Il Bagel del secondo turno e mezzo: banalità

Australian Open

Il Bagel del secondo turno e mezzo: banalità

Seppi fa contento Montale. Christos Kyrgios e McEnroe, l’arguzia di Nadal e Federer

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Prosegue con gran successo di pubblico e critica questa edizione degli Australian Open, già allineate per quanto riguarda la parte alta agli ottavi di finale. La testa di serie numero uno Rafael Nadal ha disposto di Dzumhur lasciandogli appena cinque giochi: un trenino, un mazzo di carte, i lego, il piccolo chimico e l’allegro chirurgo. Lo spagnolo pare ora lanciato alla conquista del suo quarto di tabellone, anche se altrettanto in forma sembra essere il suo potenziale avversario, il croato Cilic. Il campione di Medjugorje è tenuto sotto stretta osservazione in Australia, anche se nella fredda e gelida Europa in gennaio non è mai visto come una vera minaccia. Il Marin d’inverno è un pensiero che nessuno mai considera. Nadal da par suo pare inscalfibile. Intervistato fine partita sulle condizioni di gioco, lo spagnolo ha smorzato i toni sul rovente capitolo delle condizioni atmosferiche: “Per fortuna c’è un clima secco. Sapete, non è tanto il caldo ma l’umidità… E comunque basta bere in abbondanza, quando si ha sete non c’è niente di meglio di un buon bicchiere d’acqua”.

Se il campione manacoregno fa buon viso a cattivo gioco, metà del circuito ATP è sul piede di guerra a causa delle condizioni di gioco rischiose per la salute. “Non ci sono più le mezze stagioni” si è lamentato Novak Djokovic. E già qualcuno punta il dito contro Roger Federer, apparentemente favorito dall’organizzazione che lo fa giocare sempre di sera. “Ormai non c’è più rispetto per gli anziani”, ha detto la leggenda svizzera rispendendo la polemica ai mittenti. Chris Kermode è intervenuto nella vicenda cercando di smorzare i toni: “Sono regole del Marketing, dobbiamo mettere in prime time chi ci garantisce afflusso di pubblico. C’è la crisi…”. E infatti già diversi spettatori si son lamentati: “Una volta con diecimila lire si guardavano Borg e Mac e adesso con 10 euro non ci compri neanche un lecca lecca” ci ha confidato uno spettatore appena sceso dal tram navetta, che una volta almeno arrivava in orario.

Tornando al tennis giocato, sono state giornate di spettacolo al Melbourne Park, il meraviglioso complesso sportivo a due passi dal Business District, dove una volta era tutta campagna. Al maschile è caduta la prima vera testa di serie: David Goffin, l’uomo che si crede al di sotto del tennis, è incappato in una giornata no al cospetto del sempre insidioso Benneteau. Solo sul finire del quarto set il vallone ha messo su i suoi rinomati occhi della pecora, ma non sono bastati. Nella stessa parte di tabellone va alla grande Novak Djokovic, che sfiderà Ramos per garantirsi l’ottavo contro il vincente fra Chung e Zverev; evidenti i progressi di Nole fra cui un nuovo movimento al servizio. L’atleta di Belgrado mantiene riserbo sui segreti di questo cambio, dovuto al recente infortunio, ma i più bravi hanno già riconosciuto la mano di due suoi ex allenatori: Boris Becker che lo ha invitato, per ridurre i rischi di infortunio, ad alzare il gomito. E Riccardo Piatti che lo ha aiutato nella costruzione del movimento. “Mi sento molto bene con questo nuovo servizio di Piatti” ha fatto trapelare il 6 volte campione di Melbourne.

Agli ottavi è già approdato invece il beniamino di casa Nick Kyrgios. “The Linquent”, come è vezzosamente chiamato dalla stampa locale, ha sconfitto Tsonga al termine di un match tirato. L’australopigreco nel primo turno ha dovuto anche fare i conti con Jamie Chu, un comico (?), artista (??) e YouTuber (!!!) australiano che lo ha disturbato al servizio durante il match con Dutra Silva, simulando i rumori di un amplesso. L’atteggiamento di Chu è piaciuto poco a Kyrgios e ai suoi familiari, e ora le autorità australiane temono che il coito di Chu possa essersi interrotto in una discarica alla periferia di Melbourne.

Copertine anche per il fratello di Nick, rimbrottato dall’organizzazione per aver sfoggiato una maglietta sponsorizzante un sito di scommesse. Christos Kyrgios se l’è cavata promettendo di non farlo più, ma già in molti si sono scagliati contro di lui. L’ex campione Joh McEnroe, convinto che sotto i panni del fratello di Nick si nasconda in realtà un insider trader dei potenti bookmakers, ha accusato “You cannot be Kyrgios”. L’eventualità che il pelato ciccione inquadrato sia davvero il fratello di Nick sono quotate 13/8 su Betfair.

Chiudiamo con il capitolo degli italiani. Un meraviglioso e mai domo Andreas Seppi si è garantito gli ottavi di Melbourne per la quarta volta battendo Ivo Karlovic: l’altoatesino ha avuto ragione dell’altissimocroato solo al quinto set, guadagnandosi i complimenti di tutta l’Italia tennistica. Sarà felice in cielo anche Eugenio Montale: il premio Nobel ligure, grande amante di tennis e soprattutto di Andreas, compose negli ultimi anni di vita, in onore delle performance Melbourniane del nostro portacolori, la celebre raccolta Aussie di Seppi, già citata su questo sito. La novità è che è da poco stato ritrovato uno dei suoi poemi segreti, una velata accusa ai tifosi coi quali Montale soleva discutere sui forum di tennis, colpevoli di andare troppo spesso off-topic nei commenti. È con questo straordinario ritrovamento, I tabelloni, da Aussie di Seppi, che vi salutiamo dandovi appuntamento alla prossima puntata

“Ascoltami, i tifosi laureati,

si muovono soltanto fra i tennisti

Dai nomi poco usati: Sela, Peliwo e Bhambri.

Io per me amo i fan che guardano agli erbosi

Campi dove in pozzanghere

Di sudore agguantano i ragazzi

Qualche sparuto Arguello.

Lungi le sequele che rompono i ciglioni,

discettano di Dustin e le canne

e fanno la polemica dei tabelloni”.

E. Montale: I tabelloni (da Aussie di Seppi)

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