stato testimone di tre conquiste casalinghe, Aravane Rezai – di origini iraniane – nel 2009, Alizé Cornet nel 2013 e l’attuale n. 1 di Francia Caroline Garcia nel 2016. L’unica di queste a ballare anche nel 2023 sarà la 33enne di Nizza, che debutterà con la bulgara Viktorija Tomova.

Mentre non ci sarà alcuna italiana a giocarsi le sua chances, nonostante l’ottima tradizione tricolore che può infatti vantare ben 5 allori: la prima in assoluto ad alzare il trofeo nella sede del Parlamento Europeo fu Sandra Cecchini nel 1988 alla seconda edizione dell’evento – e che fu finalista anche nella prima -, poi fu la volta della tripletta di Silvia Farina tra il 2001 e il 2003 e dulcis in fundo Flavia Pennetta nel 2012.

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Camila Giorgi riparte da Linz, per Trevisan doppia avventura a Doha e Abu Dhabi: il febbraio delle tenniste italiane

Dopo un Australian Open non proprio esaltante, ecco le partecipazioni azzurre ai tornei WTA di febbraio.

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Mettersi alle spalle l’Australian Open, tuffarsi in un febbraio che deve servire a trovare conferme per Camila Giorgi e Jasmine Paolini, ad accumulare ancor più punti in vista di Indian Wells e Miami per Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Sullo sfondo c’è anche la voglia di Sara Errani di tornare tra le prime 100 nel ranking WTA.

Le belle notizie dal tennis femminile, in questo avvio di 2023, sono arrivate proprio da Giorgi e Paolini. Il cammino della n. 69 del ranking all’Australian Open si è interrotto al terzo turno per merito di Belinda Bencic, testa di serie n. 12. Un’eliminazione in due set, dopo le vittorie su Pavlyuchenkova e Schmiedlova, ma che hanno dato indicazioni importanti su un percorso positivo da intraprendere in questo 2023. Sconfitta nettamente da Ljudmila Samsonova al primo turno a Melbourne, Jasmine Paolini è in corsa per una semifinale al WTA di Lione. Avversaria odierna, Caroline Garcia, beniamina di casa.

Il gennaio di Lucia Bronzetti è stato esaltante nella United Cup, competizione che ha galvanizzato la n. 62 del ranking, uscita, però, al primo all’Australian Open Siegemund in tre set.

 

Il match più esaltante fin qui disputato dalla n. 1 del tennis femminile, Martina Trevisan lo ha disputato alla United Cup. La vittoria in tre set su Maria Sakkari è stato un gran sussulto in questo nuovo anno. Male all’Australian Open, uscita al primo turno contro Anna Schmiedlova.

Sarà ancora il cemento il grande protagonista nei tornei femminili di tennis del mese di febbraio.

Dal 6 al 12 si giocherà contemporaneamente ad Abu Dhabi e a Linz.

Nel tabellone principale di Abu Dhabi l’Italia sarà rappresentata da Martina Trevisan. Ons Jabeur ha, invece, annunciato il forfait: sarebbe stata la testa di serie n. 1 del ranking.

In Austria, invece, al WTA di Linz ci saranno Lucia Bronzetti e Camila Giorgi. La partecipazione di Sara Errani, invece, passerà dalle qualificazioni.

Dal 13 al 19 febbraio si giocherà a Doha. Già in tabellone Martina Trevisan, dovrà affrontare le qualificazioni Jasmine Paolini.

Il febbraio delle principali tenniste italiane.

6/12 febbraio: Trevisan ad Abu Dhabi, Bronzetti e Giorgi a Linz, Errani alle qualificazioni

13/19 febbraio: Trevisan e Paolini a Doha

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United Cup: delusione Australia, ottimo avvio per Grecia, USA e Svizzera. Wawrinka sorprende Bublik

Kvitova regala l’unico punto alla Repubblica ceca. Tsitsipas e Sakkari brillano anche in doppio. Disfatta argentina contro la Francia

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Stan Wawrinka - United Cup 2022 (Twitter @UnitedCupTennis)

In attesa dell’esordio di Nadal e Zverev in programma domani, ecco i risultati definitivi dopo le prime due giornate di gioco alla United Cup. Non c’è solo il successo dell’Italia sul Brasile, di cui vi abbiamo parlato qui.

