È prevalsa l’esperienza nella semifinale tutta italiana del Challenger di Barletta. Sulla terra rossa pugliese, il 32enne bolognese Simone Bolelli ha infatti sconfitto il 20enne romano Gian Marco Moroni, entrato in tabellone grazie ad una wild card, con il netto punteggio di 6-4 6-2 in meno di un’ora di gioco. Grazie a questa vittoria, Bolelli, ex n.36 del ranking ATP e vincitore degli Australian Open 2015 in doppio insieme a Fabio Fognini, ha conquistato la sua seconda finale Challenger in questo 2018, dopo quella persa a Punta del Este, in Uruguay. Proprio in quel torneo i due azzurri si erano già affrontati in ottavi e aveva ancora prevalso il veterano emiliano. Nonostante questa sconfitta, Moroni, il quale da inizio anno vanta un ottimo bilancio di 26-7, scalerà oltre 50 posizioni in classifica mondiale, passando dalla 406esima alla 353esima.
In finale Bolelli sfiderà il 28enne argentino Marco Trungelliti. Partito dalle qualificazioni, Trungelliti, n.237 del ranking ATP, ha battuto nella semifinale della parte alta del tabellone il 20enno spagnolo Jaume Munar, protetto di Rafa Nadal, con lo score di 7-6 6-1 in un’ora e tre quarti minuti di partita. Tra i due finalisti non ci sono precedenti. Speriamo dunque che domani all’ “Open città della Disfida”, l’emiliano possa finalmente rompere un digiuno di titoli che dura ormai da quattro lunghissimi anni. Il suo ultimo sigillo era infatti arrivato nel challenger di Oberstaufen, in baviera, nel lontano luglio 2014.
