Roger Federer è stato da poco nominato, nientemeno che da Bill Gates, una delle 100 personalità più influenti del mondo, sulla rivista Time. Lo svizzero è da sempre alfiere Rolex, che sponsorizza il torneo di Montecarlo. Il direttore Ubaldo Scanagatta ha incontrato durante il torneo Laurent Delanney, ex membro del board ATP che oggi rappresenta Rolex (marchio che dà il nome al torneo) con la qualifica di associate director of global sponsorship. Lo sfondo è quello della pittoresca terrazza Rolex del Country Club.
Quanto è importante per Rolex il mondo dello sport?
È un punto chiave della strategia di comunicazione, in un rapporto che ha profonde radici storiche. Nel 1927 la prima donna che attraversò a nuoto la Manica aveva al polso un Rolex che arrivò a destinazione perfettamente funzionante. Possiamo dire che questa atleta, Mercedes Gleitze, è stata la prima nostra testimonial. Da allora è iniziata una lunga storia di sostegno alle attività sportive, culturali e alla ricerca medica, ambiti che ci aiutano a comunicare la nostra identità aziendale. Ci siamo legati a Lindsey Vonn nello sci e a Jacky Stewart, icona dell’automobilismo, stelle di assoluta grandezza riconosciute da milioni di persone. E poi c’è il tennis, uno degli sport in cui Rolex è storicamente più coinvolta.
È un legame sempre più stretto. Come si articola?
Siamo legati agli Slam, alle ATP Finals, ai Masters 1000 e alla WTA. Per questo Roger Federer è uno dei nostri più importanti testimonial, basti pensare che in questa settimana è dedicata a lui la copertina del Time sui 100 personaggi più influenti del 2018. Un riconoscimento che dà la dimensione della sua importanza, che va ben oltre i risultati del campo nella considerazione dell’opinione pubblica. Guardando ai protagonisti del torneo in corso, incrociamo le dita per Dimitrov e Thiem, che rappresentano il nostro brand nei quarti di finale.
L’austriaco affronterà Nadal. Avete mai pensato di legare il vostro marchio anche allo spagnolo, come fa Nike che veste entrambi?
Sarebbe difficile focalizzarci contemporaneamente su due personaggi di tale grandezza. Il budget, l’attenzione e la cura dei dettagli che richiede ciascuno di essi sconsiglia la dispersione delle energie. Per Nike lo sport, nello specifico l’abbigliamento, è il core business ed è comprensibile la loro strategia. Noi invece produciamo e vendiamo orologi.
Qui a Montecarlo ormai Rolex è di casa.
L’abbinamento con questo torneo è perfetto per la nostra identità aziendale: il prestigio, l’eleganza della location, la tradizione di qualità del torneo e la sua organizzazione perfetta. L’augurio è che si possa continuare insieme ancora a lungo.