Gianluigi Quinzi continua nella sua settimana perfetta. Protagonista di una stagione balbettante, iniziata bene con la vittoria di un ITF da $25k in Turchia e poi proseguita con qualche fastidio muscolare e con sconfitte nelle qualificazioni di Challenger, Quinzi è riuscito in questa settimana a esprimere una solidità mentale e tattica che poche volte gli era appartenuta in passato. Dopo aver sconfitto De Loore, Vanni e Pellegrino, il marchigiano ha sconfitto ieri in due set netti l’olandese Tailon Griekspoor, 6-4 6-2.
L’ex numero 1 al mondo junior giocherà quindi oggi pomeriggio la prima finale in carriera nel circuito Challenger, dopo le semifinali perse a Guayaguil (a 17 anni), a Cordenons nel 2016 e a Lisbona lo scorso anno. Se la giocherà contro Casper Ruud, diciannovenne norvegese numero 205 al mondo. Ruud, promessa del tennis norvegese e forse anche mondiale, ha sconfitto De Greef al primo turno, poi Auger-Aliassime, Donati (in tre set estremamente lottati), e infine il qualificato francese Antoine Hoang ieri in semifinale.
Gianluigi ha poco da perdere; le pressioni su di lui sono inevitabilmente calate, a causa della carenza di risultati e dal susseguirsi di infortuni, e anche per merito degli altri giovani italiani che si sono affacciati, o sono in procinto di, alla top 100: Berrettini, Sonego, Travaglia, Napolitano. Con questa finale guadagna 48 punti, sarebbero 80 in caso di vittoria. Fino a dicembre gli restano solo 60 punti da difendere, e la possibilità di costruirsi una classifica più consona al suo livello di gioco. La settimana prossima sarà numero 296 (era 347 questa settimana) in caso di sconfitta e 265 in caso di vittoria. Il suo best ranking è al numero 226.
Negli altri Challenger della settimana, l’indiano Prajnesh Gunneswaran (260 ATP) ha conquistato il ricchissimo torneo di Anning, $150k, sconfiggendo in finale l’egiziano Safwat (229 ATP). Domani l’indiano segnerà il best ranking al numero 176, guadagnando ottantaquattro posizioni in una sola settimana. A Leon, in Messico, se la giocheranno l’australiano John-Patrick Smith (228 ATP) e lo statunitense Christopher Eubanks (246 ATP). Infine, a Tallahassee, sulla terra verde del sud degli States, Noah Rubin (252 ATP) ha già conquistato il titolo, vincendo in finale sull’Aussie Marc Polmans (206 ATP).