La rivoluzione (ri)parte dal Roland Garros

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La rivoluzione (ri)parte dal Roland Garros

L’edizione del centenario della morte di Roland Garros (chi era costui?) annuncia grandi novità, alcune affascinanti. Altre, specie nel regolamento, poco convinte

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Probabilmente anche quest’anno Roger Federer non calcherà la terra rossa di Parigi, ma il Roland Garros 2018 resta pur sempre un appuntamento irrinunciabile, non solo perché è uno dei quattro tornei del Grande Slam. Anche l’atmosfera che si respira a Porte d’Auteuil, tra mondanità ed entusiasmo, è un elemento distintivo del torneo. Le iniziative a margine dei match non mancano e attraverso un dettagliato comunicato stampa, la Federazione francese ha annunciato le novità – di qualunque tipo – in programma per l’edizione 2018 dello Slam parigino.

Il grande Roland Garros, “l’uomo che ha flirtato con le nuvole
La Federtennis d’oltralpe celebrerà Roland Garros nel centenario della morte. L’aviatore transalpino a cui è intitolato lo Slam parigino raggiunse la notorietà sorvolando nel 1913 il Mediterraneo, da Saint-Raphael a Tunisi. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, considerato il più grande pilota del mondo, prese parte al conflitto, diventando di fatto il primo celebre pilota militare. Prigioniero di guerra sul fronte tedesco, trovò la morte in battaglia nel 1918. Cento anni dopo, il Major francese lo ricorderà con una mostra nel museo del torneo e con un libro commemorativo.

Il poster ufficiale: la prima volta di un’artista francese
Non è un gadget come gli altri. Il poster ufficiale del Roland Garros è l’immagine con cui la Federazione vuole che questa edizione sia ricordata. L’anno scorso, su uno sfondo rigorosamente rosso ocra, si stagliava l’ombra capovolta di un giocatore impegnato al servizio. Un souvenir davvero molto bello (tra i pochi dal prezzo accessibile, 12 €), che ha riscontrato un grosso successo di pubblico e ha suggerito agli organizzatori di dare continuità di contenuto. L’artista parigina Fabienne Verdier (per quanto risulti strano nella terra degli sciovinisti…) è la prima francese della storia a disegnare il poster del torneo. Su sfondo rigorosamente rosso ocra, una pallina dai contorni resi indefiniti dalla velocità del movimento, rimbalza e prende una traiettoria imprevista: “Ho immaginato uno di quei rimbalzi irregolari che portano chi sta dall’altra parte della rete a superare se stesso per fare un passo in più per vincere qui a Parigi”, ha dichiarato con convincente enfasi l’artista.

Il libro fotografico ufficiale
Ogni anno, la Federazione pubblica un volume artistico, lasciando ai fotografi carta bianca su cosa immortalare. Per questo, ovviamente, ciò che ammireremo su questo libro è top secret (per meglio dire del tutto ignoto, alla stessa Federazione in primis). L’edizione del 2017 ha alternato scatti dettati da due focus differenti. Céline Clanet si è concentrata sulle varie zone di Bois de Boulogne, i campi, gli stand, i vialetti, gli studi televisivi, e su giocatori, addetti del torneo e spettatori. Jerome Byron ha invece immortalato l’aspetto architetturale, a metà tra astrazione e realtà, cercando di coinvolgere emotivamente il lettore.

Il sorteggio dei tabelloni non sarà più di venerdì…
Cambio di giorno e orario per il sorteggio, che quest’anno avverrà Giovedì 24 Maggio, alle 19, anziché il Venerdì come da tradizione, per venire incontro all’impazienza degli appassionati. L’aspetto però più strategico è indubbiamente la location, l’elegante e suggestiva Orangery, sita proprio in quelle Serres d’Auteuil che hanno costituito il principale oggetto di polemica e prolungati rinvii dei lavori di ampliamento dell’impianto per via delle forti resistenze ambientaliste.

Tempi tra un punto e l’altro più controllati, forse…
La Federtennis transalpina spiega che tra un punto e l’altro il giocatore al servizio avrà a disposizione 25 secondi, 5 in più di quelli concessi gli scorsi anni. Subito dopo si annuncia che il pubblico potrà verificare il rispetto degli stessi osservando il countdown su un tabellone elettronico. Peccato che questo tabellone scomparirà dai campi al termine delle qualificazioni, con buona pace della parità di trattamento tra i big e i comuni mortali…

Il riscaldamento dai secondi contati
Il controllo sarà invece sicuramente rigoroso nella fase di riscaldamento, perché far aspettare troppo il pubblico pagante con i giocatori già in campo non può essere accettabile per chi organizza uno Slam. Quando entrambi i giocatori avranno raggiunto le loro sedie, avranno un minuto per raggiungere a rete il giudice di sedia per il lancio della moneta. A quel punto avranno a disposizione 5 minuti per il riscaldamento, al termine del quale dovranno iniziare il match nel giro di 60 secondi. A differenza della tempistica tra un punto e l’altro, il tabellone segnatempo non sparirà dai campi alla fine delle qualificazioni.

Il nuovo Villaggio
Ubicato tra il Phlippe Chatrier e il Suzanne Lenglen, il nuovo Villaggio permetterà ai fortunati visitatori di poter assistere dal vivo ai match dei campi 7 e 9, che si trovano esattamente davanti alla struttura. L’esclusività di questo luogo è evidenziata dal vetro lungo 50 metri e alto 8 che garantisce tranquillità senza penalizzare la visibilità verso l’esterno.

Tre campi nuovi di zecca
Il torneo 2018 vedrà il debutto del Campo 7 (1500 posti a sedere), del Campo 9 (550) e del più periferico Campo 18, che compensa la lontanza dai campi principali con l’ampia capacità, potendo ospitare fino a 2200 spettatori (è di fatto il quarto campo più grande del torneo dopo i tre veri e propri stadi, ovvero lo Chatrier, il Lenglen e il Campo 1).

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