Il Challenger di Cortina trasloca a Padova

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Il Challenger di Cortina trasloca a Padova

Lo scarso interesse dell’amministrazione comunale ha determinato il divorzio tra il centro delle Dolomiti e il torneo: il Centro Sportivo 2000 di Padova non ci ha pensato due volte

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La quinta edizione dell’ATP Challenger di Cortina d’Ampezzo non si disputerà nella nota località turistica del Veneto, ma diversi chilometri più a sud, presso il Centro Sportivo 2000 di Padova. Motivo principale di questo improvviso provvedimento il disinteresse da parte dell’amministrazione comunale, come riferito qualche giorno fa dal direttore del torneo Andrea Mantegazza, che ha poi precisato: “C’è grande amarezza, ma era l’unico modo per salvare la data e poter decidere del nostro futuro anche negli anni successivi.” Si è perciò scongiurata la cancellazione dal calendario del torneo, che resta quindi in programma da sabato 21 a domenica 29 luglio 2018. Il circolo padovano ha colto al volo l’occasione e si prepara con entusiasmo a ospitare diversi nomi importanti (soprattutto italiani) sui campi di Via Pioveghetto.

È stato immediato l’accordo trovato da Mantegazza e Paola Bergamo, presidente del Country Club di Cortina, con il 2001 Team Tennis Academy di Padova, che gestisce la polisportiva e già da sei anni collabora con Mantegazza. “È stata la scelta più ovvia” ha aggiunto il direttore. “Si tratta di una struttura di grande livello, con dodici campi da tennis, campi da padel e squash, piscine e palestre, area fitness e ristorante. Ci aspettiamo un impegno organizzativo importante. Gli sponsor ci seguiranno e anche i soci hanno garantito il loro appoggio”. Nonostante il suggestivo paesaggio delle Dolomiti fosse una cornice di ben altro fascino, le sorti del torneo sono in buone mani. Già nel 2014 e nel 2015 il Centro Sportivo 2000 fu teatro di due ATP Challenger da 50.000 € di montepremi, nei quali furono protagonisti anche Ramos-Vinolas e Andrey Rublev.

A tal proposito, il prize money subirà un taglio significativo per questa edizione, passando dai 64.000 € del 2017 a 43.000 €. Indubbiamente un grosso smacco per i direttori del torneo, che avevano in serbo progetti ambiziosi per uno dei più importanti appuntamenti tennistici d’Italia. “Non è stata solo una scelta di ordine economico, anzi -ha chiarito ancora Mantegazza -. Non vogliamo creare polemiche, perché se l’amministrazione comunale vorrà valutare di riportare l’evento a Cortina, noi ad un tavolo ci siederemo senz’altro”. Linea di pensiero simile a quella di Fabrizio Montenero, fiduciario FIT della Regione Veneto: “È una grande perdita per il movimento tennistico provinciale, ma non molliamo la presa. Non entro nel merito di come si è arrivati a questo punto, ma so che on è una decisione definitiva e irrimediabile, speriamo di rivedere i campioni della racchetta a Cortina già nel 2019″.

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