La Fed Cup come esempio per la Davis?

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La Fed Cup come esempio per la Davis?

Sei delle prime dieci giocatrici del mondo scenderanno in campo tra semifinali e Play-off. Collocazione migliore nel calendario e una durata complessiva inferiore sono le chiavi del successo

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Uno degli argomenti principali di questo anno tennistico riguarda la possibile riforma del format della Davis Cup. Se in tanti hanno richiesto un cambiamento di una manifestazione fin troppo antica, tanti altri sono totalmente contrari ad una rivoluzione che andrebbe a colpire una competizione con 118 anni di storia. A fine agosto sapremo quale sarà il futuro della Davis e se sarà attuato il progetto avanzato dal gruppo Kosmos, trasformando la manifestazione in una sorta di Coppa del Mondo stile Mondiali di calcio.

Una delle motivazioni principali di chi sostiene sia necessario un cambiamento, è che troppi big del tennis mondiali disertino la competizione rendendo in questa maniera poco interessante lo spettacolo. Andando però ad analizzare il format della Fed Cup, appare abbastanza evidente che con alcuni piccoli correttivi si può ovviare a questo problema. Questo weekend, dedicato alle semifinali del World Group, ai Play-off e al World Group II, delle top 15 scenderanno in campo 10 giocatrici. Due settimane fa invece, in Davis erano 7 i giocatori top 15 presenti, con il numero 1 del mondo Rafael Nadal che dopo 5 anni è tornato a disputare un singolare del World Group. La prima differenza sostanziale tra le due competizioni è la sistemazione del calendario: il primo turno della Davis si è infatti disputato il 2 febbraio, a 5 giorni di distanza dalla finale Australian Open, non proprio un torneo semplice da affrontare considerando la posizione geografica e la temperatura atmosferica. Discorso simile si può fare per i quarti di finale, posizionati nel weekend successivo al Sunshine Double. Gode invece di una collocazione decisamente migliore la Fed Cup, che ha inoltre un turno in meno, con 8 squadre presenti nel World Group a differenza delle 16 della Davis.

Un altro fattore positivo del format Fed Cup è quello della durata complessiva inferiore (2 giorni invece che 3), con il doppio che si gioca nella giornata di domenica offrendo così più spettacolo e pathos, dando più risalto ad una disciplina che non ha molto seguito; infatti una giornata dedicata esclusivamente al doppio così come accade in Davis siamo sicuri sarebbe seguita da un numero molto basso di spettatori.

A questo punto il quesito è se sia necessario veramente rivoluzionare il format Davis con il progetto del gruppo Kosmos, che renderebbe questa competizione tanto simile per esempio alla Laver Cup: ossia un evento con risalto mondiale concentrato in pochi giorni. Si perderebbe però in questa maniera il fascino della competizione che come abbiamo cercato di spiegare, potrebbe essere rinnovata in maniera abbastanza semplice senza per l’appunto essere stravolta.

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