Hai avuto molte occasioni nel primo set e lo hai perso, ma sei riuscito a lasciartelo alle spalle. Come è stata mentalmente la partita?
Difficile, molto difficile. Avrei dovuto vincere il primo set, avrei dovuto perdere il terzo e vincere più rapidamente il quarto. Ci sono stati un sacco di alti e bassi. Ovviamente perdere il set, dopo essere stato avanti 5-2, mi ha messo in una situazione insidiosa. Le cose sono cambiate in quel momento e io ho cercato di concentrarmi sul mio piano di gioco e su ciò che so fare meglio, anche se lui aveva iniziato a giocare meglio.
Ormai sei abituato ad arrivare alla seconda settimana degli Slam. È ancora emozionante per te o è scontato?
È molto eccitante. Ho lavorato bene durante l’off season e i risultati si vedono in campo. Non do per scontato di raggiungere la seconda settimana di uno Slam, di qualunque Slam, e cerco di sfruttare tutte queste occasioni meglio che posso.
Su cosa hai lavorato durante l’inverno?
Ho modificato leggermente il movimento del servizio. Alla fine dell’anno lo abbiamo analizzato, abbiamo deciso di provare qualche aggiustamento e per ora mi sto trovando molto bene. In più sto cercando di essere più aggressivo e di giocare più vicino al campo. Quando gioco contro ottimi difensori per me è difficile tenere la palla in gioco per dieci o quindici colpi consecutivi, quindi sto cercando di migliorare sotto questo aspetto.
È un periodo di cambiamento nel tennis per quanto riguarda le regole. L’anno prossimo pare che le teste di serie verranno ridotte a sedici. Che ne pensi? Sei un tradizionalista o ti piace come stanno mutando le cose?
Sono un tradizionalista, ma mi piacciono questi piccoli cambiamenti. Ad esempio girava voce che oltre al warm up clock avremmo avuto anche uno shot clock, ma lo hanno rimosso. Sarebbe stata una buona cosa invece, per permettere ai tifosi e ai giocatori di abituarsi. Presto o tardi lo introdurranno, ma non è un problema. Credo che possa essere interessante per il pubblico. Per quanto riguarda le teste di serie, non credo che ridurle sia un beneficio per i tornei dello Slam. Il tabellone è enorme e credo che il seeding dovrebbe rimandare così com’è.
In questi anni dopo la vittoria agli US Open hai continuato ad avere successo. Sei stabilmente presente in top-10 e al Masters e hai raggiunto una finale in Coppa Davis e a Wimbledon. Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Il mio obiettivo è vincere uno Slam. Anche più di uno andrebbe bene (sorride). Guardando al ranking, l’anno scorso ho finito la stagione al numero 6, dopo essere stato anche 4 e 5. Mi piacerebbe chiudere quest’anno tra i primi cinque.
