Cilic gela la Croazia: "Se quest'anno vinciamo, non gioco più in Davis"

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Cilic gela la Croazia: “Se quest’anno vinciamo, non gioco più in Davis”

Al termine del vittorioso incontro nella prima giornata dei quarti di finale del World Group, il n.1 croato sorprende tutti. E sul nuovo format della Davis dice: “Una buona cosa”

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dal nostro inviato a Varazdin

Nella conferenza stampa di venerdì, dopo la netta vittoria per 6-2 6-1 6-2 di Marin Cilic contro Dmitry Popko (“Credo di aver vinto così nettamente un altro paio di volte, lo scorso anno in Colombia e ancora prima con il Cile” ha osservato il tennista croato, dimostrando di avere un’ottima memoria visto che effettivamente al colombiano Gonzales lo scorso settembre lasciò sei games e al cileno Capdeville addirittura due in meno nel marzo del 2009), nel primo match della sfida tra Croazia e Kazakistan, l’atmosfera era piacevolmente distesa. Del resto il rapporto tra il n. 1 croato e la stampa del suo paese è ottimo, tanto che ad un certo punto sembrava quasi una chiacchierata tra amici e si discorreva tranquillamente in croato, dato che i giornalisti kazaki avevano dichiarato di non essere interessati alla traduzione delle domande dei colleghi locali (e delle relative risposte) e l’unico giornalista accreditato di un paese terzo (chi scrive) l’idioma locale lo conosceva.

Così, dopo una breve analisi del match appena vinto, si era passati a commentare i record di Cilic nella manifestazione, in particolare il fatto che dopo essere diventato lo scorso anno il singolarista croato più vittorioso, ora è anche ad una sola vittoria dal record assoluto di vittorie di Ivan Ljubicic (36 a 35). Che potrebbe dunque già eguagliare in questa sfida, battendo Kukushkin nel primo match della terza giornata. “Non inseguo i record, ma è bello sapere che ‘duro’ da così tanto in Coppa Davis. Sto provando a sfruttare al massimo questa settimana e questi match, per me e per la squadra. Sfruttando il tutto anche come un modo per iniziare la preparazione alla stagione sulla terra. Ho inoltre la sensazione di riuscire a godermi molto più di prima la Coppa Davis, sono più rilassato e veramente non vedo l’ora che arrivi questa settimana in nazionale. Specialmente quest’anno, che sono convinto possiamo andare molto ma molto avanti ha commentato al riguardo il finalista degli Australian Open.

Insomma, in questo clima sereno e rilassato, con Cilic che dichiara di trovarsi a meraviglia in nazionale, niente faceva presupporre che con la frase successiva il campione croato avrebbe lasciato i giornalisti del suo paese senza paroleNel caso in cui quest’anno riuscissimo a conquistare la coppa Davis, allora nei prossimi anni mi dedicherò alla mia carriera in singolare, privilegiando il riposo e sfruttando questi periodo per prepararmi ancora meglio per i tornei”. Un fulmine a ciel sereno in Croazia, a giudicare dai commenti successivi in sala stampa, che ovviamente è subito rimbalzato su tutte le pagine sportive (cartacee e on-line) nazionali.

Il primo giornalista croato che si è ripreso dallo shock è riuscito poi a chiedere al 29enne tennista di Medjugorje cosa ne pensasse della tanto discussa proposta di cambiamento del format della manifestazioneSecondo me è una cosa buona, l’unico aspetto negativo è il fatto che non si potrà giocare in casa, davanti il proprio pubblico. Ma c’è l’aspetto economico, bisogna tenerne conto: una federazione come la nostra potrebbe guadagnare quello che adesso – indipendentemente dal fatto che perda al primo turno o arrivi in finale – guadagna in due o tre anni. È arrivato il momento di cambiare qualcosa”. Un cambiamento che però Cilic pare intenzionato a non sperimentare in prima persona.

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