Grecia – Bulgaria 4-1

Kuzmanov – Pervolarakis 6-1, 6-1

 

Sakkari – Tomova 6-3, 6-2

Sakkari/Stefanos Tsitsipas – Topalova/Andreev 6-4, 6-4

La Grecia si aggiudica la sfida con la Bulgaria nel primo turno di United Cup per 4-1. La Bulgaria rispetta il pronostico nella sfida tra Dimitar Kuzmanov, n. 196 del ranking, e Michail Pervolakis, n. 504. Il doppio 6-1 dà coraggio ai bulgari che riaprono il computo complessivo della sfida. Ma poi ci pensano i rispettivi n. 1 ellenici del maschile e femminile a dare la sterzata decisiva alla sfida. Vince Maria Sakkari agevolmente in due set su Viktorya Tomova, 6-3, 6-2. Poi in coppia con Strefanos Tsitsipas, la greca dà spettacolo e con un doppio 6-4 si pensa al turno successivo. Debole nelle seconde linee, con Sakkari e Tsitsipas la Grecia può dir la sua nella competizione.

USA – Repubblica Ceca 4-1

Kvitova – Pegula 7-6, 6-4

Tiafoe – Machac 6-3, 2-4 ret Machac

Pegula/Taylor Pegula – Bouzkova – Lehecka 2-6, 6-3, 10-7

Ottimo il debutto nella competizione per gli statunitensi. La sconfitta in due set di Pegula contro Kvitova alla fine risulterà ininfluente. Decisivo il tie-break del primo set, in cui Petra annulla ben tre set point alla sua avversaria. Machac è costretto sul più bello al ritiro nella sfida con Tiafoe. Sotto di un set, ma avanti di un break, il ceco è costretto al forfait per una distorsione alla caviglia destra. Il doppio se l’aggiudica la coppia composta da Jessica e Taylor Pegula.

Francia – Argentina 4-0

Garcia – Podoska 6-2, 6-0

Mannarino – Coria 6-1, 6-0

La vittoria della Francia sa di rivincita mondiale nei confronti dell’Argentina. Dal campo di calcio a quello di tennis, dal Qatar all’Australia, stavolta sono i transalpini a gioire e anche abbastanza nettamente lasciando soli tre game ai singolari odierni. Rullo compressore Caroline Garcia, n. 4, supera Nadia Podoska, n. 195, per 6-2, 6-0. Adrian Mannarino, n. 46, la imita battendo Federico Coria, n. 75, 6-1, 6-0, il tutto in 2he10’ complessivi.

Australia Gran Bretagna 1-3

Dart – Inglis 6-4, 6-4

Kubler – Evans 6-3, 7-6(3)

Momento decisamente sfortunato per l’Australia, data da molti per favorita nella competizione. Il forfait di Kyrgios e successivamente quello di Tomljanovic, per un problema al ginocchio sinistro, hanno cambiato l’inerzia del confronto con la Gran Bretagna. In svantaggio 0-2, è toccato a Maddison Inglis, n. 180 del mondo, affrontare Harriet Dart, n. 98 del ranking Wta. Doppio 6-4 e semaforo verde per i britannici. Inutile ma comunque rocambolesca la sconfitta di Evans contro Kubler. Sotto di un set, nel secondo parziale il britannico si è fatto rimontare da 5-0, perdendo in malo modo al tie-break.

Svizzera – Kazakhistan 4-0

Teichmann – Kulambayeva 6-3, 6-2

Wawrinka vs Bublik 6-3, 7-6(3)

Tutto facile per la Svizzera. Stan Wawrinka (n. 148) soffre nel secondo set contro il talentuoso Alexander Bublik, n. 37. Ricambio generazionale? Non ditelo al buon vecchio Stan che porta a casa il punto decisivo per il passaggio del turno dei rossocrociati. Bene anche Jil Teichmann, n. 35, nel singolare femminile contro Zhibek Kulambayeva, n. 441, che viene sconfitta 6-3, 6-2.

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