ATP Marrakech: Fabbiano non supera l'ostacolo Gasquet. Simon annulla MP

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ATP Marrakech: Fabbiano non supera l’ostacolo Gasquet. Simon annulla MP

Thomas si ferma a due punti dal secondo set. Match folle tra Simon e Paire. Arnaboldi entra in tabellone

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Con una settimana di ritardo rispetto alla WTA per far spazio alla Coppa Davis e a tie all’ultimo sangue con appropriata cornice (Spagna-Germania, per dire) messi a rischio da po’ di soldi (una montagna di soldi, ok), comincia per i maschietti la stagione sulla terra battuta. Anche se qualcuno si era già sporcato i calzini di rosso nel febbraio sudamericano, l’onore di inaugurarla ufficialmente, sfruttando il fuso orario per battere sul tempo Houston, spetta a un derby francese. A seguire, ancora un bleu che, oh-la-la, si scontra con un nostro connazionale – così, per non farci dimenticare il weekend appena passato. Poi, nulla più per quanto riguarda il tabellone principale, perché è lunedì, ci sono persone che almeno oggi devono dare l’idea di lavorare prima di rituffarsi nel tennis e altre che tornano dai confronti di Davis, oltre a freddo, vento e promesse di pioggia peraltro non mantenute. Però, è andato in scena anche il turno decisivo delle qualificazioni…

ANCORA DOLORI DALLA FRANCIA – Il numero quattro del seeding Richard Gasquet supera per 6-1 7-6 Thomas Fabbiano che ha avuto l’opportunità di servire per il secondo set, ma è stato tradito dal dritto a due punti dalla conquista del parziale. Il ventottenne di San Giorgio Jonico, attualmente al n. 102 del ranking, non è certo un amante della terra battuta: una vittoria su nove incontri nel circuito maggiore (contro un indisposto Skugor a Umago 2016) e i migliori risultati a livello Challenger ottenuti sul veloce. Non sorprende, quindi, che il francese incameri rapidamente il primo set facendo emergere il divario di classe e classifica. Più lucido e aggressivo nella seconda partita, Thomas approfitta anche di un paio di passaggi a vuoto di Richard e va a servire sul 5-4, ma non arriva al set point dopo aver conquistato i primi due punti del game. L’esito del successivo tie-break è determinato da un paio di gratuiti di Fabbiano e da tre ottimi rovesci lungolinea di Gasquet che, al secondo turno, se la vedrà con il vincente fra Garcia-Lopez e Hemery.

DERBY FOLLE – Trentatré anni, ex top ten, sette precedenti di cui quattro a favore e Gilles Simon rischia comunque di farsi sorprendere dall’atteggiamento indolente di Benoit Paire, sesta testa di serie, a cui deve annullare un match point prima di passare al turno successivo. Giocare contro Paire è sempre difficile: si presenta spesso con l’aria di chi è lì per farti un piacere ma poi si inventa magie che ti provocano dispiaceri e ha quel dritto poco naturale che, pensi, non può non sbagliare dopo tre colpi e invece spara un vincente che ti lascia fermo. Oggi, fa entrare supervisor e fisioterapista al primo cambio campo, si tocca ripetutamente la base della schiena e va sotto 0-3 senza buttare di là una palla; sorprende per un attimo Simon dando improvvisamente l’impressione di essere lì per giocare, ma torna a regalare bruttezza e cede l’ultimo game del set con tre doppi falli. La falsa partenza di Paire anche nel secondo parziale fa perdere la misura dei colpi al n. 71 ATP e allora è un continuo alternarsi di tanti errori e poche fiammate con il punteggio che ondeggia ricalcando l’umore (e le smorzate) del ventottenne di Avignone che recupera da 3-5 e finisce per aggiudicarsi il set al tie-break; Simon, furibondo, ottiene un solo punto e un warning per abuso di palla. Nella partita finale, il livello si alza definitivamente e, dopo aver annullato un match point servendo sul 4-5, Simon arriva al tie-break dove va sotto 1-5 con un penalty point per aver urlato qualcosa che non è piaciuto all’arbitro. Per tutta risposta, Gilou infila sei punti consecutivi e manda a casa Paire.

QUALIFICATI – Con la vittoria contro Noah Rubin, Andrea Arnaboldi va ad aggiungersi nel main draw ai quattro italiani già presenti e affronterà Dolgopolov. A tre mesi dal ventesimo compleanno da professionista, l’ex quinto giocatore del mondo Tommy Robredo ha ancora voglia di correre, rincorrere e perdere contro il n. 135 Calvin Hemery, ventitreenne francese oggi in calzamaglia che gli sfodera pure una volé di rovescio a due mani in perfetto stile WTA. Ma Calvin mette in mostra anche qualche ottimo tocco nei pressi della rete, colpi esplosivi e grandi capacità atletiche – più un paio di nastri decisivi nell’ultimo gioco. Interessante vittoria del ventenne spagnolo Pedro Martinez ai danni della prima testa di serie Ilya Ivashka, il bielorusso che si è fatto conoscere al grande pubblico (insomma…) raggiungendo la semifinale a Marsiglia due mesi fa; la sconfitta è però mitigata dal ripescaggio come lucky loser al posto Viktor Troicki tradito da un problema al polpaccio sinistro. Entra in tabellone anche Alexey Vatutin, venticinquenne di Volgograd, che in due ore ha avuto la meglio su Alex de Minaur.

IL PROGRAMMA DI MARTEDÌ – Undici incontri di singolare spalmati su tre campi, tra cui Paolo Lorenzi opposto a Mischa Zverev, Matteo Berrettini contro Nikoloz Basilashvili, Andrea Arnaboldi atteso da Alex Dolgopolov e le prime due teste di serie (non ci sono bye a Marrakech) Ramos-Viñolas e Kyle Edmund, lontano dalla forma migliore dopo i problemi all’anca che lo hanno condizionato nella semifinale di Melbourne, opposte rispettivamente alla wild card Amine Ahouda e a Jiri Vesely.

Risultati:

Primo turno

G. Simon b. [6] B. Paire 6-2 6-7(1) 7-6(5)
[4] R. Gasquet b. T. Fabbiano 6-1 7-6(2)

Qualificazioni

P. Martinez b. [1] I. Ivashka 7-5 7-5
C. Hemery [6] b. T. Robredo 6-2 4-6 6-2
A. Arnaboldi b. N. Rubin 6-3 3-6 6-3
[5] A. Vatutin b. [2] A. de Minaur 6-4 4-6 6-4

Michelangelo Sottili

Il tabellone completo

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